Firmato a Roma il Patto per le periferie
Più d’un milione d’euro per la riqualificazione del quartiere San Sebastiano
martedì 7 marzo 2017
Adesso è ufficiale: un altro finanziamento milionario arriverà a Gravina. Sarà utilizzato per riqualificare il quartiere di San Sebastiano, come progettato dal Comune.
I fondi arriveranno attraverso il Patto per le periferie, firmato in mattinata a Roma tra il Governo ed i sindaci dei Comuni e Città Metropolitane interessate. Nel caso gravinese, la Città Metropolitana di Bari, rappresentata dal sindaco Antonio Decaro, che sul tavolo di Palazzo Chigi ha portato la programmazione elaborata di concerto con diversi Municipi dell'entroterra barese, tra i quali quello gravinese, per un investimento globale – per tutta la Terra Bari - di oltre 100 milioni di euro, di cui 40 assicurati dallo Stato. Un milione e passa finiranno a Gravina, per realizzare il piano pensato da Palazzo di Città, arricchito col contributo della cittadinanza attiva.
«Quando nel novembre del 2015 demmo inizio alla procedura, con la candidatura e la raccolta delle manifestazioni di interesse da parte dei privati interessati a diventare soggetti attivi dell'iniziativa», commenta il sindaco Alesio Valente, «non erano in molti a credere che ce l'avremmo fatta. Invece, ci siamo riusciti: con la collaborazione della Città Metropolitana abbiamo portato a casa un finanziamento milionario, l'ennesimo della serie, che va ad aggiungersi ai fondi di recente ottenuti per la sistemazione del Piaggio, smentendo una volta ancora quanti accusano falsamente l'amministrazione comunale di inerzia sul piano dei finanziamenti. Un obiettivo conseguito anche grazie all'impegno dei nostri consiglieri metropolitani, Mimmo Cardascia e Antonio Stragapede, ed alla sinergia istituzionale col sindaco metropolitano Antonio Decaro». Aggiunge Valente: «Dopo gli investimenti per la rivitalizzazione del centro storico e di altri rioni cittadini, ci apprestiamo a scrivere una nuova pagina del libro della Gravina che vogliamo, nel quale centro e periferie diventano elementi di un disegno unitario e non più isole separate, per come per troppo tempo è stato».
Via col Piano, allora. La proposta progettuale gravinese, nello specifico, restituirà a nuova vita San Sebastiano, mediante il risanamento del patrimonio edilizio dell'ex mattatoio, dell'ex tiro a segno, del rudere di via Matera e degli spazi pubblici ad essi connessi, garantendo la tutela, la valorizzazione del patrimonio storico-culturale, paesaggistico e ambientale nonché la più stretta integrazione fisica e sociale.
I fondi arriveranno attraverso il Patto per le periferie, firmato in mattinata a Roma tra il Governo ed i sindaci dei Comuni e Città Metropolitane interessate. Nel caso gravinese, la Città Metropolitana di Bari, rappresentata dal sindaco Antonio Decaro, che sul tavolo di Palazzo Chigi ha portato la programmazione elaborata di concerto con diversi Municipi dell'entroterra barese, tra i quali quello gravinese, per un investimento globale – per tutta la Terra Bari - di oltre 100 milioni di euro, di cui 40 assicurati dallo Stato. Un milione e passa finiranno a Gravina, per realizzare il piano pensato da Palazzo di Città, arricchito col contributo della cittadinanza attiva.
«Quando nel novembre del 2015 demmo inizio alla procedura, con la candidatura e la raccolta delle manifestazioni di interesse da parte dei privati interessati a diventare soggetti attivi dell'iniziativa», commenta il sindaco Alesio Valente, «non erano in molti a credere che ce l'avremmo fatta. Invece, ci siamo riusciti: con la collaborazione della Città Metropolitana abbiamo portato a casa un finanziamento milionario, l'ennesimo della serie, che va ad aggiungersi ai fondi di recente ottenuti per la sistemazione del Piaggio, smentendo una volta ancora quanti accusano falsamente l'amministrazione comunale di inerzia sul piano dei finanziamenti. Un obiettivo conseguito anche grazie all'impegno dei nostri consiglieri metropolitani, Mimmo Cardascia e Antonio Stragapede, ed alla sinergia istituzionale col sindaco metropolitano Antonio Decaro». Aggiunge Valente: «Dopo gli investimenti per la rivitalizzazione del centro storico e di altri rioni cittadini, ci apprestiamo a scrivere una nuova pagina del libro della Gravina che vogliamo, nel quale centro e periferie diventano elementi di un disegno unitario e non più isole separate, per come per troppo tempo è stato».
Via col Piano, allora. La proposta progettuale gravinese, nello specifico, restituirà a nuova vita San Sebastiano, mediante il risanamento del patrimonio edilizio dell'ex mattatoio, dell'ex tiro a segno, del rudere di via Matera e degli spazi pubblici ad essi connessi, garantendo la tutela, la valorizzazione del patrimonio storico-culturale, paesaggistico e ambientale nonché la più stretta integrazione fisica e sociale.