Fli a pezzi?

Dibattista sminuisce ma Carbone prende le distanze

lunedì 8 dicembre 2014 8.58
A cura di Antonella Testini
Non sono passate inosservate le differenti vedute espresse in consiglio comunale tra i due consiglieri di Futuro e libertà, Lorenzo Carbone e Maria Ariani.

Se la crisi politica ha ricompattato la maggioranza non si può dire che abbia fatto lo stesso con il Fli che adesso si trova a dover fare i conti con le lacerazioni interne. Da una parte Lorenzo Carbone che nell'ultima assise consiliare ha accusato il sindaco di aver tradito il mandato degli elettori oltre ai patti stipulati con la maggioranza. Nel suo ultimo intervento il consigliere, e già assessore ai lavori pubblici, ha pesantemente criticato la scelta di nominare una giunta tecnica spodestando, di fatto, i partiti politici dal compito di portare a termine il programma elettorale.
Una critica a cui non solo sono seguite le risposte piccate del consigliere democratico Mimmo Cardascia e dello stesso primo cittadino ma di li a poco Carbone è caduto sotto i colpi del fuoco amico. Maria Ariani, infatti, ha preso il microfono per pochi secondi, giusto il tempo di "precisare che Carbone parla a titolo personale e non a nome del Fli".

Una fucilata che il segretario Aldo Dibattista sminuisce: "L'intervento di Carbone è stato molto duro e la consigliere Ariani non si è sentita allineata con il suo pensiero ma questo non vuol dire che ci siano dei conflitti interni al partito".
Se da una parte Dibattista sposa l'idea di Carbone ovvero che la politica ha derogato tutto alla giunta tecnica "questo non significa che faremo mancare il nostro appoggio".
Un sostegno "motivato e non a prescindere" specifica Dibattista secondo cui "pur rispettando l'alto profilo degli assessori attualmente in carica è bene ribadire che i precedenti assessori non erano da meno. L'attuale Vito Loglisci non ha nulla in più di Francesco Santomasi. Alla fine abbiamo accettato la decisione della maggioranza dove siamo decisi a restare per rispettare il mandato die nostri elettori".
Nemmeno una parola sull'intervento di Cardascia. Dibattsita taglia corto "non ho ascoltato Cardascia e comunque io non sono responsabile di ciò che è avvenuto prima che diventassi segretario. Da quando ci sono io il Fli è compatto e leale con gli altri partiti".
Non la pensa nello stesso modo Lorenzo Carbone che ancora deluso dall'atteggiamento della collega in consiglio conferma di aver "avviato un riflessione sul mio ruolo nel partito" e preannuncia che nei prossimi giorni è convocata una riunione di tutti i protagonisti e i rappresentanti del Fli.

"Aspettiamo questo incontro chiarificatore. Io sono convinto di ciò che ho detto - ribadisce il consigliere – Per quel che mi riguarda, anche se non mi sento escluso dal partito, prendo atto della differenza di vedute politiche e non escludo che nelle prossime settimane le nostre strade possano prendere direzioni differenti".

Nulla di deciso. Ma l'amarezza è evidente.