Florio smentisce le voci di un ritiro: “Resto in corsa”
Intanto, slittano alla prossima settimana le decisioni del grande centro
sabato 21 gennaio 2012
16.33
"La mia candidatura? E' sempre lì. Non è stata ritirata".
La telefonata del cronista arriva all'ora di pranzo, col secondo non ancora servito in tavola. Vincenzo Florio non si scompone. Chiede qualche minuto di pazienza, ma quando dopo un quarto d'ora il telefono squilla per la seconda volta, le risposte sono cortesi. Soprattutto, per nulla sfuggenti. "Non ho alcun problema a rendere noto il mio pensiero", spiega al cronista a caccia di notizie e, soprattutto, di chiarimenti: venerdì era il termine ultimo indicato dai partiti del grande centro per scegliere il proprio candidato sindaco tra i due già in pista, il democratico Alesio Valente e lo stesso Florio, espressione di Idv.
Il rinvio dell'incontro, senza spiegazioni ufficiali, aveva dato origine ad una ridda di voci: da una parte la fazione di chi si diceva pronto a giurare sull'imminente passo indietro dell'esponente dipietrista. Dall'altra quelli convinti di una sua resistenza ad oltranza. In mezzo, come sempre, la verità. "Resto in corsa", chiarisce Florio, "perché non ha ancora avuto luogo il chiarimento che un po' tutti auspichiamo e che è propedeutico ad ogni decisione". Ovvero? "Quella di Valente è la candidatura di un giovane, peraltro stimato. Ma i partiti devono riflettere, come in effetti mi risulta stiano facendo un po' tutte le forze della coalizione, che in questi giorni sono state alle prese con riunioni interne". Una pausa di riflessione, insomma, "per scegliere in maniera ponderata", aggiunge Florio.
"Il rinnovamento va bene, anche noi di Idv ne siamo sostenitori. Ma un approfondimento è necessario: è in gioco il futuro di Gravina. E questa nostra città ha bisogno anche di amministratori dotati di esperienza". Una bocciatura, sia pur tra le righe, del candidato democratico? "Riteniamo indispensabile chiarire col Pd e con gli altri partiti della coalizione – chiosa Florio - alcuni aspetti, non ultimi quelli di carattere programmatico. La partita può e deve essere chiusa presto e bene. Credo vi sia sarà modo di giungere, già nella settimana entrante, ad una sintesi condivisa e condivisibile".
Se ne riparlerà insomma tra qualche giorno, principalmente lungo l'asse Pd-Idv-Terzo Polo-UPC. Coi tempi che intanto, inesorabilmente, si allungano.
La telefonata del cronista arriva all'ora di pranzo, col secondo non ancora servito in tavola. Vincenzo Florio non si scompone. Chiede qualche minuto di pazienza, ma quando dopo un quarto d'ora il telefono squilla per la seconda volta, le risposte sono cortesi. Soprattutto, per nulla sfuggenti. "Non ho alcun problema a rendere noto il mio pensiero", spiega al cronista a caccia di notizie e, soprattutto, di chiarimenti: venerdì era il termine ultimo indicato dai partiti del grande centro per scegliere il proprio candidato sindaco tra i due già in pista, il democratico Alesio Valente e lo stesso Florio, espressione di Idv.
Il rinvio dell'incontro, senza spiegazioni ufficiali, aveva dato origine ad una ridda di voci: da una parte la fazione di chi si diceva pronto a giurare sull'imminente passo indietro dell'esponente dipietrista. Dall'altra quelli convinti di una sua resistenza ad oltranza. In mezzo, come sempre, la verità. "Resto in corsa", chiarisce Florio, "perché non ha ancora avuto luogo il chiarimento che un po' tutti auspichiamo e che è propedeutico ad ogni decisione". Ovvero? "Quella di Valente è la candidatura di un giovane, peraltro stimato. Ma i partiti devono riflettere, come in effetti mi risulta stiano facendo un po' tutte le forze della coalizione, che in questi giorni sono state alle prese con riunioni interne". Una pausa di riflessione, insomma, "per scegliere in maniera ponderata", aggiunge Florio.
"Il rinnovamento va bene, anche noi di Idv ne siamo sostenitori. Ma un approfondimento è necessario: è in gioco il futuro di Gravina. E questa nostra città ha bisogno anche di amministratori dotati di esperienza". Una bocciatura, sia pur tra le righe, del candidato democratico? "Riteniamo indispensabile chiarire col Pd e con gli altri partiti della coalizione – chiosa Florio - alcuni aspetti, non ultimi quelli di carattere programmatico. La partita può e deve essere chiusa presto e bene. Credo vi sia sarà modo di giungere, già nella settimana entrante, ad una sintesi condivisa e condivisibile".
Se ne riparlerà insomma tra qualche giorno, principalmente lungo l'asse Pd-Idv-Terzo Polo-UPC. Coi tempi che intanto, inesorabilmente, si allungano.