Fondazione Santomasi, nominati i componenti
Confermato Mario Burdi, entrano Cocco Cornacchia e, per la minoranza, Michele Amendolara. Pino Navedoro rappresenta la giunta nel cda
lunedì 19 luglio 2021
10.17
Si pensava ad un ennesimo rinvio ed invece è arrivato il giorno della nomina dei nuovi componenti del consiglio di amministrazione della Fondazione Ettore Pomarici Santomasi. Un provvedimento rinviato a più riprese nel corso degli anni, che è stato riproposto e richiesto dai consiglieri di minoranza, vista anche la scadenza da lungo tempo del mandato.
Certo non è stata una votazione facile, non per i nomi che maggioranza e opposizione avevano concordato da tempo, preventivamente, ma per le modalità di votazioni e le lunghe discussioni dovute ad alcuni "errori" di voto nel gruppo maggioranza, che hanno creato non poche fibrillazioni.
Alla fine della fiera, dei due candidati proposti, l'avvocato Nicola (Cocco) Cornacchia e l'uscente presidente Mario Burdi hanno totalizzato rispettivamente 15 e 14 voti, mentre la minoranza, presenti in aula solo 5 consiglieri, ha votato compatta il candidato Michele Amendolara. Doverosa la premessa del consigliere Michele Lorusso cha ha sottolineato con ironia come si è arrivati alla discussione del punto "solo dopo qualche anno dalla richiesta". "Ci sarebbe piaciuto prima di passare alla votazione del nuovo Cda, che l'attuale presidente relazionasse in aula sui successi, i traguardi e gli obiettivi ancora da raggiungere" -ha detto l'esponente dell'opposizione, che ha constatato con rammarico l'assenza del presidente Burdi, riducendo il tutto ad una "sterile votazione".
Lorusso ha poi presentato il candidato della minoranza, Michele Amendolara, persona molto conosciuta in città. Il candidato per un posto nel cda proposto dalla minoranza si occupa di commercio e anche dell'azienda agricola di famiglia. "Amendolara ha un valore aggiunto, fa del silenzio qualificato una delle sue grandi doti: non è uno che parla molto, ma agisce molto" - ha sottolineato Lorusso, convinto che la sua azione all'interno della fondazione, il suo impegno per la cultura, porterà grandi vantaggi per la città. "Un nome proposto da Mimmo Romita del quale abbiamo voluto rispettare la volontà" - ha concluso Lorusso, auspicando che nel prossimo futuro la fondazione possa confrontarsi di più con l'amministrazione, raccogliendo suggerimenti "che non mancano da questi banchi". A presentare i candidati della maggioranza invece è stato il consigliere del Pd Calderoni. Due personalità affidabili e ricche di esperienze- ha detto l'esponente dei Dem- che hanno dato prova delle proprie capacità, nel caso che riguarda Burdi, proprio alla guida dell'Ente Morale.
Infine il sindaco ha comunicato di aver nominato quale rappresentante della giunta comunale nel consiglio di amministrazione della Fondazione l'artista Pino Navedoro.
Certo non è stata una votazione facile, non per i nomi che maggioranza e opposizione avevano concordato da tempo, preventivamente, ma per le modalità di votazioni e le lunghe discussioni dovute ad alcuni "errori" di voto nel gruppo maggioranza, che hanno creato non poche fibrillazioni.
Alla fine della fiera, dei due candidati proposti, l'avvocato Nicola (Cocco) Cornacchia e l'uscente presidente Mario Burdi hanno totalizzato rispettivamente 15 e 14 voti, mentre la minoranza, presenti in aula solo 5 consiglieri, ha votato compatta il candidato Michele Amendolara. Doverosa la premessa del consigliere Michele Lorusso cha ha sottolineato con ironia come si è arrivati alla discussione del punto "solo dopo qualche anno dalla richiesta". "Ci sarebbe piaciuto prima di passare alla votazione del nuovo Cda, che l'attuale presidente relazionasse in aula sui successi, i traguardi e gli obiettivi ancora da raggiungere" -ha detto l'esponente dell'opposizione, che ha constatato con rammarico l'assenza del presidente Burdi, riducendo il tutto ad una "sterile votazione".
Lorusso ha poi presentato il candidato della minoranza, Michele Amendolara, persona molto conosciuta in città. Il candidato per un posto nel cda proposto dalla minoranza si occupa di commercio e anche dell'azienda agricola di famiglia. "Amendolara ha un valore aggiunto, fa del silenzio qualificato una delle sue grandi doti: non è uno che parla molto, ma agisce molto" - ha sottolineato Lorusso, convinto che la sua azione all'interno della fondazione, il suo impegno per la cultura, porterà grandi vantaggi per la città. "Un nome proposto da Mimmo Romita del quale abbiamo voluto rispettare la volontà" - ha concluso Lorusso, auspicando che nel prossimo futuro la fondazione possa confrontarsi di più con l'amministrazione, raccogliendo suggerimenti "che non mancano da questi banchi". A presentare i candidati della maggioranza invece è stato il consigliere del Pd Calderoni. Due personalità affidabili e ricche di esperienze- ha detto l'esponente dei Dem- che hanno dato prova delle proprie capacità, nel caso che riguarda Burdi, proprio alla guida dell'Ente Morale.
Infine il sindaco ha comunicato di aver nominato quale rappresentante della giunta comunale nel consiglio di amministrazione della Fondazione l'artista Pino Navedoro.