Fratelli d'Italia contro Valente
Che fine ha fatto la conferenza cittadina?. Sallicati: "Il sindaco chiarisca sulla crisi politica".
sabato 23 marzo 2013
15.25
Chiede risposte. E anche immediate, Maria Antonietta Sallicati (nella foto, ndr), referente cittadina del gruppo Fratelli d'Italia. Le chiede al sindaco Alesio Valente "che si era presentato alla città come il nuovo, e che in realtà non ha mai preso posizioni ferme e decise contro questo mercimonio che si sta consumando presso palazzo di città".
Il riferimento è palesemente rivolto alla situazione politica gravinese "su cui il sindaco non ha mai relazionato in consiglio comunale", chiosa la giovane Sallicati. Una crisi che si è tradotta in "episodi di trasformismo mai visti in precedenza, trasformismo allo stato puro mascherato dalla solita manfrina del bene della città: consiglieri che abbandonano la maggioranza improvvisamente, salvo poi rientrarvi a distanza di poche settimane, assessori che si dimettono, altri che rimettono le deleghe nelle mani del sindaco senza tuttavia rassegnare le dimissioni, passaggi di casacca di consiglieri di minoranza".
Maria Antonietta Sallicati va giù pesante chiedendo quali siano le decisioni prese da Valente in merito alla conferenza cittadina convocata nel bel mezzo della campagna elettorale e poi sospesa per non violare la par condicio. Una conferenza che, se fosse convocata, consentirebbe al sindaco di "dare alla sua città delle ragioni serie per questo immobilismo politico e amministrativo in cui versa la sua amministrazione". Quindi la Sallicati chiude augurandosi "che mai più la politica locale venga infangata da questi atteggiamenti assunti dall'attuale classe politica, atteggiamenti volti soltanto a favorire l'interesse privato, l'arrivismo di piazza e il consenso usa e getta".
Il riferimento è palesemente rivolto alla situazione politica gravinese "su cui il sindaco non ha mai relazionato in consiglio comunale", chiosa la giovane Sallicati. Una crisi che si è tradotta in "episodi di trasformismo mai visti in precedenza, trasformismo allo stato puro mascherato dalla solita manfrina del bene della città: consiglieri che abbandonano la maggioranza improvvisamente, salvo poi rientrarvi a distanza di poche settimane, assessori che si dimettono, altri che rimettono le deleghe nelle mani del sindaco senza tuttavia rassegnare le dimissioni, passaggi di casacca di consiglieri di minoranza".
Maria Antonietta Sallicati va giù pesante chiedendo quali siano le decisioni prese da Valente in merito alla conferenza cittadina convocata nel bel mezzo della campagna elettorale e poi sospesa per non violare la par condicio. Una conferenza che, se fosse convocata, consentirebbe al sindaco di "dare alla sua città delle ragioni serie per questo immobilismo politico e amministrativo in cui versa la sua amministrazione". Quindi la Sallicati chiude augurandosi "che mai più la politica locale venga infangata da questi atteggiamenti assunti dall'attuale classe politica, atteggiamenti volti soltanto a favorire l'interesse privato, l'arrivismo di piazza e il consenso usa e getta".