Furti di rame, arrestati due gravinesi a Santeramo
Bloccati dai militari di Tricarico mentre tentano di vendere la refurtiva
martedì 20 maggio 2014
8.59
Per individuarli hanno utilizzato anche un elicottero ma alla fine per due uomini, uno di 34 anni e l'altro di 66, entrambi residenti a Gravina sono scattati gli arresti domiciliari con l'accusa di furto aggravato in concorso.
L'operazione è stata condotta dai carabinieri di Grassano unitamente al nucleo radiomobile di Tricarico che alle prime luci del mattino di lunedì hanno individuato una Golf Volkswagen aggirarsi per le campagne di Santeramo in Colle ai confini con la provincia materana.
Dai successivi controlli, i militari hanno accertato che nella zona dalla linea aerea della Telecom Italia S.p.A., realizzata lungo la strada provinciale 160, erano state asportate ingenti quantità di fili di rame.
Immediate sono scattate le ricerche dei due uomini.
Il primo, il più giovane, è stato individuato grazie anche all'ausilio di un elicottero, presso il "Centro Riciclo Sud" s.r.l. di Bari mentre tentava di vendere 270 Kg di cavi in rame, del valore complessivo di 1.000,00 euro circa, occultati proprio a bordo della Golf Volkswagen. Contemporaneamente un'altra squadra di Carabinieri si dirigeva a Gravina per bloccare a arrestare il secondo complice, l'uomo di 66 anni.
Durante l'operazione, inoltre, i militari hanno proceduto alla perquisizione delle abitazioni dei due ladri. Nelle pertinenze di una di queste sono stati rinvenuti 68 apparecchi meccanici ed agricoli, di varia tipologia e di presunta provenienza illecita, sottoposti a sequestro, unitamente ad una Piaggio Vespa 50, avente il numero di telaio parzialmente alterato, per un valore complessivo di 10.000,00 euro.
Dopo aver accuratamente verificato lo stato dei luoghi, dove era stato perpetrato il furto, insieme al personale della Telecom, ed espletato gli ulteriori adempimenti di rito, le due persone, accompagnate presso la Caserma di Tricarico, sono state dichiarate in stato di arresto per il reato di furto pluriaggravato in concorso. L'autovettura utilizzata e tutto il materiale sequestrato sono stati affidati in custodia giudiziale ad apposite ditte.
Nei prossimi giorni i due saranno processati per rito direttissimo dinanzi al Tribunale di Bari.
L'operazione è stata condotta dai carabinieri di Grassano unitamente al nucleo radiomobile di Tricarico che alle prime luci del mattino di lunedì hanno individuato una Golf Volkswagen aggirarsi per le campagne di Santeramo in Colle ai confini con la provincia materana.
Dai successivi controlli, i militari hanno accertato che nella zona dalla linea aerea della Telecom Italia S.p.A., realizzata lungo la strada provinciale 160, erano state asportate ingenti quantità di fili di rame.
Immediate sono scattate le ricerche dei due uomini.
Il primo, il più giovane, è stato individuato grazie anche all'ausilio di un elicottero, presso il "Centro Riciclo Sud" s.r.l. di Bari mentre tentava di vendere 270 Kg di cavi in rame, del valore complessivo di 1.000,00 euro circa, occultati proprio a bordo della Golf Volkswagen. Contemporaneamente un'altra squadra di Carabinieri si dirigeva a Gravina per bloccare a arrestare il secondo complice, l'uomo di 66 anni.
Durante l'operazione, inoltre, i militari hanno proceduto alla perquisizione delle abitazioni dei due ladri. Nelle pertinenze di una di queste sono stati rinvenuti 68 apparecchi meccanici ed agricoli, di varia tipologia e di presunta provenienza illecita, sottoposti a sequestro, unitamente ad una Piaggio Vespa 50, avente il numero di telaio parzialmente alterato, per un valore complessivo di 10.000,00 euro.
Dopo aver accuratamente verificato lo stato dei luoghi, dove era stato perpetrato il furto, insieme al personale della Telecom, ed espletato gli ulteriori adempimenti di rito, le due persone, accompagnate presso la Caserma di Tricarico, sono state dichiarate in stato di arresto per il reato di furto pluriaggravato in concorso. L'autovettura utilizzata e tutto il materiale sequestrato sono stati affidati in custodia giudiziale ad apposite ditte.
Nei prossimi giorni i due saranno processati per rito direttissimo dinanzi al Tribunale di Bari.