Furto ai servizi sociali, condanna dell’Amministrazione Comunale
Il sindaco Lagreca stigmatizza il gesto. L’assessore Varrese risponde a Conca
sabato 29 ottobre 2022
11.24
Dura presa di posizione dell'amministrazione comunale contro l'episodio criminoso che ha coinvolto ancora una volta gli uffici dei Servizi Sociali del Comune di Gravina. A dare l'allarme dell'effrazione avvenuta sono stati gli stessi dipendenti in servizio presso la sede distaccata in Piazza Cavour. Sul posto sono intervenuti gli agenti della Polizia di Stato per i rilievi del caso. Secondo una prima ricostruzione i ladri avrebbero forzato la porta d'ingresso e entrando negli uffici, messo a soqquadro cassetti e armadi in cerca di qualcosa da portar via, anche se sembrerebbe non mancare nulla all'appello, se non una macchinetta del caffè.
Un gesto duramente condannato dall'amministrazione comunale, che- come ha detto il sindaco Fedele Lagreca- rappresenta "un atto incivile che danneggia il lavoro di uffici che si prendono cura delle persone fragili e che più hanno bisogno di assistenza". "Coloro che si sono resi responsabili di questo atto non hanno fatto un dispetto al Comune, ma a tutti gli utenti che quotidianamente si rivolgono a questi uffici per ricevere un aiuto" -aggiunge il primo cittadino, che poi chiude: "Un comportamento gravissimo che danneggia l'intera comunità".
Parole di condanna alle quali si aggiungono quelle dell'assessore alle Politiche sociali Vincenzo Varrese, che risponde alle accuse del consigliere Conca sulla disponibilità delle chiavi anche di ex-dipendenti degli uffici.
"All'amarezza di un gesto vigliacco e vile ad opera di ignoti, si aggiunga la tristezza che proviene dalle affermazioni del Consigliere Comunale Mario Conca" -dice Varrese, volendo sottolineare come, a suo dire, il Consigliere dei Cittadini Gravinesi abbia detto delle inesattezze.
"Le chiavi - chiarisce Varrese- sono nella disponibilità esclusiva dei funzionari comunali, quindi non corrisponde a verità la circostanza che vi siano dipendenti in quiescenza che detengano chiavi di uffici pubblici. Nella fattispecie, i funzionari "in servizio" sono muniti di chiave perché la mole di lavoro è tanta e spesso, per svolgere nel migliore dei modi il servizio affidatogli a supporto dei più vulnerabili, fanno rientro anche al di fuori dei giorni convenzionali".
Inoltre- aggiunge l'assessore- "Le dichiarazioni del Consigliere Mario Conca fanno un ulteriore danno, perché colpiscono coloro che operano in una struttura da sempre impegnata a garantire servizi primari alla nostra comunità. Avevamo deciso di non dare ulteriore risalto all'episodio ma certe affermazioni lanciate alla rete, possono ingenerare dubbi ed equivoci sull'operato di integerrimi dipendenti pubblici che meritano rispetto per il grande lavoro svolto" che poi conclude: "Purtroppo quell'ufficio è dislocato in una sede distaccata, sprovvista di servizio di guardiania e portierato. Questa Amministrazione si farà carico di tutti gli interventi idonei ad interrompere la sequela di effrazioni che si sono susseguite nel corso degli ultimi anni".
Adesso toccherà alla Polizia di Stato indagare per arrivare a scoprire i responsabili di un atto che, oltre alla devastazione, ha procurato alle casse comunali danni per diverse centinaia di euro.
Un gesto duramente condannato dall'amministrazione comunale, che- come ha detto il sindaco Fedele Lagreca- rappresenta "un atto incivile che danneggia il lavoro di uffici che si prendono cura delle persone fragili e che più hanno bisogno di assistenza". "Coloro che si sono resi responsabili di questo atto non hanno fatto un dispetto al Comune, ma a tutti gli utenti che quotidianamente si rivolgono a questi uffici per ricevere un aiuto" -aggiunge il primo cittadino, che poi chiude: "Un comportamento gravissimo che danneggia l'intera comunità".
Parole di condanna alle quali si aggiungono quelle dell'assessore alle Politiche sociali Vincenzo Varrese, che risponde alle accuse del consigliere Conca sulla disponibilità delle chiavi anche di ex-dipendenti degli uffici.
"All'amarezza di un gesto vigliacco e vile ad opera di ignoti, si aggiunga la tristezza che proviene dalle affermazioni del Consigliere Comunale Mario Conca" -dice Varrese, volendo sottolineare come, a suo dire, il Consigliere dei Cittadini Gravinesi abbia detto delle inesattezze.
"Le chiavi - chiarisce Varrese- sono nella disponibilità esclusiva dei funzionari comunali, quindi non corrisponde a verità la circostanza che vi siano dipendenti in quiescenza che detengano chiavi di uffici pubblici. Nella fattispecie, i funzionari "in servizio" sono muniti di chiave perché la mole di lavoro è tanta e spesso, per svolgere nel migliore dei modi il servizio affidatogli a supporto dei più vulnerabili, fanno rientro anche al di fuori dei giorni convenzionali".
Inoltre- aggiunge l'assessore- "Le dichiarazioni del Consigliere Mario Conca fanno un ulteriore danno, perché colpiscono coloro che operano in una struttura da sempre impegnata a garantire servizi primari alla nostra comunità. Avevamo deciso di non dare ulteriore risalto all'episodio ma certe affermazioni lanciate alla rete, possono ingenerare dubbi ed equivoci sull'operato di integerrimi dipendenti pubblici che meritano rispetto per il grande lavoro svolto" che poi conclude: "Purtroppo quell'ufficio è dislocato in una sede distaccata, sprovvista di servizio di guardiania e portierato. Questa Amministrazione si farà carico di tutti gli interventi idonei ad interrompere la sequela di effrazioni che si sono susseguite nel corso degli ultimi anni".
Adesso toccherà alla Polizia di Stato indagare per arrivare a scoprire i responsabili di un atto che, oltre alla devastazione, ha procurato alle casse comunali danni per diverse centinaia di euro.