Rubati tre quintali di rame
Il furto era stato studiato bene: tranne il luogo scelto per bruciare i cavi.
venerdì 20 agosto 2010
L'arrivo dei vigili urbani ha fatto andare a monte un furto di rame a quanto pare ben studiato. E' la conferma che anche nelle operazioni perfettamente studiate a tavolino, c'è sempre l'imprevisto. Per questo furto l'imprevisto è rappresentato dal luogo scelto per estrarre, con l'ausilio del fuoco, il rame dai cavi di plastica che lo avvolge. Così un cittadino allarmato dalle fiamme, ha telefonato alla Polizia municipale per avvisarla che si era sviluppato l'ennesimo incendio della stagione. Forse la sirena della pattuglia dei vigili urbani ha convinto i malviventi a darsi alla fuga, dileguandosi nella campagna attorno a via Albinoni, una strada periferica di Gravina, in parte priva di costruzioni e quindi costeggiata da campagna, scelta per bruciare la plastica attorno ai cavi per ricavare il rame. Una volta arrivati sul posto, i vigili urbani si sono resi conto che non si trattava del solito incendio di sterpaglie, ma di un fuoco acceso apposta, appunto per estrarre il rame da cavi elettrici per l'industria, senz'altro rivenienti da furto in qualche cantiere edile della zona. Infatti i cavi sono del tipo "380" di voltaggio, quelli insomma utilizzati nei cantieri edili per alimentare grosse attrezzature che necessitano di energia elettrica potente, come possono essere gru ed elevatori per materiale pesante.
Al momento del loro arrivo, subito dopo le ore 20, i vigili urbani hanno visto due persone dileguarsi nella campagna circostante, mentre sul posto hanno trovato materiale per circa tre quintali, che si stava bruciando sprigionando sostanze tossiche nell'ambiente, tant'è che per fare in fretta nelle operazioni di spegnimento, hanno fatto intervenire i mezzi antincendio in dotazione alla Polizia municipale. Il materiale è stato sottoposto a sequestro giudiziario. Sono anche in corso indagini per individuare i responsabili del furto, nonchè il proprietario del materiale che forse con il cantiere edile chiuso per ferie, non sa di essere stato derubato. Il furto, insomma, era stato studiato bene: tranne il luogo scelto per bruciare i cavi.
Ci sono stati, nel passato, altri furti di rame, ma di piccola quantità. Una delle ultime segnalazioni ha riguardato Trenitalia, con il furto di cavi dal piazzale adiacente la stazione ferroviaria. Altre denunce al Commissariato della Polizia di Stato sono arrivate dai contadini, ma sempre per piccole quantità rubate nelle campagne. Questo sventato dalla Polizia Municipale dovrebbe essere il più grosso quantitativo di cavi rubati.
Al momento del loro arrivo, subito dopo le ore 20, i vigili urbani hanno visto due persone dileguarsi nella campagna circostante, mentre sul posto hanno trovato materiale per circa tre quintali, che si stava bruciando sprigionando sostanze tossiche nell'ambiente, tant'è che per fare in fretta nelle operazioni di spegnimento, hanno fatto intervenire i mezzi antincendio in dotazione alla Polizia municipale. Il materiale è stato sottoposto a sequestro giudiziario. Sono anche in corso indagini per individuare i responsabili del furto, nonchè il proprietario del materiale che forse con il cantiere edile chiuso per ferie, non sa di essere stato derubato. Il furto, insomma, era stato studiato bene: tranne il luogo scelto per bruciare i cavi.
Ci sono stati, nel passato, altri furti di rame, ma di piccola quantità. Una delle ultime segnalazioni ha riguardato Trenitalia, con il furto di cavi dal piazzale adiacente la stazione ferroviaria. Altre denunce al Commissariato della Polizia di Stato sono arrivate dai contadini, ma sempre per piccole quantità rubate nelle campagne. Questo sventato dalla Polizia Municipale dovrebbe essere il più grosso quantitativo di cavi rubati.