Gattina morta, denuncia a Procura Bari dell’ass. “Zampe che danno una Mano”
L’animale massacrato e torturato brutalmente nei pressi di un agriturismo a Gravina
venerdì 1 novembre 2024
12.26
Pubblichiamo di seguito il comunicato stampa giunto in redazione da parte dell'avv. Giada Bernaldi, Presidente dell'Associazione e Fondatore di Studio Legale " GiustiziAnimale", sulla vicenda della gattina brutalmente torturata e uccisa.
L' Associazione romana " Zampe che danno una Mano" ODV ha presentato alla Procura della Repubblica di Bari denuncia ex artt 544 bis, 544 ter cp per la brutale uccisione di Ro', la gattina incinta che era la mascotte di un agriturismo a Gravina di Puglia, torturata, massacrata ed uccisa.
" Ennesima barbarie gratuitamente perpetrata in danno degli animali. Che presenta numerose similitudini con il caso della capretta uccisa in un agriturismo di Anagni nell'agosto 2023 durante una festa di compleanno." commenta l'Avv. Giada Bernardi, Presidente dell'Associazione e Fondatore di Studio Legale " GiustiziAnimale" " La piccola Ro' è stata presa a sassate - come racconta il corpicino tumefatto - e torturata prima di morire tra inimmaginabili sofferenze. I suoi carnefici le hanno anche infilzato numerosi stecchini in varie parti del corpo. Che è elemento che induce a ritenere che gli autori di questo orrore fossero dei partecipanti alla festa di 18 anni che si svolgeva nell'agriturismo in cui la micia viveva. Gli stecchini non sono, infatti, oggetti di utilizzo fuori dai ristoranti, nè che uno porta quotidianamente con sè"
" Anche l'essere stato il corpicino della bestiola ritrovato nei pressi della struttura lascia intendere che il massacro sia stato perpetrato da chi era presente nella struttura"prosegue l'Avv. Bernardi " Ed i segni presenti sul cadaverino della gatta, che era peraltro incinta, raccontano come la micia sia stata vittima di un branco, non di un singolo"
" Nella querela depositata abbiamo fatto al PM precise richieste istruttorie" conclude Giada Bernardi " La piccola Ro' è stata vittima di un orrendo gioco sadico e della cattiveria di coloro che non hanno alcun rispetto per la vita e scaricano le loro frustrazioni e noia sui deboli. Soggetti socialmente pericolosi che devono essere individuati e fermati. E chi sa deve parlare. L'omertà rende complici. E più colpevoli dei colpevoli"
L' Associazione romana " Zampe che danno una Mano" ODV ha presentato alla Procura della Repubblica di Bari denuncia ex artt 544 bis, 544 ter cp per la brutale uccisione di Ro', la gattina incinta che era la mascotte di un agriturismo a Gravina di Puglia, torturata, massacrata ed uccisa.
" Ennesima barbarie gratuitamente perpetrata in danno degli animali. Che presenta numerose similitudini con il caso della capretta uccisa in un agriturismo di Anagni nell'agosto 2023 durante una festa di compleanno." commenta l'Avv. Giada Bernardi, Presidente dell'Associazione e Fondatore di Studio Legale " GiustiziAnimale" " La piccola Ro' è stata presa a sassate - come racconta il corpicino tumefatto - e torturata prima di morire tra inimmaginabili sofferenze. I suoi carnefici le hanno anche infilzato numerosi stecchini in varie parti del corpo. Che è elemento che induce a ritenere che gli autori di questo orrore fossero dei partecipanti alla festa di 18 anni che si svolgeva nell'agriturismo in cui la micia viveva. Gli stecchini non sono, infatti, oggetti di utilizzo fuori dai ristoranti, nè che uno porta quotidianamente con sè"
" Anche l'essere stato il corpicino della bestiola ritrovato nei pressi della struttura lascia intendere che il massacro sia stato perpetrato da chi era presente nella struttura"prosegue l'Avv. Bernardi " Ed i segni presenti sul cadaverino della gatta, che era peraltro incinta, raccontano come la micia sia stata vittima di un branco, non di un singolo"
" Nella querela depositata abbiamo fatto al PM precise richieste istruttorie" conclude Giada Bernardi " La piccola Ro' è stata vittima di un orrendo gioco sadico e della cattiveria di coloro che non hanno alcun rispetto per la vita e scaricano le loro frustrazioni e noia sui deboli. Soggetti socialmente pericolosi che devono essere individuati e fermati. E chi sa deve parlare. L'omertà rende complici. E più colpevoli dei colpevoli"