Giacinto Lagreca, settimo assessore del Valente Bis?
Per la nomina manca l'accordo sulle deleghe da attribuire ai “Democratici e Socialisti”
lunedì 25 settembre 2017
12.22
Si fa sempre più insistente il nome di Giacinto Lagreca come 7° Assessore della Giunta Valente. Lui l'ultimo tassello mancante.
Ma riavvolgiamo il nastro di questa estate politica. Partiamo da un cambio di casacca avvenuto al primo Consiglio Comunale. Francesco Colonna eletto tra le fila di Gravina On si sposta nel gruppo misto. Al suo posto, sempre in quota Gravina On, arriva a dare manforte e mantenere così il numero di 4 Consiglieri, il ravveduto Angelo Lapolla, eletto tra le fila della lista "Prima il Paese" (con Mimmo Romita Sindaco). Un ravvedimento quasi istantaneo che ha stupito i non addetti ai lavori.
Per completare il quadro di governo manca ancora un tassello, e per la precisione la nomina dell'Assessore spettante al gruppo "Democratici e socialisti", lista capace di portare in dote al primo cittadino ben 3 eletti, Antonio Stragapede, il consigliere più suffragato, Michele Tedesco e Maria Ariani.
In questi mesi estivi si sono rincorse voci e ombre su chi o cosa potesse bilanciare le richieste del partito, dallo scranno del Presidente del Consiglio, a 2 assessorati o 1 assessorato più sottogoverni vari.
Nulla di cui scandalizzarsi perchè la composizione di un Governo, dal Nazionale al Locale, è spesso il risultato dell'applicazione alla lettera del "Manuale Cencelli", che è un'espressione giornalistica con cui si allude all'assegnazione di ruoli politici e governativi ad esponenti di vari partiti politici o correnti in proporzione al loro peso.
Occupato da Maria Pina Digiesi il ruolo di Presidente del Consiglio, si è fatta sempre più credibile ed insistente la voce che anche l'ultimo tassello è ormai al suo posto.
Sulla scrivania del Sindaco è in bella vista il nome dell'Assessore scelto dai "Democratici e socialisti", che è quasi certamente quello di Giacinto Lagreca.
Cosa manca per completare il cerchio? Sempre rumor vicini alla maggioranza dicono che lo scoglio è rappresentato dalle deleghe da affidargli.
Sentito il portavoce del gruppo politico, Aldo Dibattista, si trincera dietro un laconico "no comment", ma alla fine conferma le trattative e non da nessuna smentita sul nome.
Ma riavvolgiamo il nastro di questa estate politica. Partiamo da un cambio di casacca avvenuto al primo Consiglio Comunale. Francesco Colonna eletto tra le fila di Gravina On si sposta nel gruppo misto. Al suo posto, sempre in quota Gravina On, arriva a dare manforte e mantenere così il numero di 4 Consiglieri, il ravveduto Angelo Lapolla, eletto tra le fila della lista "Prima il Paese" (con Mimmo Romita Sindaco). Un ravvedimento quasi istantaneo che ha stupito i non addetti ai lavori.
Per completare il quadro di governo manca ancora un tassello, e per la precisione la nomina dell'Assessore spettante al gruppo "Democratici e socialisti", lista capace di portare in dote al primo cittadino ben 3 eletti, Antonio Stragapede, il consigliere più suffragato, Michele Tedesco e Maria Ariani.
In questi mesi estivi si sono rincorse voci e ombre su chi o cosa potesse bilanciare le richieste del partito, dallo scranno del Presidente del Consiglio, a 2 assessorati o 1 assessorato più sottogoverni vari.
Nulla di cui scandalizzarsi perchè la composizione di un Governo, dal Nazionale al Locale, è spesso il risultato dell'applicazione alla lettera del "Manuale Cencelli", che è un'espressione giornalistica con cui si allude all'assegnazione di ruoli politici e governativi ad esponenti di vari partiti politici o correnti in proporzione al loro peso.
Occupato da Maria Pina Digiesi il ruolo di Presidente del Consiglio, si è fatta sempre più credibile ed insistente la voce che anche l'ultimo tassello è ormai al suo posto.
Sulla scrivania del Sindaco è in bella vista il nome dell'Assessore scelto dai "Democratici e socialisti", che è quasi certamente quello di Giacinto Lagreca.
Cosa manca per completare il cerchio? Sempre rumor vicini alla maggioranza dicono che lo scoglio è rappresentato dalle deleghe da affidargli.
Sentito il portavoce del gruppo politico, Aldo Dibattista, si trincera dietro un laconico "no comment", ma alla fine conferma le trattative e non da nessuna smentita sul nome.