Giornate del Fai, in tanti alla riscoperta della città
Visite al cinema teatro Centrone e alla torretta dell’orologio Curci
lunedì 18 ottobre 2021
16.00
Un vero successo. Questo è il commento senza mezzi termini degli organizzatori del Fondo Ambiente italiano di Gravina, alle giornate di autunno che, nello scorso fine settimana, hanno permesso l'apertura di alcuni monumenti, ordinariamente non fruibili dal pubblico, che l'associazione ha deciso di valorizzare con delle visite guidate. Una iniziativa su scala nazionale che a Gravina ha portato all'apertura per i visitatori del Cinema Teatro Centrone e della torretta orologio Curci.
Due monumenti che arricchiscono il già corposo patrimonio culturale gravinese, dando lustro e visibilità a luoghi della città poco noti ai più, che necessitano di valorizzazione. Così, in questo week end, oltre 500 persone si sono avvicendate nella visita dei due beni, guidati dal gruppo Fai di Gravina e dai volontari dell'associazione Punto GG.
A partecipare alle visite sono stati sia i cittadini gravinesi, che attraverso le spiegazioni delle guide hanno potuto conoscere meglio e più approfonditamente la storia dei due monumenti, ma anche numerosi turisti venuti appositamente da fuori città. Visitatori dalla vicina Basilicata e dalle province pugliesi, ma anche gruppi di turisti provenienti dal Piemonte e dall'Inghilterra.
Insomma, una esperienza che Pina D'Agostino, referente Fai a Gravina, non esita a definire emozionante e appagante. Una iniziativa che, nelle intenzioni del locale gruppo Fai, andrebbe ripetuta quanto prima. "In virtù dei risultati e delle richieste pervenuteci stiamo pensando di riproporre eccezionalmente la riapertura di questi siti"- ha confermato la Prof.ssa D'Agostino. Non solo il ponte acquedotto, dunque, non solo le chiese e l'habitat rupestre, oppure l'offerta museale della Fondazione Santomasi: Gravina presenta piccoli scrigni e tesori nascosti che non vedono l'ora di essere portati alla luce. Una operazione che grazie alle giornate del Fai, adesso, almeno in parte, è stata resa possibile.
Due monumenti che arricchiscono il già corposo patrimonio culturale gravinese, dando lustro e visibilità a luoghi della città poco noti ai più, che necessitano di valorizzazione. Così, in questo week end, oltre 500 persone si sono avvicendate nella visita dei due beni, guidati dal gruppo Fai di Gravina e dai volontari dell'associazione Punto GG.
A partecipare alle visite sono stati sia i cittadini gravinesi, che attraverso le spiegazioni delle guide hanno potuto conoscere meglio e più approfonditamente la storia dei due monumenti, ma anche numerosi turisti venuti appositamente da fuori città. Visitatori dalla vicina Basilicata e dalle province pugliesi, ma anche gruppi di turisti provenienti dal Piemonte e dall'Inghilterra.
Insomma, una esperienza che Pina D'Agostino, referente Fai a Gravina, non esita a definire emozionante e appagante. Una iniziativa che, nelle intenzioni del locale gruppo Fai, andrebbe ripetuta quanto prima. "In virtù dei risultati e delle richieste pervenuteci stiamo pensando di riproporre eccezionalmente la riapertura di questi siti"- ha confermato la Prof.ssa D'Agostino. Non solo il ponte acquedotto, dunque, non solo le chiese e l'habitat rupestre, oppure l'offerta museale della Fondazione Santomasi: Gravina presenta piccoli scrigni e tesori nascosti che non vedono l'ora di essere portati alla luce. Una operazione che grazie alle giornate del Fai, adesso, almeno in parte, è stata resa possibile.