Giunta: al via le consultazioni
Parte il confronto nella maggioranza. Attesa per il varo dell'esecutivo
mercoledì 30 maggio 2012
16.30
Un assessore a testa, per salvaguardare tutte le forze politiche, oppure premiare i rapporti di forza usciti dalle urne?
È sul metodo, più che sui nomi, che s'è consumata la prima riunione di maggioranza del dopo voto. Un incontro informale, convocato martedì sera dal sindaco Alesio Valente per tracciare le linee da seguire nella formazione del governo civico. Che dopo i tagli imposti dalle manovre finanziarie degli ultimi anni, dovrà essere composto da sette assessori, non uno di più.
Bocche cucite tra i protagonisti dell'incontro: dallo staff del primo cittadino si lascia filtrare che tutto sarebbe andato per il meglio e che a breve si troverà la quadratura del cerchio. Ma sulla sua pagina facebook qualcosa in più il sindaco si fa sfuggire: "Sono convinto che di fronte ad un padre di famiglia disoccupato che piange non esistono equilibri politici o pesi elettorali, e ne è convinta anche la mia coalizione. Bisogna procedere celermente per attuare il programma. Molto presto sarà pronta la mia squadra di governo. E intanto si lavora per riaprire la pineta".
Procedere celermente. Nel corso dell'incontro coi partiti alleati, tuttavia, la proposta di Valente di assegnare un assessorato a ciascuna delle forze rappresentate in consiglio, rispettare le quote rosa e tenere per sé la nomina del settimo assessore avrebbe ottenuto il silenzioso placet di molti, ma non di tutti. Futuro e libertà, in particolare, secondo partito della coalizione in termini di voti, avrebbe invitato ad una riflessione sull'opportunità di rispettare il dato elettorale e di non mortificare il ruolo delle forze politiche. Uno strappo? Non secondo i finiani. "Il sindaco ha tracciato le linee guida ed ogni partito ha detto la sua", puntualizza il coordinatore dei futuristi, Lorenzo Carbone. "Adesso, come tutti gli altri partiti, discuteremo al nostro interno delle proposte ascoltate e di quelle da formulare. Poi il primo cittadino deciderà". Ed al cronista che gli chiede se Fli abbia rinunciato alla presidenza del consiglio, rivendicata dall'Udc, risponde netto: "Sulla presidenza non è stata presa al momento alcuna decisione".
Insomma, tutti in gioco per tutto. Da giovedì o al massimo da venerdì, in coda alle riunioni delle singole forze politiche, dovrebbero partire le consultazioni del sindaco, alle quali dovrebbe far seguito una nuova riunione di maggioranza. Con la giunta che, salvo parti prematuri, dovrebbe vedere la luce non prima della settimana prossima.
Intanto, sul fronte dell'opposizione Sel accende la battaglia sulla ripartizione dei seggi in consiglio. "Alle minoranze ne andranno 10, e non 9, come invece riportato da alcuni organi di informazione locale: lo prevede una sentenza adottata dal Consiglio di Stato il 21 maggio scorso. Pertanto a Sel saranno assegnati 2 seggi".
Convinti i giornalisti, restano da persuadere il ministero degli interni, che sul proprio sito continua ad assegnare alle opposizioni 9 seggi, e l'Ufficio centrale elettorale, cui spetta il compito di dirimere la controversia (ormai giurisprudenziale più che tecnica o politica) e proclamare ufficialmente gli eletti. Non dovrebbe mancare occasione, né di certo il tempo: ad oggi, l'Ufficio avrebbe sbrigato gli adempimenti connessi alla verifica dei verbali di 17 sezioni. Per completare le operazioni, ne mancherebbero soltanto altre 17…
È sul metodo, più che sui nomi, che s'è consumata la prima riunione di maggioranza del dopo voto. Un incontro informale, convocato martedì sera dal sindaco Alesio Valente per tracciare le linee da seguire nella formazione del governo civico. Che dopo i tagli imposti dalle manovre finanziarie degli ultimi anni, dovrà essere composto da sette assessori, non uno di più.
Bocche cucite tra i protagonisti dell'incontro: dallo staff del primo cittadino si lascia filtrare che tutto sarebbe andato per il meglio e che a breve si troverà la quadratura del cerchio. Ma sulla sua pagina facebook qualcosa in più il sindaco si fa sfuggire: "Sono convinto che di fronte ad un padre di famiglia disoccupato che piange non esistono equilibri politici o pesi elettorali, e ne è convinta anche la mia coalizione. Bisogna procedere celermente per attuare il programma. Molto presto sarà pronta la mia squadra di governo. E intanto si lavora per riaprire la pineta".
Procedere celermente. Nel corso dell'incontro coi partiti alleati, tuttavia, la proposta di Valente di assegnare un assessorato a ciascuna delle forze rappresentate in consiglio, rispettare le quote rosa e tenere per sé la nomina del settimo assessore avrebbe ottenuto il silenzioso placet di molti, ma non di tutti. Futuro e libertà, in particolare, secondo partito della coalizione in termini di voti, avrebbe invitato ad una riflessione sull'opportunità di rispettare il dato elettorale e di non mortificare il ruolo delle forze politiche. Uno strappo? Non secondo i finiani. "Il sindaco ha tracciato le linee guida ed ogni partito ha detto la sua", puntualizza il coordinatore dei futuristi, Lorenzo Carbone. "Adesso, come tutti gli altri partiti, discuteremo al nostro interno delle proposte ascoltate e di quelle da formulare. Poi il primo cittadino deciderà". Ed al cronista che gli chiede se Fli abbia rinunciato alla presidenza del consiglio, rivendicata dall'Udc, risponde netto: "Sulla presidenza non è stata presa al momento alcuna decisione".
Insomma, tutti in gioco per tutto. Da giovedì o al massimo da venerdì, in coda alle riunioni delle singole forze politiche, dovrebbero partire le consultazioni del sindaco, alle quali dovrebbe far seguito una nuova riunione di maggioranza. Con la giunta che, salvo parti prematuri, dovrebbe vedere la luce non prima della settimana prossima.
Intanto, sul fronte dell'opposizione Sel accende la battaglia sulla ripartizione dei seggi in consiglio. "Alle minoranze ne andranno 10, e non 9, come invece riportato da alcuni organi di informazione locale: lo prevede una sentenza adottata dal Consiglio di Stato il 21 maggio scorso. Pertanto a Sel saranno assegnati 2 seggi".
Convinti i giornalisti, restano da persuadere il ministero degli interni, che sul proprio sito continua ad assegnare alle opposizioni 9 seggi, e l'Ufficio centrale elettorale, cui spetta il compito di dirimere la controversia (ormai giurisprudenziale più che tecnica o politica) e proclamare ufficialmente gli eletti. Non dovrebbe mancare occasione, né di certo il tempo: ad oggi, l'Ufficio avrebbe sbrigato gli adempimenti connessi alla verifica dei verbali di 17 sezioni. Per completare le operazioni, ne mancherebbero soltanto altre 17…