Giunta comunale delibera il "no" alla nuova antenna vicina a santuario
Si farà un censimento di quelle già esistenti
giovedì 2 gennaio 2020
19.19
Quale suo ultimo atto del 2019, nella seduta del 31 Dicembre la giunta comunale presieduta dal sindaco Alesio Valente, su proposta dell'assessore all'ambiente Aldo Dibattista, ha approvato un atto di indirizzo sull'impianto di telefonia mobile di cui è stata richiesta l'installazione in via Pio XII, su un immobile posto a breve distanza da una scuola materna e dal santuario della Madonna delle Grazie, quest'ultimo oggetto di vincolo culturale.
GravinaLife aveva anticipato la notizia.
«Un oramai considerevole numero di studi medico-scientifici internazionali – sottolinea l'assessore Dibattista – ritiene l'elettrosmog causa di effetti fisiologici primari, quali la perdita di tenuta della barriera ematoencefalica, l'interferenza con la produzione di melatonina, la destabilizzazione della regolazione delle membrane cellulari e danni genetici. Proprio in virtù di questi pericoli, di recente anche diverse sentenze hanno sostenuto la necessità non solo di prevenire ed eventualmente risarcire il danno da elettrosmog, ma anche di promuovere adeguate campagne informative su di esso». Per questo, di fronte alla richiesta di installazione di una nuova antenna nel cuore del tessuto urbano, ma pure in considerazione del fatto che il Regolamento comunale in materia di campi elettromagnetici prodotti da sistemi di telecomunicazione e radiotelevisivi risulta essere stato disapplicato dal Tar Puglia, la giunta municipale ha scelto di fornire agli uffici competenti direttive precise.
«Anzitutto – sottolinea Dibattista – è stato precauzionalmente inibito il posizionamento dell'antenna di telefonia cellulare in via Pio XII. Si è poi deciso di chiedere all'Agenzia regionale di protezione ambientale di essere presente ad un'assemblea pubblica sull'argomento e di valutare l'opportunità di specifici monitoraggi sulle potenziali interazioni tra l'impianto e la salute umana». Al tempo stesso, prosegue l'assessore, «attraverso un processo partecipativo che coinvolga gli abitanti del quartiere e il gestore dell'impianto, si valuterà la possibilità di installazione in un sito diverso rispetto a quello attualmente individuato, che sia condiviso da tutte le parti».
Infine, si procederà «ad introdurre tra gli strumenti urbanistici del Comune un Piano comunale per la localizzazione degli impianti per la telefonia mobile, attraverso un preliminare censimento delle antenne esistenti, al fine di ottimizzarne la distribuzione sul territorio, tenendo presenti precisi criteri, tra i quali, ad esempio, la tutela di zone e beni di particolare pregio culturale o ambientale e la distanza ragionevole da specifici luoghi pubblici».
GravinaLife aveva anticipato la notizia.
«Un oramai considerevole numero di studi medico-scientifici internazionali – sottolinea l'assessore Dibattista – ritiene l'elettrosmog causa di effetti fisiologici primari, quali la perdita di tenuta della barriera ematoencefalica, l'interferenza con la produzione di melatonina, la destabilizzazione della regolazione delle membrane cellulari e danni genetici. Proprio in virtù di questi pericoli, di recente anche diverse sentenze hanno sostenuto la necessità non solo di prevenire ed eventualmente risarcire il danno da elettrosmog, ma anche di promuovere adeguate campagne informative su di esso». Per questo, di fronte alla richiesta di installazione di una nuova antenna nel cuore del tessuto urbano, ma pure in considerazione del fatto che il Regolamento comunale in materia di campi elettromagnetici prodotti da sistemi di telecomunicazione e radiotelevisivi risulta essere stato disapplicato dal Tar Puglia, la giunta municipale ha scelto di fornire agli uffici competenti direttive precise.
«Anzitutto – sottolinea Dibattista – è stato precauzionalmente inibito il posizionamento dell'antenna di telefonia cellulare in via Pio XII. Si è poi deciso di chiedere all'Agenzia regionale di protezione ambientale di essere presente ad un'assemblea pubblica sull'argomento e di valutare l'opportunità di specifici monitoraggi sulle potenziali interazioni tra l'impianto e la salute umana». Al tempo stesso, prosegue l'assessore, «attraverso un processo partecipativo che coinvolga gli abitanti del quartiere e il gestore dell'impianto, si valuterà la possibilità di installazione in un sito diverso rispetto a quello attualmente individuato, che sia condiviso da tutte le parti».
Infine, si procederà «ad introdurre tra gli strumenti urbanistici del Comune un Piano comunale per la localizzazione degli impianti per la telefonia mobile, attraverso un preliminare censimento delle antenne esistenti, al fine di ottimizzarne la distribuzione sul territorio, tenendo presenti precisi criteri, tra i quali, ad esempio, la tutela di zone e beni di particolare pregio culturale o ambientale e la distanza ragionevole da specifici luoghi pubblici».