Giunta, l'assessorato allo sport diventa un caso
I cittadini chiedono spiegazioni e Valente si difende. Divella minimizza "Contento così"
giovedì 22 maggio 2014
9.30
Il cambio di una giunta municipale è di per se argomento di discussione. Se poi la giunta "bocciata" viene rinominata a distanza di poche ore esattamente uguale a se stessa, l'effetto tsunami nell'opinione pubblica è assicurato.
Solo pochi giorni fa il sindaco ha revocato tutti gli incarichi assessorili "a conclusione di una verifica politica che ne ha messo in evidenza limiti e potenzialità" promettendo "di rilanciare l'azione amministrativa e di ridistribuire le deleghe assessorili conferite in conformità delle attitudini professionali di ciascun assessore, in qualità di collaboratore del sindaco". Parole che facevano presagire una rivoluzione nella distribuzione degli incarichi ma, nominata la giunta senza nessuno sconvolgimento importante e, nel silenzio totale delle opposizioni, sono stati i cittadini a porre domande al sindaco e a chiedere chiarimenti proprio in merito a quelle "attitudini" secondo cui un assessore avrebbe dovuto ricevere una delega piuttosto che un'altra.
Nello specifico, a poche ore dall'ufficializzazione della giunta, in tanti si sono scagliati contro il primo cittadino per chiedere spiegazioni sulla mancata assegnazione della delega allo sport all'assessore più giovane degli otto e, a detta di molti "più qualificato", ovvero Christian Divella ritenuto "l'unico capace di dare slancio e sviluppo al settore sportivo". Il diretto interessato, ringrazia quanti in questi giorni hanno sposato la sua causa: "Non è un mistero che io abbia dedicato tanti anni della mia vita allo sport, difendendo i colori della mia città in campo, prima, e fuori dal campo, specializzandomi a livello manageriale, poi. Ho improntato le mie campagne elettorali sullo sport, per passione e perché so quanto questa città ne abbia bisogno, per mille ragioni". Poi però, fedele alla ragion di Stato minimizza e passa sportivamente la palla al collega Santomasi: "Il sindaco ha fatto delle scelte e senza dubbio le avrà ponderate in ogni loro aspetto, assumendosi anche delle responsabilità. In questa fase ritengo che l'interesse collettivo debba prevalere sui personalismi, ci sono progetti e opportunità troppo importanti per il futuro di Gravina e non possiamo permetterci di farceli sfuggire, con o senza Divella allo Sport. Francesco Santomasi é un bravo professionista e un ottimo ragazzo, ama la città quanto me e saprà usare al meglio questa nuova delega, mi ha chiesto di collaborare costantemente con lui tra l'altro e io, con spirito di responsabilità, non posso che accettare". Per chiudere la vicenda il giovane assessore si dice pronto "a proseguire sulla strada che ho intrapreso" assicurando l'impegno per l'agricoltura che "può e deve essere un volano per il nostro territorio".
Infine se Divella si sente "come un attaccante che sta giocando in porta" Valente, agli occhi dell'opinione pubblica passa come l'allenatore incompreso. Ruolo che, manco a dirlo, al capo del governo sta stretto e da cui si libera immediatamente: "Le deleghe da attribuire a ciascun assessore sono state decise con il partito di riferimento. Per quanto riguarda Divella, l'assessore già impegnato sulle questioni ambientali, ha preferito continuare il lavoro già avviato".
Chiuso l'affaire legato alla sport, il primo cittadino allarga gli orizzonti, rispondendo a quanti hanno criticato le modalità assunte per revocare e poi nominare la giunta. "Innanzitutto è bene precisare che la verifica era una verifica programmatica, ossia, una valutazione a bocce ferme, di quanto è stato fatto sino ad ora e di quanto c'è da fare".
Una verifica fatta con i partiti e con gli stessi assessori a cui ora l'intera maggioranza ha dato una tabella di marcia con tanto di obiettivi da raggiungere e tempi per centrare il bersaglio. "In pratica, preso atto di quanto ancora possiamo fare, abbiamo deciso di dare una seconda possibilità a tutti limando, per qualcuno, i modi e i metodi di governare e di agire" spiega il sindaco.
Ed ora a conti fatti e a Governo ripristinato, il sindaco non ha dubbi " La verifica ha dato sicuramente esito positivo basta pensare che stiamo lavorando dal primo giorno sulle priorità della campagna elettorale. Abbiamo appaltato 15 milioni di euro di opere pubbliche tra rigenerazione urbana, la piazza di via Genova e le strade della B4 che a breve completeremo. ma altro ancora dobbiamo fare. Insomma questa verifica non serviva a ricompattare la maggioranza, ma a suonare la sveglia per discutere meno e governare di più".
Solo pochi giorni fa il sindaco ha revocato tutti gli incarichi assessorili "a conclusione di una verifica politica che ne ha messo in evidenza limiti e potenzialità" promettendo "di rilanciare l'azione amministrativa e di ridistribuire le deleghe assessorili conferite in conformità delle attitudini professionali di ciascun assessore, in qualità di collaboratore del sindaco". Parole che facevano presagire una rivoluzione nella distribuzione degli incarichi ma, nominata la giunta senza nessuno sconvolgimento importante e, nel silenzio totale delle opposizioni, sono stati i cittadini a porre domande al sindaco e a chiedere chiarimenti proprio in merito a quelle "attitudini" secondo cui un assessore avrebbe dovuto ricevere una delega piuttosto che un'altra.
Nello specifico, a poche ore dall'ufficializzazione della giunta, in tanti si sono scagliati contro il primo cittadino per chiedere spiegazioni sulla mancata assegnazione della delega allo sport all'assessore più giovane degli otto e, a detta di molti "più qualificato", ovvero Christian Divella ritenuto "l'unico capace di dare slancio e sviluppo al settore sportivo". Il diretto interessato, ringrazia quanti in questi giorni hanno sposato la sua causa: "Non è un mistero che io abbia dedicato tanti anni della mia vita allo sport, difendendo i colori della mia città in campo, prima, e fuori dal campo, specializzandomi a livello manageriale, poi. Ho improntato le mie campagne elettorali sullo sport, per passione e perché so quanto questa città ne abbia bisogno, per mille ragioni". Poi però, fedele alla ragion di Stato minimizza e passa sportivamente la palla al collega Santomasi: "Il sindaco ha fatto delle scelte e senza dubbio le avrà ponderate in ogni loro aspetto, assumendosi anche delle responsabilità. In questa fase ritengo che l'interesse collettivo debba prevalere sui personalismi, ci sono progetti e opportunità troppo importanti per il futuro di Gravina e non possiamo permetterci di farceli sfuggire, con o senza Divella allo Sport. Francesco Santomasi é un bravo professionista e un ottimo ragazzo, ama la città quanto me e saprà usare al meglio questa nuova delega, mi ha chiesto di collaborare costantemente con lui tra l'altro e io, con spirito di responsabilità, non posso che accettare". Per chiudere la vicenda il giovane assessore si dice pronto "a proseguire sulla strada che ho intrapreso" assicurando l'impegno per l'agricoltura che "può e deve essere un volano per il nostro territorio".
Infine se Divella si sente "come un attaccante che sta giocando in porta" Valente, agli occhi dell'opinione pubblica passa come l'allenatore incompreso. Ruolo che, manco a dirlo, al capo del governo sta stretto e da cui si libera immediatamente: "Le deleghe da attribuire a ciascun assessore sono state decise con il partito di riferimento. Per quanto riguarda Divella, l'assessore già impegnato sulle questioni ambientali, ha preferito continuare il lavoro già avviato".
Chiuso l'affaire legato alla sport, il primo cittadino allarga gli orizzonti, rispondendo a quanti hanno criticato le modalità assunte per revocare e poi nominare la giunta. "Innanzitutto è bene precisare che la verifica era una verifica programmatica, ossia, una valutazione a bocce ferme, di quanto è stato fatto sino ad ora e di quanto c'è da fare".
Una verifica fatta con i partiti e con gli stessi assessori a cui ora l'intera maggioranza ha dato una tabella di marcia con tanto di obiettivi da raggiungere e tempi per centrare il bersaglio. "In pratica, preso atto di quanto ancora possiamo fare, abbiamo deciso di dare una seconda possibilità a tutti limando, per qualcuno, i modi e i metodi di governare e di agire" spiega il sindaco.
Ed ora a conti fatti e a Governo ripristinato, il sindaco non ha dubbi " La verifica ha dato sicuramente esito positivo basta pensare che stiamo lavorando dal primo giorno sulle priorità della campagna elettorale. Abbiamo appaltato 15 milioni di euro di opere pubbliche tra rigenerazione urbana, la piazza di via Genova e le strade della B4 che a breve completeremo. ma altro ancora dobbiamo fare. Insomma questa verifica non serviva a ricompattare la maggioranza, ma a suonare la sveglia per discutere meno e governare di più".