Gravina adotta i suoi spazi verdi

Valente: «Esempio importante nel cammino verso una cittadinanza attiva consapevole»

venerdì 11 novembre 2016 9.16
Gravina si prende cura di sé.

È giunto a compimento, con la sottoscrizione delle convenzioni tra il Comune e le società risultate aggiudicatarie, il cammino intrapreso la scorsa primavera dal Municipio, con l'obiettivo di favorire l'adozione di aree verdi da parte di privati. Diverse le proposte presentate. Premiate quelle che, oltre al rispetto dei requisiti formali fissati nell'avviso pubblico, hanno meglio interpretato con i loro progetti il duplice scopo perseguito dall'amministrazione comunale: responsabilizzare la comunità e garantire una sempre maggior tutela degli spazi pubblici.

«L'esperimento – precisa l'assessore al verde pubblico Gino Lorusso – si estenderà presto ad altri beni comuni, ma essendo l'inizio incoraggiante, per come le diverse richieste pervenute testimoniano, le prospettive sono rosee. Iniziamo dalle principali rotatorie, che per i prossimi 2 anni, gratuitamente e senza scopo di lucro, saranno gestite dai privati che ne hanno fatto richiesta sulla base di idee progettuali ben documentate, ritenute meritevoli dal Settore ambiente, guidato da Franco Parisi».

Nello specifico: la rotonda di via Archimede, nel cuore della zona Pip, sarà presa in consegna dalla "Form design srl". La "Directa srl" curerà le sorti della rotonda di via Spinazzola, mentre "Silbion srl" e "Unika" si faranno carico, rispettivamente, di quelle di via Bari e di via Corato.

«A quanti hanno inteso rispondere al nostro appello, ed ai tanti che hanno chiesto di fare altrettanto per altri spicchi di città», commenta il sindaco Alesio Valente, «va un sincero ringraziamento a nome dell'intera comunità gravinese. È un passo importante, decisivo per la costruzione di un percorso di cittadinanza attiva consapevole. È questo l'orizzonte al quale tendere, nella consapevolezza che solo attraverso la collaborazione tra cittadini ed istituzioni si potrà costruire, pezzo dopo pezzo, passo dopo passo, la Gravina che vogliamo».