Gravina alla Bit 2025, intervento del consigliere Meliddo.
Il consigliere delle Officine Gravinesi critico sulla scelta dell’amministrazione lancia alcune proposte
lunedì 20 gennaio 2025
13.57
Nel dibattito sul turismo e le attività di promozione della città interviene anche il consigliere comunale delle Officine Gravinesi Ezio Meliddo che prendendo spunto dalla partecipazione alla BIT di Milano 2025 del comune di Gravina nell'ambito dello spazio del Parco Nazionale dell'Alta Murgia, si interroga sull'opportunità di tale scelta, lanciando anche alcune proposte.
Di seguito la lettera aperta inviata dal consigliere comunale. al sindaco Fedele Lagreca
Con la presente, in qualità di Consigliere Comunale, si esprimono perplessità riguardo alla scelta dell'Amministrazione Comunale di Gravina in Puglia di partecipare alla BIT di Milano 2025, nello spazio dedicato dal Parco Nazionale dell'Alta Murgia con un programma di eventi previsto nel corso dell'anno, sebbene importanti dal punto di vista culturale, non rappresentano appieno la complessità e la ricchezza della tradizione storica e culturale della nostra città. In particolare, gli eventi come Gravinae Nativitas, Passio Christi e i cortei storici sono di grande valore ma si concentrano principalmente su rappresentazioni limitate della nostra tradizione, senza un'integrazione organica che racconti l'interezza della nostra identità.
1. Carattere limitato dell'iniziativa scelta
Gravina in Puglia vanta una storia che affonda le radici nel Paleolitico, con testimonianze archeologiche di insediamenti risalenti a migliaia di anni fa. Questa ricchezza storica la rende una delle città più antiche della Puglia e dell'Italia, con una tradizione che va ben oltre la semplice dimensione culturale ed è un aspetto che merita maggiore attenzione e valorizzazione in occasioni internazionali come la BIT di Milano. La nostra città è il luogo in cui storia, natura e tradizione si fondono in modo unico, e tale identità potrebbe essere più visibilmente rappresentata. Gravina in Puglia è un tesoro di bellezze storiche e naturali. Tra i punti di forza del territorio si trovano la Gravina Sotterranea, un intricato sistema di grotte e cunicoli, il Ponte Acquedotto Madonna della Stella, simbolo di ingegno architettonico, e le gravine carsiche, che caratterizzano il paesaggio, modellato dai secoli. La città è anche sede di numerosi insediamenti rupestri, che raccontano l'antica storia della nostra comunità. Questi patrimoni sono elementi che andrebbero valorizzati con una narrazione integrata e continua, piuttosto che attraverso eventi isolati.
Gravina non è solo una città di storia, ma anche di tradizioni gastronomiche che raccontano la genuinità del territorio. I piatti tipici come le fave e cicorie, una combinazione rustica e nutriente, e il pancotto gravinese, un piatto semplice ma saporito, sono esempi perfetti di come la cucina locale abbia saputo trasformare ingredienti semplici in preparazioni uniche. Non possiamo dimenticare il Pallone di Gravina, formaggio tradizionale, o la cialledda, che unisce pane, pomodori, cipolle e olio d'oliva, simbolo della cucina povera ma ricca di sapore. I prodotti da forno, come i taralli, i funghi cardoncelli, i vini locali e l'olio extravergine d'oliva hanno un ruolo fondamentale nella nostra identità, e potrebbero essere parte integrante di un pacchetto turistico che racconti Gravina come destinazione enogastronomica di eccellenza.
2. L'esigenza di una visione turistica organica
La partecipazione alla BIT nel modo previsto dall'amministrazione, purtroppo, evidenzia la mancanza di una visione strategica complessiva per lo sviluppo turistico di Gravina. La città possiede un potenziale incredibile, ma la promozione turistica manca di un piano organico che integri la storia, il patrimonio naturale e le tradizioni culinarie. Gravina dovrebbe essere promossa come una destinazione continua, che unisce turismo storico, gastronomico e naturalistico, e non come una città che si presenta solo in occasioni particolari. Un piano di marketing turistico ben strutturato, che preveda pacchetti tematici e iniziative che coinvolgano i visitatori in tutte le stagioni, potrebbe fare la differenza.
3. MurGEopark e il futuro turistico di Gravina
Gravina, situata nel cuore del Parco Nazionale dell'Alta Murgia, potrebbe diventare un punto di riferimento ideale per il progetto MurGEopark, che mira a valorizzare la geodiversità e la biodiversità dell'Alta Murgia. Con una giusta strategia, Gravina può essere una destinazione che unisce la storia millenaria, la bellezza naturale e le tradizioni locali in un'unica esperienza turistica coinvolgente.
Conclusioni e Proposte
Si propone che l'Amministrazione Comunale, pur partecipando alla BIT di Milano, riconsideri l'approccio di presentazione della città, puntando a un'interpretazione più integrata della sua identità. Gravina in Puglia merita di essere promossa come una destinazione a tutto tondo, non solo in occasione di eventi specifici, ma come meta che offre una combinazione di storia, natura, gastronomia e cultura durante tutto l'anno.
Un piano turistico strategico, che valorizzi il patrimonio storico, naturale e gastronomico, potrebbe portare Gravina a essere una destinazione turistica di rilevo, in grado di attrarre visitatori da tutto il mondo.
Di seguito la lettera aperta inviata dal consigliere comunale. al sindaco Fedele Lagreca
Con la presente, in qualità di Consigliere Comunale, si esprimono perplessità riguardo alla scelta dell'Amministrazione Comunale di Gravina in Puglia di partecipare alla BIT di Milano 2025, nello spazio dedicato dal Parco Nazionale dell'Alta Murgia con un programma di eventi previsto nel corso dell'anno, sebbene importanti dal punto di vista culturale, non rappresentano appieno la complessità e la ricchezza della tradizione storica e culturale della nostra città. In particolare, gli eventi come Gravinae Nativitas, Passio Christi e i cortei storici sono di grande valore ma si concentrano principalmente su rappresentazioni limitate della nostra tradizione, senza un'integrazione organica che racconti l'interezza della nostra identità.
1. Carattere limitato dell'iniziativa scelta
Gravina in Puglia vanta una storia che affonda le radici nel Paleolitico, con testimonianze archeologiche di insediamenti risalenti a migliaia di anni fa. Questa ricchezza storica la rende una delle città più antiche della Puglia e dell'Italia, con una tradizione che va ben oltre la semplice dimensione culturale ed è un aspetto che merita maggiore attenzione e valorizzazione in occasioni internazionali come la BIT di Milano. La nostra città è il luogo in cui storia, natura e tradizione si fondono in modo unico, e tale identità potrebbe essere più visibilmente rappresentata. Gravina in Puglia è un tesoro di bellezze storiche e naturali. Tra i punti di forza del territorio si trovano la Gravina Sotterranea, un intricato sistema di grotte e cunicoli, il Ponte Acquedotto Madonna della Stella, simbolo di ingegno architettonico, e le gravine carsiche, che caratterizzano il paesaggio, modellato dai secoli. La città è anche sede di numerosi insediamenti rupestri, che raccontano l'antica storia della nostra comunità. Questi patrimoni sono elementi che andrebbero valorizzati con una narrazione integrata e continua, piuttosto che attraverso eventi isolati.
Gravina non è solo una città di storia, ma anche di tradizioni gastronomiche che raccontano la genuinità del territorio. I piatti tipici come le fave e cicorie, una combinazione rustica e nutriente, e il pancotto gravinese, un piatto semplice ma saporito, sono esempi perfetti di come la cucina locale abbia saputo trasformare ingredienti semplici in preparazioni uniche. Non possiamo dimenticare il Pallone di Gravina, formaggio tradizionale, o la cialledda, che unisce pane, pomodori, cipolle e olio d'oliva, simbolo della cucina povera ma ricca di sapore. I prodotti da forno, come i taralli, i funghi cardoncelli, i vini locali e l'olio extravergine d'oliva hanno un ruolo fondamentale nella nostra identità, e potrebbero essere parte integrante di un pacchetto turistico che racconti Gravina come destinazione enogastronomica di eccellenza.
2. L'esigenza di una visione turistica organica
La partecipazione alla BIT nel modo previsto dall'amministrazione, purtroppo, evidenzia la mancanza di una visione strategica complessiva per lo sviluppo turistico di Gravina. La città possiede un potenziale incredibile, ma la promozione turistica manca di un piano organico che integri la storia, il patrimonio naturale e le tradizioni culinarie. Gravina dovrebbe essere promossa come una destinazione continua, che unisce turismo storico, gastronomico e naturalistico, e non come una città che si presenta solo in occasioni particolari. Un piano di marketing turistico ben strutturato, che preveda pacchetti tematici e iniziative che coinvolgano i visitatori in tutte le stagioni, potrebbe fare la differenza.
3. MurGEopark e il futuro turistico di Gravina
Gravina, situata nel cuore del Parco Nazionale dell'Alta Murgia, potrebbe diventare un punto di riferimento ideale per il progetto MurGEopark, che mira a valorizzare la geodiversità e la biodiversità dell'Alta Murgia. Con una giusta strategia, Gravina può essere una destinazione che unisce la storia millenaria, la bellezza naturale e le tradizioni locali in un'unica esperienza turistica coinvolgente.
Conclusioni e Proposte
Si propone che l'Amministrazione Comunale, pur partecipando alla BIT di Milano, riconsideri l'approccio di presentazione della città, puntando a un'interpretazione più integrata della sua identità. Gravina in Puglia merita di essere promossa come una destinazione a tutto tondo, non solo in occasione di eventi specifici, ma come meta che offre una combinazione di storia, natura, gastronomia e cultura durante tutto l'anno.
Un piano turistico strategico, che valorizzi il patrimonio storico, naturale e gastronomico, potrebbe portare Gravina a essere una destinazione turistica di rilevo, in grado di attrarre visitatori da tutto il mondo.