"Gravina antifascista e partigiana"
La resistenza raccontata da A.N.P.I. e scuole.
mercoledì 29 aprile 2015
10.46
Un collage fatto di storie di resistenza, per una stretta di mano ideale tra i giovani di ieri e quelli di oggi.
Il convegno "Gravina antifascista e partigiana" curato dall'A.N.P.I, ha mostrato i volti disegnati dalla voglia di libertà. Fornai che nascondevano le armi nei loro panifici, contadini o artigiani che organizzavano complotti contro i fascisti nelle proprie botteghe, famiglie spezzate dal confino per anni. Cittadini straordinari nella loro normalità, "che non dobbiamo idealizzare, perché erano persone come noi" ha spiegato Giacomo Massimiliano Desiante, docente e autore di "Filippo D'Agostino, eroe d'un altro tempo", testo che verrà regalato dal Comune, a tutti gli istituti scolastici gravinesi. "Erano straordinariamente generosi", ha aggiunto Desiante, "hanno donato la loro vita e spesso anche quella delle loro famiglie per fare in modo che le generazioni future potessero vivere nella libertà".
Replicando a questo messaggio, gli studenti di alcune scuole secondarie di primo e secondo grado, hanno seguito le tracce spesso nascoste dal trascorrere del tempo, di questi uomini-eroi. Veri e propri lavori di inchiesta, ricerca e raccolta di documenti e testimonianze. "La storia nelle nostre mani" della scuola Benedetto XIII°, condensa in un video le vicende di Francesco Loglisci, Nicola Dimattia e Francesco Laddaga.
"Filippo D'Agostino e Rita Majerotti, eroi di altri tempi", sono stati i protagonisti dell'indagine degli alunni dell'istituto "Don Eustachio Montemurro".
Le sorti di Michele Conca, Angelo Barbara, Francesco Laddaga, Francesco Picciallo, Michele Loglisci e Carone Camenio, sono state il fulcro del progetto della "Nunzio Ingannamorte". Il gruppo di allievi dell' I.I.S.S "V. Bachelet" con una piccola rappresentazione scenica, hanno ricreato quelli che dovevano essere i commenti, i pensieri e le aspettative di Gaetano Chiaro.
Liberato Tarantino infine, il cui nome sembra essere quasi una profezia, è al centro della ricostruzione storica dei ragazzi della scuola "Ettore Pomarici Santomasi".
"Dobbiamo ringraziare l'A.N.P.I. gli alunni e gli insegnanti", ha commentato Alesio Valente, "sono contento che si sia parlato di eroi gravinesi smentendo di fatto quelli che dicono che la resistenza appartiene solo alle Regioni del Nord". "Ancora oggi - ha concluso il primo cittadino - assistiamo impotenti alle oppressioni. E' bene ribadire però che anche chi non ha un posto di lavoro non è libero, il 25 aprile, dunque, non è solo una data storica ma è ancora attuale, la viviamo tutti i giorni".
Il convegno "Gravina antifascista e partigiana" curato dall'A.N.P.I, ha mostrato i volti disegnati dalla voglia di libertà. Fornai che nascondevano le armi nei loro panifici, contadini o artigiani che organizzavano complotti contro i fascisti nelle proprie botteghe, famiglie spezzate dal confino per anni. Cittadini straordinari nella loro normalità, "che non dobbiamo idealizzare, perché erano persone come noi" ha spiegato Giacomo Massimiliano Desiante, docente e autore di "Filippo D'Agostino, eroe d'un altro tempo", testo che verrà regalato dal Comune, a tutti gli istituti scolastici gravinesi. "Erano straordinariamente generosi", ha aggiunto Desiante, "hanno donato la loro vita e spesso anche quella delle loro famiglie per fare in modo che le generazioni future potessero vivere nella libertà".
Replicando a questo messaggio, gli studenti di alcune scuole secondarie di primo e secondo grado, hanno seguito le tracce spesso nascoste dal trascorrere del tempo, di questi uomini-eroi. Veri e propri lavori di inchiesta, ricerca e raccolta di documenti e testimonianze. "La storia nelle nostre mani" della scuola Benedetto XIII°, condensa in un video le vicende di Francesco Loglisci, Nicola Dimattia e Francesco Laddaga.
"Filippo D'Agostino e Rita Majerotti, eroi di altri tempi", sono stati i protagonisti dell'indagine degli alunni dell'istituto "Don Eustachio Montemurro".
Le sorti di Michele Conca, Angelo Barbara, Francesco Laddaga, Francesco Picciallo, Michele Loglisci e Carone Camenio, sono state il fulcro del progetto della "Nunzio Ingannamorte". Il gruppo di allievi dell' I.I.S.S "V. Bachelet" con una piccola rappresentazione scenica, hanno ricreato quelli che dovevano essere i commenti, i pensieri e le aspettative di Gaetano Chiaro.
Liberato Tarantino infine, il cui nome sembra essere quasi una profezia, è al centro della ricostruzione storica dei ragazzi della scuola "Ettore Pomarici Santomasi".
"Dobbiamo ringraziare l'A.N.P.I. gli alunni e gli insegnanti", ha commentato Alesio Valente, "sono contento che si sia parlato di eroi gravinesi smentendo di fatto quelli che dicono che la resistenza appartiene solo alle Regioni del Nord". "Ancora oggi - ha concluso il primo cittadino - assistiamo impotenti alle oppressioni. E' bene ribadire però che anche chi non ha un posto di lavoro non è libero, il 25 aprile, dunque, non è solo una data storica ma è ancora attuale, la viviamo tutti i giorni".