Gravina dice “No alla guerra”
Presidio della pace in piazza Scacchi
lunedì 28 febbraio 2022
11.56
In piazza per dire no alla guerra. Un incitamento alla pace lanciato dall'Anpi di Gravina a cui hanno risposto in molti, dalle associazioni al mondo della politica; dalla scuola ai singoli cittadini. In tanti ieri in piazza Scacchi dinanzi al presidio per la Pace allestito per ripudiare l'uso della violenza e dell'aggressione armata tra le nazioni e condannare la guerra scoppiata in Ucraina.
All'invito dell'Anpi hanno risposto davvero in tanti, per far sentire la propria vicinanza ai popoli in guerra e sensibilizzare la comunità a difendere i fondamenti della costituzione italiana che – ha ricordato Franco Laiso – all'articolo 11 recita "l'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa della libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali". Un invito raccolto dai numerosi giovani presenti nella piazza che dovranno difendere questo inno per una pace, "senza se e senza ma", ereditato dalla costituzione italiana. A portare il proprio supporto alla causa e la propria testimonianza di vicinanza alle popolazioni in guerra c'erano i ragazzi dell'associazione Punto GG, una rappresentanza della consulta provinciale studentesca, esponenti dell'Agesci, delegati di Libera, uomini politici e giovani che hanno letto poesie pacifiste.
Dal messaggio degli studenti letto da Calendano a quello degli scout di Varrese; dalla testimonianza dell'Anpi portata da Rubini al contributo di Libera di Guglielmi: tutti concordi sulla necessità di mettere fine a questo conflitto. In tanti, composti e consapevoli della gravità della situazione, ma anche pronti e determinati a manifestare in qualsiasi forma di protesta, per far sentire la propria voce ed il proprio dissenso verso un evento belligerante, che appare in tutta la sua tragicità.
E intanto dalla Punto GG hanno invitato i presenti a contribuire alla raccolta di cibo e medicinali promossa a Bari dall'associazione Italo-Ucraina.
All'invito dell'Anpi hanno risposto davvero in tanti, per far sentire la propria vicinanza ai popoli in guerra e sensibilizzare la comunità a difendere i fondamenti della costituzione italiana che – ha ricordato Franco Laiso – all'articolo 11 recita "l'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa della libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali". Un invito raccolto dai numerosi giovani presenti nella piazza che dovranno difendere questo inno per una pace, "senza se e senza ma", ereditato dalla costituzione italiana. A portare il proprio supporto alla causa e la propria testimonianza di vicinanza alle popolazioni in guerra c'erano i ragazzi dell'associazione Punto GG, una rappresentanza della consulta provinciale studentesca, esponenti dell'Agesci, delegati di Libera, uomini politici e giovani che hanno letto poesie pacifiste.
Dal messaggio degli studenti letto da Calendano a quello degli scout di Varrese; dalla testimonianza dell'Anpi portata da Rubini al contributo di Libera di Guglielmi: tutti concordi sulla necessità di mettere fine a questo conflitto. In tanti, composti e consapevoli della gravità della situazione, ma anche pronti e determinati a manifestare in qualsiasi forma di protesta, per far sentire la propria voce ed il proprio dissenso verso un evento belligerante, che appare in tutta la sua tragicità.
E intanto dalla Punto GG hanno invitato i presenti a contribuire alla raccolta di cibo e medicinali promossa a Bari dall'associazione Italo-Ucraina.