Gravina in piedibus

Altre 3 scuole sostengono il progetto nazionale di mobilità a piedi. Restano però forti le criticità: parcheggi selvaggi e assenza di segnaletica.

mercoledì 6 marzo 2013 17.20
A cura di Antonella Testini
Si allarga il fronte delle scuole gravinesi che aderiscono al progetto nazionale per la mobilità.

Dopo la scuola "Don Saverio Valerio", dove la sperimentazione è partita lo scorso settembre, è ora il turno di tre scuole che in questi giorni stanno ispezionando i percorsi casa-scuola per l'installazione della segnaletica stradale. L'obiettivo del progetto è costruire una rete di piedibus urbani per il raggiungimento di alcune scuole della città. Coinvolte nella seconda fase della sperimentazione le due scuole elementari "Tommaso Fiore" e "San Giovanni Bosco", guidate dalla scuola media "Ettore Pomarici Santomasi".

"Piedibus in Gravina" è un progetto, che ha già mobilitato 4 istituti, 20 insegnanti, 80 genitori e 200 bambini, finanziato con Cicloattivi@Scuola nell'ambito del programma "Crea-Attiva-Mente" dell'assessorato alla mobilità della Regione Puglia e sostenuto dall'amministrazione comunale di Gravina con l'apporto scientifico di Elaborazioni.org.

Martedì in occasione della prima uscita, per verificare direttamente i pericoli delle nostre strade ed analizzare i punti più critici presenti lungo i percorsi casa-scuola, bambini, genitori ed insegnanti si sono scontrati con tutte le inefficienze del sistema strade gravinese: marciapiedi stretti, manto stradale dissestato, assenza di segnaletica orizzontale. Ma ciò che con più preoccupazione denunciano le insegnanti e i genitori a poche ore dalla fine del percorso è la totale mancanza di rispetto che molti automobilisti dimostrano nei confronti dei pedoni, parcheggiando sui marciapiedi e occupando gli spazi riservati ai disabili: e così già ieri sono scattate le prime multe morali da parte dei bambini. In attesa, magari, di quelle in carta e inchiostro della Polizia Municipale. All'ispezione ha preso parte anche l'assessore all'istruzione Laura Marchetti.

Nelle prossime settimane i bambini coinvolti nel progetto usciranno per nuove ispezioni finalizzate alla definizione dei percorsi. Contemporaneamente, le insegnanti continuano il loro percorso formativo per diventare le autiste del piedibus.

Intanto proprio dalla "Don Saverio Valerio" arriva l'invito a continuare la sperimentazione e a non arrendersi nonostante le difficoltà, "perchè il piedibus è soprattutto un progetto educativo rivolto ai bambini ma anche alle loro famiglie", dice la dirigente scolastica Rosa De Leo. "Da noi la sperimentazione è partita a settembre e dopo qualche difficoltà iniziale siamo riusciti a mettere in funzione tre linee su quattro". La quarta si snoda invece su un percorso non sicuro a causa delle strade dissestate del quartiere Salsa, che saranno oggetto di un futuro intervento da parte dell'amministrazione comunale. Ma nonostante ciò, la dirigente scolastica sottolinea il successo della sperimentazione, "reso possibile solo grazie alla collaborazione di tutti e in modo particolare dei genitori volontari che tutte le mattine si mettono alla guida dei pullman virtuali".

Quando si dice: collaborazione è partecipazione.
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