Gravina si candida al piano nazionale per il recupero delle periferie
Spazio ai privati: fissato al 25 novembre il termine per la manifestazione d’interesse
lunedì 23 novembre 2015
16.13
Un nuovo strumento per strappare al degrado pezzi di città. E' il piano nazionale per la riqualificazione sociale e culturale delle aree urbane e degradate: Gravina scende in campo e decide di giocare la partita per programmare il recupero del quartiere di san Sebastiano.
La scelta, ufficializzata dall'amministrazione comunale guidata dal sindaco Alesio Valente, era stata preceduta nei giorni scorsi da iniziative pubbliche volte a favorire il confronto con la cittadinanza ed il coinvolgimento dei residenti dell'area. Adesso si mette in moto la fase amministrativa, con la candidatura al piano e – in particolare - la raccolta delle manifestazioni di interesse da parte dei privati interessati a diventare soggetti attivi dell'iniziativa. «L'intento – ricorda il sindaco Alesio Valente - è di attivare la riqualificazione sociale e culturale di aree periferiche, attraverso progetti finalizzati alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale e del tessuto sociale ed ambientale». Un obiettivo da raggiungere mediante l'attivazione di servizi e interventi di ristrutturazione edilizia, riqualificazione e rigenerazione urbana, la creazione di servizi sociali ed educativi e la promozione delle attività culturali, didattiche e sportive, senza ulteriore consumo di suolo. «Dopo gli investimenti per la rivitalizzazione del centro storico e di altri rioni cittadini – sottolinea il primo cittadino – abbiamo deciso di prendere adesso questa strada per dare risposta alle legittime aspettative dei gravinesi ed aggiungere un altro tassello al mosaico della Gravina che vogliamo, nel quale centro e periferie diventano elementi di un disegno unitario e non più isole separate, non comunicanti e, per come per troppo tempo è stato, abbandonate ai loro destini».
Via col Piano, allora. La proposta gravinese, nello specifico, mira a restituire a nuova vita San Sebastiano, attraverso il risanamento del patrimonio edilizio dell'ex mattatoio, dell'ex tiro a segno, del rudere di via Matera e degli spazi pubblici ad essi connessi, garantendo la tutela, la valorizzazione del patrimonio storico-culturale, paesaggistico e ambientale nonché la più stretta integrazione fisica e sociale. Entro il 25 novembre, i privati disponibili a concorrere al raggiungimento dello scopo potranno manifestare il proprio interesse, in risposta all'avviso pubblico (disponibile sul sito internet www.comune.gravina.ba.it) riservato a cooperative edilizie, imprese di costruzione o loro consorzi, privati proprietari di aree interessate dalla proposta di intervento; privati non proprietari, in possesso di atto comprovante l'opzione di acquisto o la promessa di vendita di aree oggetto della proposta di intervento; soggetti diversi dai proprietari delle aree, qualificati nella gestione delle funzioni e/o servizi proposti a condizione che la proposta di intervento sia sottoscritta anche dal proprietario dell'area interessata.
Maggiori informazioni potranno essere richieste all'Ufficio Tecnico Comunale
La scelta, ufficializzata dall'amministrazione comunale guidata dal sindaco Alesio Valente, era stata preceduta nei giorni scorsi da iniziative pubbliche volte a favorire il confronto con la cittadinanza ed il coinvolgimento dei residenti dell'area. Adesso si mette in moto la fase amministrativa, con la candidatura al piano e – in particolare - la raccolta delle manifestazioni di interesse da parte dei privati interessati a diventare soggetti attivi dell'iniziativa. «L'intento – ricorda il sindaco Alesio Valente - è di attivare la riqualificazione sociale e culturale di aree periferiche, attraverso progetti finalizzati alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale e del tessuto sociale ed ambientale». Un obiettivo da raggiungere mediante l'attivazione di servizi e interventi di ristrutturazione edilizia, riqualificazione e rigenerazione urbana, la creazione di servizi sociali ed educativi e la promozione delle attività culturali, didattiche e sportive, senza ulteriore consumo di suolo. «Dopo gli investimenti per la rivitalizzazione del centro storico e di altri rioni cittadini – sottolinea il primo cittadino – abbiamo deciso di prendere adesso questa strada per dare risposta alle legittime aspettative dei gravinesi ed aggiungere un altro tassello al mosaico della Gravina che vogliamo, nel quale centro e periferie diventano elementi di un disegno unitario e non più isole separate, non comunicanti e, per come per troppo tempo è stato, abbandonate ai loro destini».
Via col Piano, allora. La proposta gravinese, nello specifico, mira a restituire a nuova vita San Sebastiano, attraverso il risanamento del patrimonio edilizio dell'ex mattatoio, dell'ex tiro a segno, del rudere di via Matera e degli spazi pubblici ad essi connessi, garantendo la tutela, la valorizzazione del patrimonio storico-culturale, paesaggistico e ambientale nonché la più stretta integrazione fisica e sociale. Entro il 25 novembre, i privati disponibili a concorrere al raggiungimento dello scopo potranno manifestare il proprio interesse, in risposta all'avviso pubblico (disponibile sul sito internet www.comune.gravina.ba.it) riservato a cooperative edilizie, imprese di costruzione o loro consorzi, privati proprietari di aree interessate dalla proposta di intervento; privati non proprietari, in possesso di atto comprovante l'opzione di acquisto o la promessa di vendita di aree oggetto della proposta di intervento; soggetti diversi dai proprietari delle aree, qualificati nella gestione delle funzioni e/o servizi proposti a condizione che la proposta di intervento sia sottoscritta anche dal proprietario dell'area interessata.
Maggiori informazioni potranno essere richieste all'Ufficio Tecnico Comunale