Guardialto-Salsa: non si muove foglia

Si aspetta l'approvazione del piano di comparto. Il sindaco Valente: "Attendiamo notizie dai privati".

giovedì 15 novembre 2012 17.40
A cura di Antonella Testini
Nell'ultima seduta di consiglio comunale, lo scorso 24 ottobre, l'amministrazione comunale ha definitivamente preso atto della deliberazione della giunta regionale in merito alla variante urbanistica in zona B2 Guardialto-Salsa.

La Regione, a 11 anni dall'inizio dell'iter per l'approvazione della variante al Prg, ha stabilito che "la maglia oggetto di variante, in sede di piano attuativo, deve caratterizzarsi come comparto perequativo ed essere estesa mq 48.233, consentendo l'insediamento di 1.108 abitanti corrispondenti ad una volumetria di mc 110.792", precisando che "la predetta volumetria, pari a mc 110.792, è comprensiva di mc 16.344 già esistenti, e con gli ulteriori mc 94.448 da ripartire quanto a mc 19.811 per la zona B1, nonché quanto a mc 74.637 da attribuire alla zona B2".

In pratica, deliberando in netta contrapposizione a quanto approvato nell'estate 2010 dall'amministrazione all'epoca guidata da Giovanni Divella, la Regione ha stabilito "un ridimensionamento in termini volumetrici". Ed il passo successivo, una volta approvata definitivamente la variante, è attuare la stessa mediante l'approvazione di un Piano di comparto di iniziativa privata, ovvero, in caso inottemperanza, "a cura della pubblica amministrazione", come recita la delibera consiliare.

Ma che cosa è un piano di comparto? In pratica si tratta di un progetto comune di costruzione: tutti i soggetti coinvolti si accordano per la realizzazione tanto delle opere private quanto di quelle di urbanizzazione primaria e secondaria che spettano all'amministrazione comunale, relegando così ad un ruolo residuale lo strumento dell'espropriazione per pubblica utilità.

Nel caso del comparto Guardialto-Salsa, dunque, l'amministrazione comunale dovrebbe convocare tutti i privati e invitarli a studiare insieme un piano del comparto basandosi sulle direttive impartite dalla Regione. Ma in questi giorni, sebbene la maggioranza si stia confrontando proprio sull'urbanistica, nessuna comunicazione ufficiale è partita dagli uffici municipali all'indirizzo dei proprietari dei suoli in zona B2 che ufficialmente sono all'oscuro di tutto, nonostante il clamore suscitato da questa vicenda e sebbene molti di loro non siano estranei alla vita amministrativa di questa città. "Non è affatto così", tuona dal Municipio il sindaco Alesio Valente, titolare della delega all'urbanistica. "Il piano del comparto - aggiunge - nasce su iniziativa privata. Secondo la legge spetta almeno al 51% dei proprietari accordarsi e studiare un progetto di massima da sottoporre all'attenzione dell'amministrazione comunale".

Secondo Valente, quindi, la pubblica amministrazione in questi casi gioca un ruolo da spettatore: "Almeno in un primo momento l'amministrazione deve stare a guardare. Solo dopo, trascorso un determinato periodo e accertato che i privati non riescono a trovare un accordo, può decidere di prendere in mano la situazione e farsi carico dell'approvazione del piano del comparto".

Attendere, allora, è inevitabile. Fino a quando?