I 70.000 euro del Parco? Per la rivitalizzazione del vivaio

Neppure un centesimo sarà speso nelle aree interessate dall'incendio. Siglata la convenzione.

mercoledì 24 aprile 2013 16.40
Arriva da Palazzo di città la delibera in ordine ai 75.000 euro stanziati dal Parco dell'Alta Murgia per ricostruire il polmone verde gravinese distrutto dall'incendio della scorsa estate. Questo, almeno inizialmente, stando alle dichiarazioni rilasciate all'epoca dai vertici del Parco, si pensava fosse lo scopo dell'investimento, ma nel progetto esecutivo approvato l'11 aprile, come previsto dalla convenzione firmata fra Parco e Comune, la destinazione del contributo è tutt'altra: "Attivazione dell'azione materiale di Gestione delle aree boschive e dei vivai forestali, in favore del Parco Nazionale dell'Alta Murgia".

Ripercorriamo gli eventi. Era il luglio scorso. Il bosco "Difesa Grande" bruciava e il presidente del parco dell'Alta Murgia, Cesare Veronico, assicurava lo stanziamento di 70.000 euro per la rifunzionalizzazione del vivaio comunale "San Nicola La Macchia". Le modalità dell'operazione, confermava il presidente Veronico ai microfoni di Gravinalife, sarebbero state gestite dal Comune, quale vero "destinatario dell'intervento". Ma, a febbraio il cambio di rotta, con una missiva indirizzata al vicesindaco Gino Lorusso: Per la rivitmutamento della destinazione dei fondi rinvenienti dal Parco, dal bosco "Difesa Grande" ad alcune aree dello stesso Parco. Fabio Modesti, direttore dell'ente Parco, intervenendo sul dibattito apertosi al riguardo, riesce a fugare tutti i dubbi circa il sillogismo di questi eventi: "Il finanziamento concesso dall'Ente Parco al Comune di Gravina riguarda la rivitalizzazione di uno dei vivai forestali più importanti della Puglia e del Mezzogiorno. Il raggiungimento di questo obiettivo passa attraverso la ripresa della produzione di piante di specie autoctone e di varietà locali utili ad operazioni forestali e di ingegneria naturalistica nel territorio del Parco, ente finanziatore del progetto. E' stata più volte ribadita la volontà del Parco di sostenere il bosco di Difesa Grande, anche dal presidente che in alcuni incontri cittadini ha offerto la disponibilità dell'Ente a sostenere progetti congiunti (di prevenzione ed educazione ambientale) per evitare nuovi scempi e consentirne la rinascita, secondo percorsi dettati dalla legge e dalla natura".

Morale della favola: arrivano i fondi, ma non saranno investiti nell'area devastata dal violento incendio dell'estate 2012.

(A cura di Grazia Cozzoli)