I cani sporcano, gli uomini fanno di peggio
E il Comune decide di chiudere un altro pezzo di centro storico. Presto un cancello agli ingressi di Larghetto Vito D'Agostino
lunedì 10 ottobre 2011
11.46
Piazza preda dei soliti idioti. Per garantire sicurezza e decoro, il Comune pronto a chiuderne l'ingresso con un cancello. Per le chiavi, rivolgersi in bidelleria o al bar.
Il problema, difficile, negarlo, esiste: Larghetto Vito D'Agostino, spiazzo che s'apre sul belvedere dello struscio cittadino, è sempre più ricettacolo dell'idiozia umana e delle nefandezze di chi lo scambia per orinatoio o per alcova, lasciandovi ogni tipo di rifiuto, dalla siringhe usate ai preservativi consumati fino a mostruose quanto puzzolenti montagne di feci e fiumi di urina. Il tutto a pochi passi dagli ingressi d'una scuola, d'un'abitazione privata e d'uno dei più rinomati bar della città. Una questione delicata, per risolvere la quale s'è pensato non ad un sistema di videosorveglianza, e neppure a maggiori controlli ed all'inflizione di severe punizioni (e sanzioni amministrative) ai trasgressori.
Forse, facile a dirsi e difficile a farsi. Meglio allora, almeno secondo l'amministrazione comunale, chiudere il largo e, in un certo senso, privatizzarlo. Così, come lungo la strada che un tempo univa piazza Buozzi alla chiesa di san Nicola, oggi sbarrata da un'inferriata la cui posa (secondo molti giustificata dagli stessi mali che affliggono la piazzetta intitolata a sant'Agostino) nessuno sembra avere autorizzato, anche gli accessi al larghetto dovrebbero essere presto interdetti da un pesante cancello in ferro.
"La disposizione di questa piazzetta – ha sentenziato infatti la giunta municipale – la rende un luogo appartato che si presta ad atti a dir poco incivili, con rischi per la pubblica igiene. Sussistono pertanto le condizioni per aderire alla richiesta del dirigente scolastico, provvedendo all'apposizione di un cancello che impedisca l'accesso alla piazzetta nelle ore notturne, ferma la completa utilizzabilità della stessa per le ore diurne".
A chi, però, il compito di provvedere alla chiusura notturna? Non ad un istituto di vigilanza o alla Polizia Municipale, bensì alla scuola ed ai titolari del vicino bar. "Le operazioni di apertura – precisa infatti Palazzo di città – saranno assicurate al mattino dal personale della scuola media. Per quanto riguarda la chiusura notturna, è stata invece ottenuta la disponibilità del titolare del bar confinante". E se questi, un giorno, dovesse andare in ferie?
Nessun problema: in Comune s'è vagliata attentamente anche questa ipotesi, disponendo che "sarà sottoscritto confacente atto d'intesa con il proprietario dell'immobile che si affaccia sul larghetto, nonché con il dirigente scolastico e con il titolare del bar per disciplinare nei dettagli le modalità d'apertura e chiusura del cancello anche per i periodi estivi o di inattività del bar, tenendo conto che la piazzetta dovrà comunque essere ampiamente fruibile dalla cittadinanza nelle ore diurne".
Tutto pronto, dunque: alto due metri e mezzo, il cancello sarà a quattro ante e costerà alle casse del Municipio 9.000 euro. I giusti requisiti per essere un signor cancello.
Il problema, difficile, negarlo, esiste: Larghetto Vito D'Agostino, spiazzo che s'apre sul belvedere dello struscio cittadino, è sempre più ricettacolo dell'idiozia umana e delle nefandezze di chi lo scambia per orinatoio o per alcova, lasciandovi ogni tipo di rifiuto, dalla siringhe usate ai preservativi consumati fino a mostruose quanto puzzolenti montagne di feci e fiumi di urina. Il tutto a pochi passi dagli ingressi d'una scuola, d'un'abitazione privata e d'uno dei più rinomati bar della città. Una questione delicata, per risolvere la quale s'è pensato non ad un sistema di videosorveglianza, e neppure a maggiori controlli ed all'inflizione di severe punizioni (e sanzioni amministrative) ai trasgressori.
Forse, facile a dirsi e difficile a farsi. Meglio allora, almeno secondo l'amministrazione comunale, chiudere il largo e, in un certo senso, privatizzarlo. Così, come lungo la strada che un tempo univa piazza Buozzi alla chiesa di san Nicola, oggi sbarrata da un'inferriata la cui posa (secondo molti giustificata dagli stessi mali che affliggono la piazzetta intitolata a sant'Agostino) nessuno sembra avere autorizzato, anche gli accessi al larghetto dovrebbero essere presto interdetti da un pesante cancello in ferro.
"La disposizione di questa piazzetta – ha sentenziato infatti la giunta municipale – la rende un luogo appartato che si presta ad atti a dir poco incivili, con rischi per la pubblica igiene. Sussistono pertanto le condizioni per aderire alla richiesta del dirigente scolastico, provvedendo all'apposizione di un cancello che impedisca l'accesso alla piazzetta nelle ore notturne, ferma la completa utilizzabilità della stessa per le ore diurne".
A chi, però, il compito di provvedere alla chiusura notturna? Non ad un istituto di vigilanza o alla Polizia Municipale, bensì alla scuola ed ai titolari del vicino bar. "Le operazioni di apertura – precisa infatti Palazzo di città – saranno assicurate al mattino dal personale della scuola media. Per quanto riguarda la chiusura notturna, è stata invece ottenuta la disponibilità del titolare del bar confinante". E se questi, un giorno, dovesse andare in ferie?
Nessun problema: in Comune s'è vagliata attentamente anche questa ipotesi, disponendo che "sarà sottoscritto confacente atto d'intesa con il proprietario dell'immobile che si affaccia sul larghetto, nonché con il dirigente scolastico e con il titolare del bar per disciplinare nei dettagli le modalità d'apertura e chiusura del cancello anche per i periodi estivi o di inattività del bar, tenendo conto che la piazzetta dovrà comunque essere ampiamente fruibile dalla cittadinanza nelle ore diurne".
Tutto pronto, dunque: alto due metri e mezzo, il cancello sarà a quattro ante e costerà alle casse del Municipio 9.000 euro. I giusti requisiti per essere un signor cancello.