I Cinque stelle rispondono a Cardascia
La sede è affidata in comodato gratuito. "Deprimente questo modo di fare politica"
mercoledì 28 ottobre 2015
8.57
"La Finestra del Cittadino di piazza Notar Domenico è un locale messoci a disposizione in maniera gratuita dal proprietario, un simpatizzante 5 stelle, per gli incontri pubblici settimanali del giovedì sera".
Provano a giustificarsi gli attivisti Cinque stelle dopo le accuse mosse dal consigliere Mimmo Cardascia secondo cui la sede pentastellata non sarebbe in regola.
Un locale nel centro cittadino che nei mesi scorsi è stato sistemato, pulito, tinteggiato ed arredato dagli stessi grillini per consentire di celebrare riunioni, incontri e dare informazioni ai cittadini su cui specificano "che il codice civile non prevede alcun vincolo di forma né sostanziale per il comodato d'uso gratuito e che quindi esso può essere stipulato fra le parti anche in forma verbale. Perciò, alla luce della fiducia reciproca ed essendo il titolare del locale egli stesso uno dei comodatari, non abbiamo ritenuto e non riteniamo di dover sottoscrivere alcun contratto nè in forma privata né tantomeno da registrarsi".
Giustificazioni che danno il là per un nuovo attacco, deciso e diretto verso il consigliere Cardascia, "già assessore alla comunità montana, per tre legislature consigliere comunale e da un anno anche consigliere metropolitano, facciamo fatica a ricordare azioni e traguardi raggiunti per il bene della comunità, nonostante sia da sempre componente di maggioranza delle varie amministrazioni. A memoria non ci sovvengono interrogazioni comunali o atti di sindacato ispettivo negli oltre 12 anni in cui è stato consigliere comunale e ora apprendiamo con piacere che inizia a diffondere anche comunicati stampa: bravo, non è mai tardi per iniziare" scrivono i cinque stelle.
Una risposta che è propedeutica ad una lunga richiesta di spiegazioni rivolte proprio a Cardascia su alcune questioni ataviche con cui la politica locale periodicamente deve fare i conti come la piscina comunale, l'eolico, l'ufficio tecnico.
"Che ne dice di fare un bel comunicato stampa sugli abusivismi nella gravina, sulle dinamiche dei sette rimpasti del governo Valente o sugli affidamenti ed i contributi comunali alle solite imprese ed associazioni amiche? Quali sono i suoi compiti da consigliere metropolitano e cosa ha prodotto sino ad ora per la collettività? Al consigliere Cardascia ricordiamo che via Quasimodo è da due anni un cantiere irrisolto grazie all'incapacità degli enti in cui siede, si adoperi per sanare le criticità del nostro territorio e solo allora potremmo considerarlo degno della (doppia) poltrona che occupa nell'amministrazione pubblica. Se invece intende indagare sulla posizione di un singolo cittadino cercando, con un atteggiamento intimidatorio ed antidemocratico, di silenziare ed ostacolare l'attività politica dell'unica opposizione di questa città, proceda pure".
A seguire ecco le risposte a proposito del trattamento economico degli eletti: "È ormai prassi consolidata per i portavoce del Movimento 5 Stelle decurtarsi parte del proprio stipendio per destinarlo ad opere od iniziative di pubblica utilità. Tutti i nostri portavoce neoeletti in consiglio regionale pugliese hanno sottoscritto, già all'atto della candidatura, un codice di comportamento che è comune a tutti i nostri eletti nei vari consigli regionali e che prevede la restituzione della parte di indennità di carica mensile eccedente i 5000 euro lordi (il cui netto è da determinare a seconda della fiscalità regionale), delle spese per l'esercizio del mandato non rendicontate, la rinuncia a qualsiasi indennità di funzione ed al trattamento pensionistico agevolato (vitalizio). Tutti soldini e privilegi che i consiglieri dei classici partiti si tengono ben stretti. La pubblicazione ed il rendiconto delle restituzioni, così come delle spese sostenute dai singoli consiglieri e dal gruppo consiliare, anche in riferimento ai collaboratori di cui si servono, verranno pubblicate in un'apposita sezione del sito del M5S Puglia, come fa ogni gruppo 5 stelle nelle altre regioni. La destinazione di tali somme sarà ovviamente pubblica e verrà decisa tramite una consultazione tra gli iscritti pugliesi del Movimento 5 Stelle".
"E da ultimo: "Cardascia continui pure a denigrare incessantemente il Movimento 5 Stelle locale e nazionale, noi lo riteniamo deprimente da parte di un amministratore pubblico, ma così facendo non fa altro che confermarci che un gruppo di cittadini attivi è diventato davvero una spina nel fianco di questa amministrazione che deve stare ben attenta alla gestione del bene pubblico e alle scelte che vuole mettere in atto per l'intera comunità".
Provano a giustificarsi gli attivisti Cinque stelle dopo le accuse mosse dal consigliere Mimmo Cardascia secondo cui la sede pentastellata non sarebbe in regola.
Un locale nel centro cittadino che nei mesi scorsi è stato sistemato, pulito, tinteggiato ed arredato dagli stessi grillini per consentire di celebrare riunioni, incontri e dare informazioni ai cittadini su cui specificano "che il codice civile non prevede alcun vincolo di forma né sostanziale per il comodato d'uso gratuito e che quindi esso può essere stipulato fra le parti anche in forma verbale. Perciò, alla luce della fiducia reciproca ed essendo il titolare del locale egli stesso uno dei comodatari, non abbiamo ritenuto e non riteniamo di dover sottoscrivere alcun contratto nè in forma privata né tantomeno da registrarsi".
Giustificazioni che danno il là per un nuovo attacco, deciso e diretto verso il consigliere Cardascia, "già assessore alla comunità montana, per tre legislature consigliere comunale e da un anno anche consigliere metropolitano, facciamo fatica a ricordare azioni e traguardi raggiunti per il bene della comunità, nonostante sia da sempre componente di maggioranza delle varie amministrazioni. A memoria non ci sovvengono interrogazioni comunali o atti di sindacato ispettivo negli oltre 12 anni in cui è stato consigliere comunale e ora apprendiamo con piacere che inizia a diffondere anche comunicati stampa: bravo, non è mai tardi per iniziare" scrivono i cinque stelle.
Una risposta che è propedeutica ad una lunga richiesta di spiegazioni rivolte proprio a Cardascia su alcune questioni ataviche con cui la politica locale periodicamente deve fare i conti come la piscina comunale, l'eolico, l'ufficio tecnico.
"Che ne dice di fare un bel comunicato stampa sugli abusivismi nella gravina, sulle dinamiche dei sette rimpasti del governo Valente o sugli affidamenti ed i contributi comunali alle solite imprese ed associazioni amiche? Quali sono i suoi compiti da consigliere metropolitano e cosa ha prodotto sino ad ora per la collettività? Al consigliere Cardascia ricordiamo che via Quasimodo è da due anni un cantiere irrisolto grazie all'incapacità degli enti in cui siede, si adoperi per sanare le criticità del nostro territorio e solo allora potremmo considerarlo degno della (doppia) poltrona che occupa nell'amministrazione pubblica. Se invece intende indagare sulla posizione di un singolo cittadino cercando, con un atteggiamento intimidatorio ed antidemocratico, di silenziare ed ostacolare l'attività politica dell'unica opposizione di questa città, proceda pure".
A seguire ecco le risposte a proposito del trattamento economico degli eletti: "È ormai prassi consolidata per i portavoce del Movimento 5 Stelle decurtarsi parte del proprio stipendio per destinarlo ad opere od iniziative di pubblica utilità. Tutti i nostri portavoce neoeletti in consiglio regionale pugliese hanno sottoscritto, già all'atto della candidatura, un codice di comportamento che è comune a tutti i nostri eletti nei vari consigli regionali e che prevede la restituzione della parte di indennità di carica mensile eccedente i 5000 euro lordi (il cui netto è da determinare a seconda della fiscalità regionale), delle spese per l'esercizio del mandato non rendicontate, la rinuncia a qualsiasi indennità di funzione ed al trattamento pensionistico agevolato (vitalizio). Tutti soldini e privilegi che i consiglieri dei classici partiti si tengono ben stretti. La pubblicazione ed il rendiconto delle restituzioni, così come delle spese sostenute dai singoli consiglieri e dal gruppo consiliare, anche in riferimento ai collaboratori di cui si servono, verranno pubblicate in un'apposita sezione del sito del M5S Puglia, come fa ogni gruppo 5 stelle nelle altre regioni. La destinazione di tali somme sarà ovviamente pubblica e verrà decisa tramite una consultazione tra gli iscritti pugliesi del Movimento 5 Stelle".
"E da ultimo: "Cardascia continui pure a denigrare incessantemente il Movimento 5 Stelle locale e nazionale, noi lo riteniamo deprimente da parte di un amministratore pubblico, ma così facendo non fa altro che confermarci che un gruppo di cittadini attivi è diventato davvero una spina nel fianco di questa amministrazione che deve stare ben attenta alla gestione del bene pubblico e alle scelte che vuole mettere in atto per l'intera comunità".