I dolori del giovane Valente

Il sindaco minaccia di gettare la spugna poi detta condizioni: campo sportivo e piscina le priorità dell'amministrazione

giovedì 8 maggio 2014 9.29
A cura di Antonella Testini
Da bambini l'esercizio della scrittura si esercita con "il pensiero del mattino". Una sorta di bilancio di prima mattina con tanto di elenco dei buoni propositi per la giornata. Lui, Alesio Valente, con il passare degli anni ha preferito scrivere il suo "pensiero", a giornata conclusa con un bilancio oramai definitivo. Da circa due anni il sindaco ci ha abituati alle sue riflessioni serali: progetti, opinioni, notizie e spesso messaggi precisi indirizzati a persone ben precise.

Messaggi come quelli apparsi nella giornata di ieri sulla sua pagina fecebook che suonano come una minaccia, con il sindaco che si dice pronto a gettare la spugna.
"Non si può perdere tempo – scrive Valente - Sono tante le difficoltà che sto incontrando per governare. Eppure stiamo facendo tanto. Abbiamo appaltato tante opere pubbliche e per molte stanno cominciando i lavori. Naturalmente si potrebbe sempre fare di più. Voi mi conoscete e sapete che ci sto mettendo l'anima per cambiare la città. Conoscete il mio programma, le mie idee, la mia storia".
Sin qui nulla di nuovo e nulla di diverso rispetto al passato. E' invece la seconda parte a suscitare qualche perplessità e soprattutto a testimoniare che l'Idillio politico amministrativo tra i vari partiti di maggioranza appartiene oramai alla storia.
"Ma conoscete anche il consiglio comunale democraticamente eletto – continua il primo cittadino - Spesso ne parlate male ma sistematicamente siete voi ad eleggerlo. Sappiate che se non ci saranno più le condizioni per andare avanti denuncerò pubblicamente chi ostacola la realizzazione delle cose e sarò il primo a credere che avrebbe senso andare tutti a casa. Se ciò dovesse avvenire non mi arrenderò. Ci sarò nuovamente fino a quando il progetto di cambiamento non sarà completamente realizzato. La città giudicherà".
Parole pesanti che lasciano spazio a diverse interpretazioni, prima fra tutte: la fine imminente dell'amministrazione Valente con un sindaco che ha perso il controllo tanto dei falchi della sua maggioranza quanto delle colombe.
E invece, il primo cittadino contattato per chiedere lumi, assicura che non si tratta di nessun messaggio contro qualcuno anzi " quelle sono riflessioni dette al termine di una conversazione tra amici durante la quale si parlava di politica in generale".

In pratica parole in libertà? "Sono riflessioni su ciò che penso della politica- aggiunge valente che poi rilancia- Non sono assolutamente sul punto di gettare la spugna, anzi ribadisco che non intendo accettare ricatti da nessuno deciso come sono a dettare le mie condizioni".
Condizioni che si traducono in un elenco di cose da fare nel più breve tempo possibile e secondo un elenco di priorità: "Abbiamo un elenco di opere pubbliche da approvare a cantierizzare a cominciare dal rifacimento del manto erboso presso lo stadio comunale per poi proseguire il lavoro per risolvere la vicenda legata alla piscina comunale, ferma da troppo tempo. Non possiamo perdere tempo a parlare sempre e solo di vecchia politica".
Il primo cittadino dunque continua a prendere le distanze da una crisi politica, mai dichiarata ufficialmente, ma che da tempo sta frenando l'azione amministrativa basti pensare che a due anni dall'insediamento della nuova amministrazione, il consiglio comunale non è stato ancora in grado di nominare un nuovo Cda in seno alla Fondazione Santomasi. L'unico rovinoso tentativo risale all'inverno scorso quando la votazione fu dichiarata non corretta e quindi annullata. E anche su questo Valente si dice stanco di aspettare i tempi della politica e pronto ad andare avanti con o senza maggioranza: " So bene che bisogna eleggere il nuovo consiglio della Fondazione e ho invitato i partiti a trovare un accordo ma non sono disposto ad aspettare oltre, per cui, se la situazione non dovesse sbloccarsi, procederò a nominare il mio rappresentante all'interno del vecchio Cda. Sarà un atto forte e deciso e la persona da me nominata sarà un professionista di alto profilo morale e professionale. Basta a perdere tempo. Si parla e non si agisce".

Insomma l'ipotesi di gettare la spugna e di "denunciare pubblicamente chi ostacola la realizzazione delle cose" almeno sino a questo momento sono ipotesi remote ma che la luna di miele tra sindaco e partiti sia finita è una realtà con cui palazzo di città fa i conti quotidianamente.