​I grillini chiedono chiarezza sul patrimonio comunale

Richiesto l’accesso agli atti. Nel mirino i fitti attivi e passivi. "Il Comune assicuri trasparenza".

mercoledì 12 giugno 2013 11.50
A cura di Benny Pisicoli
In che situazione versa il patrimonio immobiliare comunale? Come vengono impiegati terreni, fabbricati ed edifici comunali? E soprattutto, il Comune ottiene il giusto corrispettivo dagli immobili concessi in locazione?

A domandarselo sono gli attivisti gravinesi del Movimento 5 Stelle, i quali hanno richiesto l'accesso agli atti ed ai documenti amministrativi riguardanti il patrimonio immobiliare dell'ente.

Reclamano chiarezza, i grillini. Chiedono il rispetto della trasparenza amministrativa. Chiedono, più prosaicamente, di fare i conti in tasca al Comune, soprattutto in tema di affitti. "Da nostre conoscenze risulta che, in alcuni casi, quando il Comune prende in affitto degli immobili da privati corrisponde ai proprietari il prezzo di mercato, a volte addirittura maggiorato. Al contrario, immobili comunali sono concessi in locazione a prezzi di favore, sottocosto", dichiara Mario Conca, uno degli attivisti gravinesi del movimento fondato da Beppe Grillo. "Tanto per fare un esempio, perché pagare 32.000 euro il canone di un immobile adibito a scuola anziché sistemare l'ala attualmente inattiva della scuola via Punzi?", continua il grillino.

E proprio in nome della trasparenza, gli attivisti del movimento hanno deciso di procedere alla richiesta di accesso agli atti, messa nero su bianco e protocollata a Palazzo di Città. Ma è giallo sui documenti. Lo stesso Conca dichiara, infatti, di aver richiesto "informalmente la disponibilità dei documenti al dirigente Amedeo Visci. Ma gli atti, secondo quanto rispostoci dal dirigente, sarebbero stati consegnati ad una società esterna incaricata dal Comune di provvedere alla digitalizzazione dei documenti e una volta memorizzati su un hard disk, sarebbero andati perduti a causa di un guasto del disco rigido". A questo punto, la richiesta ufficiale consegnata lo scorso 6 giugno. "Il Comune dovrà comunicarci per iscritto se effettivamente i documenti non sono più disponibili. Vogliamo capire se gli immobili vengano concessi a prezzi di mercato e tramite procedure di evidenza pubblica, qualora essa fosse prevista".