I sindacati attaccano il Comune di Gravina
Critiche per le cartelle sulla tassa dei rifiuti relativa al 2005. Anche Moretti (S.E.L.) interviene sulla questione
venerdì 3 dicembre 2010
I sindacati di CGIL, CISL e UIL di Gravina hanno rilasciato un documento sinergico contro l'amministrazione gravinese, rea – secondo le tre organizzazioni – dell'invio, in questi giorni, di centinaia di cartelle e bollettini sulla tassa dei rifiuti solidi urbani relativa all'anno 2005 "in maniera indiscriminata e arbitraria". La città, "già tartassata dal Sindaco Divella per l'odiosa tassa sui loculi cimiteriali continua a subire con forza queste cartelle pazze".
"Stiamo attivando le strutture e gli organi delle Associazioni dei Consumatori per la verifica e la legittimità di tale procedimento emanato dal Comune di Gravina – dicono i rappresentanti gravinesi di CGIL, CISL e UIL –. Non difendiamo certo gli evasori e le frodi, però diciamo che il Comune dopo 10 anni di lotta all'evasione e all'elusione fiscale e tributaria, avrebbe cumulato una banca dati di elevato rispetto, tanto d'aver individuato i più incalliti nemici evasori".
I tre sindacati hanno anche invitato i cittadini destinatari delle "cartelle pazze" a rivolgersi presso le loro sedi per intraprendere un'azione a tutela degli stessi abitanti.
"Ormai l'amministrazione Divella sta diventando l'incubo di questa Città – conclude il documento diffuso dalle tre sigle sindacali –: disoccupati in aumento, opifici in chiusura, commercianti e pensionati disperati, famiglie monoreddito. Una città diventata più povera, addormentata. C'è tanto da preoccuparsi".
Anche il consigliere Raffaele Moretti (Capogruppo S.E.L.) è intervenuto su questo fenomeno delle "cartelle pazze". Per Moretti si è venuto a creare un "effetto bizzarro: l'evasore consapevole, mimetizzato, senza case da sequestrare né auto da bloccare, se la cava spesso, mentre il cittadino che ogni anno compila il modello TARSU, paga regolarmente, deve subire l'onta, la perdita di tempo e il dramma di vedersi recapitare la letterina di Natale dal Sindaco Divella. Si chiede, pertanto, di bloccare immediatamente questo invio sconsiderato di cartelle-pazze e di chiamare a raccolta le forze sociali, politiche e di categoria per affrontare il problema".
"Stiamo attivando le strutture e gli organi delle Associazioni dei Consumatori per la verifica e la legittimità di tale procedimento emanato dal Comune di Gravina – dicono i rappresentanti gravinesi di CGIL, CISL e UIL –. Non difendiamo certo gli evasori e le frodi, però diciamo che il Comune dopo 10 anni di lotta all'evasione e all'elusione fiscale e tributaria, avrebbe cumulato una banca dati di elevato rispetto, tanto d'aver individuato i più incalliti nemici evasori".
I tre sindacati hanno anche invitato i cittadini destinatari delle "cartelle pazze" a rivolgersi presso le loro sedi per intraprendere un'azione a tutela degli stessi abitanti.
"Ormai l'amministrazione Divella sta diventando l'incubo di questa Città – conclude il documento diffuso dalle tre sigle sindacali –: disoccupati in aumento, opifici in chiusura, commercianti e pensionati disperati, famiglie monoreddito. Una città diventata più povera, addormentata. C'è tanto da preoccuparsi".
Anche il consigliere Raffaele Moretti (Capogruppo S.E.L.) è intervenuto su questo fenomeno delle "cartelle pazze". Per Moretti si è venuto a creare un "effetto bizzarro: l'evasore consapevole, mimetizzato, senza case da sequestrare né auto da bloccare, se la cava spesso, mentre il cittadino che ogni anno compila il modello TARSU, paga regolarmente, deve subire l'onta, la perdita di tempo e il dramma di vedersi recapitare la letterina di Natale dal Sindaco Divella. Si chiede, pertanto, di bloccare immediatamente questo invio sconsiderato di cartelle-pazze e di chiamare a raccolta le forze sociali, politiche e di categoria per affrontare il problema".