Iat e bagni pubblici chiusi, polemiche e perplessità

Risparmio per le casse comunali e miglioramento dei servizi ai turisti al centro del dibattito

venerdì 28 maggio 2021
A cura di Roberto Varvara
Se è vero che Gravina punta molto sul turismo, deve garantire un buon servizio per chi arriva a visitare la città. Un obiettivo che si raggiunge attraverso alcuni passaggi irrinunciabili: ottimo livello di decoro e di igiene urbana; puntualità nell'accoglienza e nelle informazioni, e servizi all'altezza delle aspettative, che siano, quindi, funzionanti. Uno dei punti per migliorare la qualità dell'offerta dei servizi ai turisti è ad appannaggio dello Iat, attualmente ubicato all'interno del museo Civico, nel cuore del centro storico, in piazza Benedetto XIII. Una collocazione felice, ma temporanea, visto che a breve, con la partenza della gestione del museo, bisognerà spostare la sede del centro di Informazione e Accoglienza Turistica. E quindi, trovare una nuova casa per lo Iat, che sia centrale e facilmente raggiungibile dai turisti che si apprestano a visitare la nostra città è stata la mission data agli uffici dalla giunta comunale, che però ha sollevato non poche perplessità.

Con tutti i locali di proprietà comunale è proprie necessario cercarne uno in affitto per allocare la sede degli Uffici di Informazione e Accoglienza Turistica? Non sarebbe il caso di razionalizzare le spese? Perché non spostare il centro di informazioni turistiche presso l'attuale sede della pro-loco, locale comunque di proprietà comunale? Insomma, non mancano dubbi e proposte sull'argomento.

A fare chiarezza sulle intenzioni dell'amministrazione comunale ci ha pensato l'assessore al turismo Paolo Calculli, che ha spiegato come l'idea sia quella di mantenere lo Iat in centro, visti gli ottimi riscontri avuti in questi mesi di permanenza nel museo civico. "E chiaro che prima si valutano i locali comunali e poi si va ai privati"- afferma Calculli per sgomberare il campo da equivoci. L'obiettivo è quello di trovare un luogo che risponda ai requisiti richiesti dall'Agenzia Regionale per il turismo, per poi poter effettuare l'affiliazione a Puglia Promozione.

E sui servizi? Beh, anche lì non mancano polemiche. Quella che in questi ultimi giorni ha preso piede riguarda gli orari di apertura dei bagni pubblici: chiusi la domenica e aperti fino alle 17,30 in settimana. Non un bel biglietto da visita per la città. Di questo ne è consapevole anche l'assessore Calculli, che ha precisato come stanno le cose. "Abbiamo riaperto anche il diurno per offrire un maggiore servizio. Dopo Pasqua, in prospettiva dell'arrivo dei turisti, abbiamo chiesto la modifica del presidio dei bagni all'azienda che gestisce il servizio, la stessa che si occupa della pulizia degli uffici comunali" -dice Calculli.

Infatti, se fino a Pasqua si chiudeva a metà pomeriggio, alle 17,30, adesso – spiega l'assessore- con l'azienda si è deciso, da maggio, di fare una chiusura confacente alle attuali esigenze, ovvero alle 21.00. "Purtroppo per disguidi, questa cosa non ha funzionato in questi giorni. Sono intervenuto con la polizia locale per verificare il mancato servizio e sanzionare l'azienda per inadempienza rispetto al contratto. Pretenderò che tutti questi disservizi non accadano più" – ha concluso l'assessore.