Il 29 marzo Torna il Festival Internazionale del Folklore
Una giornata all’insegna di canti, balli, colori, costumi e cultura di popoli
venerdì 21 marzo 2025
Finalmente! Era ora! Gravina tornerà ad essere teatro per i gruppi folkloristici internazionali,13 in questa edizione, chiamati ad esibirsi, ad esprimersi, a far conoscere i loro balli, i loro canti, le loro danze, i loro costumi, le loro tradizioni. Regia di questo rinnovato appuntamento, previsto per il prossimo 29 marzo 2025, sarà il nostro storico Gruppo Folkloristico La Zjte, alle soglie del suo centenario, costituitosi il 1928, secondo gli annali della storia cittadina, ed il suo presidente Nando Fiore, che, tra l'altro, faranno gli onori di casa e non sono nuovi ad ospitare le esibizioni di coloro che vengono dall'estero per portare in giro la loro cultura, così come avviene quando il nostro gruppo valica i confini internazionali.
Questo spettacolo scenico di colori, patrocinato dall'Amministrazione comunale di Gravina, dal Parco dell'Alta Murgia, da aziende pubbliche e private ed associazioni di categoria, vedrà la partecipazione di sei nazioni, considerando che all'ultimo momento si è aggiunta la Serbia, tra le quali l'Italia, rappresentata da un gruppo proveniente dal Comune di Grotte Folk in Sicilia, nonché dal nostro La Zjte. La Grecia sarà presente con una rappresentanza di sei comuni delle città di Zitsa Ioannina, Corfù, Kastoria, Leucade, Kato Achaia: il Montenegro con Budva e Podgorica; la Polonia sarà presente con il suo gruppo proveniente da Koscian, La Lituania sarà presente con il suo gruppo della città di Spietlius.
Appuntamento, dunque, il 29 marzo con partenza, alle ore 16.00, dal ponte Madonna della Stella per la sfilata, durante la quale i partecipanti alla manifestazione produrranno dei saggi del loro repertorio, che si snoderà lungo via Garibaldi, piazza Scacchi, Via Matteotti, fino a giungere piazza Benedetto XIII, dove alle 18.00 è previsto l'inizio dello spettacolo con la esibizione dei gruppi, della durata di dieci minuti per ognuno.
Un appuntamento da non perdere, da ripetere, da rinnovare, possibilmente, ogni anno , con la presenza e la partecipazione di altri gruppi, di altre nazioni, in quello scambio interculturale che fa crescere i popoli e le culture che essi rappresentano, soprattutto, quando, fuori dalla propria patria si sentono accompagnati dal calore dell'accoglienza e dell'ospitalità. Gravina è una città ospitale, memore di quelle storiche radici, che riesce a far rivivere con questi momenti di coesione e condivisione, tipiche di quel mondo mediterraneo in cui affonda l'essenza di una identità che non va perduta, ma recuperata e riconsacrata.
Questo spettacolo scenico di colori, patrocinato dall'Amministrazione comunale di Gravina, dal Parco dell'Alta Murgia, da aziende pubbliche e private ed associazioni di categoria, vedrà la partecipazione di sei nazioni, considerando che all'ultimo momento si è aggiunta la Serbia, tra le quali l'Italia, rappresentata da un gruppo proveniente dal Comune di Grotte Folk in Sicilia, nonché dal nostro La Zjte. La Grecia sarà presente con una rappresentanza di sei comuni delle città di Zitsa Ioannina, Corfù, Kastoria, Leucade, Kato Achaia: il Montenegro con Budva e Podgorica; la Polonia sarà presente con il suo gruppo proveniente da Koscian, La Lituania sarà presente con il suo gruppo della città di Spietlius.
Appuntamento, dunque, il 29 marzo con partenza, alle ore 16.00, dal ponte Madonna della Stella per la sfilata, durante la quale i partecipanti alla manifestazione produrranno dei saggi del loro repertorio, che si snoderà lungo via Garibaldi, piazza Scacchi, Via Matteotti, fino a giungere piazza Benedetto XIII, dove alle 18.00 è previsto l'inizio dello spettacolo con la esibizione dei gruppi, della durata di dieci minuti per ognuno.
Un appuntamento da non perdere, da ripetere, da rinnovare, possibilmente, ogni anno , con la presenza e la partecipazione di altri gruppi, di altre nazioni, in quello scambio interculturale che fa crescere i popoli e le culture che essi rappresentano, soprattutto, quando, fuori dalla propria patria si sentono accompagnati dal calore dell'accoglienza e dell'ospitalità. Gravina è una città ospitale, memore di quelle storiche radici, che riesce a far rivivere con questi momenti di coesione e condivisione, tipiche di quel mondo mediterraneo in cui affonda l'essenza di una identità che non va perduta, ma recuperata e riconsacrata.