Il borgo Dolcecanto abbandonato a se stesso

Tra strade non asfaltate e assenza di servizi. I residenti reclamano considerazione.

venerdì 12 aprile 2013 16.50
A cura di Marina Dimattia
In linea con i disagi che si respirano quotidianamente alla Murgetta, anche dalle parti di Dolcecanto si chiede più attenzione.

Più di trenta le famiglie che risiedono stabilmente nel borgo Dolcecanto, e che insieme ad altre sparse tra "Barisci" e "Pescofaliero" fanno i conti con i numerosi disservizi. "Gli amministratori si ricordano di noi solo durante le elezioni", pungono gli abitanti.

A reclamare attenzione è anche don Michele Paternoster, il parroco della chiesetta del posto. "Che i politici si facciano un giro a Venusio e a La Martella. Erano borghi messi molto peggio del nostro e invece ora sono vivi", tuona il prete che condanna "50 anni di oscurantismo. Mi sono rivolto alla Provincia e alla Regione, ma nulla. All'attuale amministrazione non ancora, ma questo non vuol dire che dalle parti del comune non sono conoscenza del fatto che qui abbiamo bisogno!", continua il parroco reclamando un negozietto di generi alimentari, più illuminazione e strade asfaltate.