Il Bosco comunale vittima di una variante?
Segnalazione cinque stelle su un presunto danno erariale
venerdì 4 marzo 2016
9.11
Torna in auge la questione Bosco comunale e soprattutto la mancata apertura al pubblico dell'ex bar "Il rifugio". A rispolverare la questione è il Movimento Cinque Stelle di Gravina che chiede conto al sindaco e all'assessore Gino Lorusso del perché di tanto ritardo nell'affidamento della gara.
"Sono anni che siamo in fase di stallo nonostante le nostre continue richieste e nonostante il bando sia stato aggiudicato da quasi due anni. Da quello che abbiamo potuto sapere il problema pare essere una "pergotenda" come variante al progetto che il nostro consiglio comunale vista la grande mole di lavoro non riesce proprio a deliberare".
In effetti la gara per l'affidamento del punto ristoro è stata assegnata nel 2014 al raggruppamento di imprese "Ati Bar Casablanca di Loglisci Liborio & F.lli s.n.c." e cooperativa sociale "Ermes" che attendono ancora un pronunciamento del Consiglio Comunale, a proposito di una variante al progetto pertinenti le volumetrie della struttura. Superato lo scoglio dell'Assise Consiliare, ed in assenza di ricorsi, si dovrebbe procedere all'avvio dei lavori. Non si sa quando non si sa bene come.
I grillini per conto loro hanno provato a fare i conti in tasca all'amministrazione comunale intravedendo un possibili danno erariale alle casse comunali.
"Il bando prevede 1350, 00 euro mensili da riconoscere al comune di Gravina, quindi a noi cittadini – scrivono i Cinque Stelle - Perciò da quando è stato aggiudicato il bando, il Comune ha accumulato un mancato introito pari a 30.000 - 40.000 euro che sarebbero potuti servire, ad esempio, per aiutare le famiglie in difficoltà".
Un danno destinato ad aumentare se si considera che dal momento dell'affidamento definitivo della gara e il parere del Consiglio comunale sulla variante "ci vorranno altri 8 o 9 mesi per rendere fruibile l'area".
Di qui la richiesta di risposte "a questo danno economico e d'immagine arrecato a tutti i cittadini gravinesi".
"Sono anni che siamo in fase di stallo nonostante le nostre continue richieste e nonostante il bando sia stato aggiudicato da quasi due anni. Da quello che abbiamo potuto sapere il problema pare essere una "pergotenda" come variante al progetto che il nostro consiglio comunale vista la grande mole di lavoro non riesce proprio a deliberare".
In effetti la gara per l'affidamento del punto ristoro è stata assegnata nel 2014 al raggruppamento di imprese "Ati Bar Casablanca di Loglisci Liborio & F.lli s.n.c." e cooperativa sociale "Ermes" che attendono ancora un pronunciamento del Consiglio Comunale, a proposito di una variante al progetto pertinenti le volumetrie della struttura. Superato lo scoglio dell'Assise Consiliare, ed in assenza di ricorsi, si dovrebbe procedere all'avvio dei lavori. Non si sa quando non si sa bene come.
I grillini per conto loro hanno provato a fare i conti in tasca all'amministrazione comunale intravedendo un possibili danno erariale alle casse comunali.
"Il bando prevede 1350, 00 euro mensili da riconoscere al comune di Gravina, quindi a noi cittadini – scrivono i Cinque Stelle - Perciò da quando è stato aggiudicato il bando, il Comune ha accumulato un mancato introito pari a 30.000 - 40.000 euro che sarebbero potuti servire, ad esempio, per aiutare le famiglie in difficoltà".
Un danno destinato ad aumentare se si considera che dal momento dell'affidamento definitivo della gara e il parere del Consiglio comunale sulla variante "ci vorranno altri 8 o 9 mesi per rendere fruibile l'area".
Di qui la richiesta di risposte "a questo danno economico e d'immagine arrecato a tutti i cittadini gravinesi".