Il censimento?

Se ne occuperanno i dipendenti comunali. Palazzo di città dice no all'affidamento del servizio mediante selezione pubblica

giovedì 6 ottobre 2011
Il censimento Istat? A Gravina se ne occuperanno i dipendenti comunali con pregressa esperienza nel settore anagrafico.
Niente da fare, dunque, per quanti, specie tra i più giovani e i disoccupati, un pensierino a quell'incarico lo avevano fatto senza nasconderlo, forti del fatto che in quasi tutti i Comuni d'Italia il compito di censire il numero degli italiani era stato affidato attraverso selezioni pubbliche, attingendo all'esterno di uffici comunali già oberati di lavoro. Quelle aspettative, però, sono destinate ad andare deluse: il Comune di Gravina, andando controtendenza, ha infatti scelto una strada diversa rispetto a quella seguita da tantissimi altri Municipi. Niente incarichi esterni: si farà tutto in casa. Sebbene, per una volta, un eventuale affidamento all'esterno non avrebbe comportato costi aggiuntivi per le casse municipali, restando ogni incombenza sempre in capo all'Istat.

Niente, dunque, selezioni per giovani (e meno giovani) aspiranti all'incarico di rilevatori. Avvalendosi della norma che consente ai Comuni di affidare lo svolgimento della mansione "prioritariamente a personale dipendente", Palazzo di città ha deciso di far da sé, dirottando gli stanziamenti Istat sul personale interno.
Già individuate le decine di rilevatori di marca municipale. Saranno loro, già nei prossimi giorni, a bussare alle porte delle famiglie gravinesi per la compilazione dei mega-questionari del quindicesimo censimento generale della popolazione e delle abitazioni.