Il centrodestra scende in campo: prende forma la coalizione
Leo Vicino, coordinatore del Pdl: "Nel centrosinistra le storie e le facce di sempre: Gravina vuole altro"
giovedì 9 febbraio 2012
12.03
Non di solo centrosinistra vivono le cronache e la politica gravinesi. Dietro le quinte d'un palcoscenico sul quale da un paio di settimane si alternano il grande centro a trazione Pd-Terzo Polo e l'asse delle sinistre, si consumano infatti anche le manovre del centrodestra. Segnato dalla traumatica fine della giunta Divella, ma al lavoro per rilanciarsi e per concorrere alla sfida per Palazzo di città. Magari approfittando delle divisioni che lacerano l'altra metà del cielo.
"Ci siamo, non siamo spariti", sorride divertito Leo Vicino, coordinatore cittadino del Pdl a chi gli chiede lumi sullo stato dell'arte dalle parti di quella che, appena nel 2009, era considerata l'invincibile armata gravinese. "In questi giorni, assistendo alle vicende che si stanno consumando nel centrosinistra", spiega Vicino, "abbiamo acquisito prova certa di un dato, e con noi crediamo lo abbia fatto la città: la fine dell'esperienza amministrativa del centrodestra è stata determinata da accordi già all'epoca in essere, che hanno dato vita agli schieramenti che sono adesso in campo, o che si preparano a scendervi, con progetti e candidati che sanno di antico". Ma dalla finestra alla piazza, dal ruolo di spettatori a quello di protagonisti, il passo è breve. "Non abbiamo™ mica intenzione di stare a guardare", è la precisazione. "In queste settimane, con discrezione e caparbietà, abbiamo lavorato alla costruzione di una nuova casa comune del centrodestra. Già a breve, con ogni probabilità, daremo concretezza e visibilità a questo impegno, ufficializzando alleanze e spunti programmatici". Si parte da una certezza: "Pdl, Movimento Schittulli e Io Sud - anticipa il coordinatore pidiellino - saranno l'ossatura del raggruppamento. Ma della partita potrebbe essere anche "Gravinasviluppo", forza affine alle nostre idealità con la quale stiamo verificando la possibilità di un percorso politico unitario". E non finisce qui, perchè gli ambasciatori del trio sono all'opera per aprire un canale di comunicazione, specifica Vicino, "anche con altri partiti e movimenti che per estrazione culturale e politica si collocano naturalmente nel centrodestra". E qui il riferimento corre, tanto per essere chiari, a Pli, Forza Sud e Moderati e Popolari. "E' vero", ammette il leader dei pidiellini gravinesi. "Abbiamo aperto al dialogo con queste forze. Attendiamo adesso che si completi la fase di riflessione interna da loro avviata. Da parte nostra, confidiamo nell'instaurazione di un rapporto solido".
Insomma, la torta è nel forno. Quando sarà pronta, servirà la ciliegina: il candidato sindaco. "Una cosa sola posso dirle al riguardo: non sarò io", ci tiene a precisare Vicino. Che poi a domanda risponde: "Fedele Lagreca? Lo escludo: non ha mai avuto alcun contatto col Pdl". E allora, a chi guardare? "Lo valuteremo tutti insieme. Il Pdl ritiene che le primarie siano lo strumento adeguato per giungere alla scelta del candidato. Ne parleremo con gli alleati e decideremo. Di certo, anche in questa campagna elettorale ci saremo. Non per dovere di testimonianza, ma per dire la nostra. Convintamente".
"Ci siamo, non siamo spariti", sorride divertito Leo Vicino, coordinatore cittadino del Pdl a chi gli chiede lumi sullo stato dell'arte dalle parti di quella che, appena nel 2009, era considerata l'invincibile armata gravinese. "In questi giorni, assistendo alle vicende che si stanno consumando nel centrosinistra", spiega Vicino, "abbiamo acquisito prova certa di un dato, e con noi crediamo lo abbia fatto la città: la fine dell'esperienza amministrativa del centrodestra è stata determinata da accordi già all'epoca in essere, che hanno dato vita agli schieramenti che sono adesso in campo, o che si preparano a scendervi, con progetti e candidati che sanno di antico". Ma dalla finestra alla piazza, dal ruolo di spettatori a quello di protagonisti, il passo è breve. "Non abbiamo™ mica intenzione di stare a guardare", è la precisazione. "In queste settimane, con discrezione e caparbietà, abbiamo lavorato alla costruzione di una nuova casa comune del centrodestra. Già a breve, con ogni probabilità, daremo concretezza e visibilità a questo impegno, ufficializzando alleanze e spunti programmatici". Si parte da una certezza: "Pdl, Movimento Schittulli e Io Sud - anticipa il coordinatore pidiellino - saranno l'ossatura del raggruppamento. Ma della partita potrebbe essere anche "Gravinasviluppo", forza affine alle nostre idealità con la quale stiamo verificando la possibilità di un percorso politico unitario". E non finisce qui, perchè gli ambasciatori del trio sono all'opera per aprire un canale di comunicazione, specifica Vicino, "anche con altri partiti e movimenti che per estrazione culturale e politica si collocano naturalmente nel centrodestra". E qui il riferimento corre, tanto per essere chiari, a Pli, Forza Sud e Moderati e Popolari. "E' vero", ammette il leader dei pidiellini gravinesi. "Abbiamo aperto al dialogo con queste forze. Attendiamo adesso che si completi la fase di riflessione interna da loro avviata. Da parte nostra, confidiamo nell'instaurazione di un rapporto solido".
Insomma, la torta è nel forno. Quando sarà pronta, servirà la ciliegina: il candidato sindaco. "Una cosa sola posso dirle al riguardo: non sarò io", ci tiene a precisare Vicino. Che poi a domanda risponde: "Fedele Lagreca? Lo escludo: non ha mai avuto alcun contatto col Pdl". E allora, a chi guardare? "Lo valuteremo tutti insieme. Il Pdl ritiene che le primarie siano lo strumento adeguato per giungere alla scelta del candidato. Ne parleremo con gli alleati e decideremo. Di certo, anche in questa campagna elettorale ci saremo. Non per dovere di testimonianza, ma per dire la nostra. Convintamente".