Il Consiglio di Stato conferma le decisioni del Tar e da ragione alla Grotta
Respinto l’ennesimo appello presentato dalla Markas
venerdì 4 luglio 2014
15.34
Respinto e "non meritevole di una positiva valutazione" il ricorso presentato presso il Consiglio di Stato dalla società Markas srl per chiedere la riforma della sentenza emessa ad aprile 2014 dal Tribunale amministrativo di Bari. Un sentenza, quella di aprile, con cui sono stati annullati tutti gli atti disposti dal Comune di Gravina che aveva aggiudicato il servizio di mensa scolastica per il triennio 2013-2015 a favore della Markas e con cui il collegio giudicante ha stravolto le decisioni del Municipio gravinese assegnando il servizio all'Ati La grotta- Pastore.
Alla base della decisione del Consiglio di Stato a cui la Markas è ricorsa, una serie di motivazioni che in realtà confermano quanto già stabilito dal Tar "che ha stigmatizzato l'omessa esclusione del raggruppamento aggiudicatario (Markas srl) nonostante la genericità del contratto di avvalimento stipulato dalla mandante C.D.S. Onlus con l'ausiliaria Scardi Ristorazione s.r.l." poiché, secondo i giudici, "a fronte dell'ampiezza dell'oggetto dell'avvalimento - comprensivo dei requisiti economici, tecnici e inerenti alla certificazione di qualità - il contratto avrebbe dovuto specificare in modo puntuale i mezzi, il personale, le prassi, gli elementi aziendali e le ulteriori risorse messe a disposizione dell'impresa ausiliata, senza limitarsi ad un generico e indistinto riferimento all'esperienza e all'organizzazione del soggetto ausiliario".
Respinta anche l'accusa mossa dalla Markas contro l'Ati Pastore - La Grotta di aver costituito un raggruppamento di impresa verticale. Su questo punto il giudice sottolinea: "è sufficiente rimarcare che, l'associazione temporanea ricorrente in primo grado (ovvero La Grotta) ha provveduto a specificare le parti di servizio che ciascuna delle partecipanti avrebbe svolto (in particolare la Pastore s.r.l. si sarebbe occupata della progettazione del servizio, della logistica, dei rapporti con l'appaltante e della gestione amministrativa, la "Grotta di Varvara Sergio" di tutta l'attività di ristorazione), dimostrando il possesso complessivo dei requisiti di qualificazione e dichiarando l'assunzione della responsabilità solidale da parte delle imprese partecipanti".
Dopo aver cassato anche altri rilievi mossi dalla Markas contro la sentenza di aprile, il giudice definitivamente ha condannato l'impresa di Bolzano a risarcire 8.000 euro a favore de "la Grotta" per le spese di giudizio.
Una vicenda, quella legata al servizio di refezione scolastica, che dallo scorso anno gira sui banchi dei diversi tribunali dopo che il Municipio, ad agosto 2013 ha giudicato regolare e quindi accettabile l' offerta presentata dalla società Markas in associazione di impresa con la Cds onlus.
Dopo l'affidamento definitivo predisposto da palazzo di città, lo scorso settembre, l'azienda gravinese "La Grotta" ha impugnato tutti gli atti dinanzia al Tar adducendo una lunga serie di osservazioni tanto nei confronti della Markas quanto nei confronti degli uffici comunali.
Osservazioni che sono tate accolte tanto dal Tar che ha annullato gli atti amministrativi per l'aggiudicazione a favore della Markas ritenendo meritevole di incarico la società "la Grotta", quanto dal Consiglio di Stato.
Di mezzo, Palazzo di città dando seguito al dispositivo del Tar ha aggiudicato il servizio mensa a favore della Grotta per i prossimi tre anni a venire. Dunque, salvo colpi di scena, a settembre la mensa non sarà più un mistero.
Alla base della decisione del Consiglio di Stato a cui la Markas è ricorsa, una serie di motivazioni che in realtà confermano quanto già stabilito dal Tar "che ha stigmatizzato l'omessa esclusione del raggruppamento aggiudicatario (Markas srl) nonostante la genericità del contratto di avvalimento stipulato dalla mandante C.D.S. Onlus con l'ausiliaria Scardi Ristorazione s.r.l." poiché, secondo i giudici, "a fronte dell'ampiezza dell'oggetto dell'avvalimento - comprensivo dei requisiti economici, tecnici e inerenti alla certificazione di qualità - il contratto avrebbe dovuto specificare in modo puntuale i mezzi, il personale, le prassi, gli elementi aziendali e le ulteriori risorse messe a disposizione dell'impresa ausiliata, senza limitarsi ad un generico e indistinto riferimento all'esperienza e all'organizzazione del soggetto ausiliario".
Respinta anche l'accusa mossa dalla Markas contro l'Ati Pastore - La Grotta di aver costituito un raggruppamento di impresa verticale. Su questo punto il giudice sottolinea: "è sufficiente rimarcare che, l'associazione temporanea ricorrente in primo grado (ovvero La Grotta) ha provveduto a specificare le parti di servizio che ciascuna delle partecipanti avrebbe svolto (in particolare la Pastore s.r.l. si sarebbe occupata della progettazione del servizio, della logistica, dei rapporti con l'appaltante e della gestione amministrativa, la "Grotta di Varvara Sergio" di tutta l'attività di ristorazione), dimostrando il possesso complessivo dei requisiti di qualificazione e dichiarando l'assunzione della responsabilità solidale da parte delle imprese partecipanti".
Dopo aver cassato anche altri rilievi mossi dalla Markas contro la sentenza di aprile, il giudice definitivamente ha condannato l'impresa di Bolzano a risarcire 8.000 euro a favore de "la Grotta" per le spese di giudizio.
Una vicenda, quella legata al servizio di refezione scolastica, che dallo scorso anno gira sui banchi dei diversi tribunali dopo che il Municipio, ad agosto 2013 ha giudicato regolare e quindi accettabile l' offerta presentata dalla società Markas in associazione di impresa con la Cds onlus.
Dopo l'affidamento definitivo predisposto da palazzo di città, lo scorso settembre, l'azienda gravinese "La Grotta" ha impugnato tutti gli atti dinanzia al Tar adducendo una lunga serie di osservazioni tanto nei confronti della Markas quanto nei confronti degli uffici comunali.
Osservazioni che sono tate accolte tanto dal Tar che ha annullato gli atti amministrativi per l'aggiudicazione a favore della Markas ritenendo meritevole di incarico la società "la Grotta", quanto dal Consiglio di Stato.
Di mezzo, Palazzo di città dando seguito al dispositivo del Tar ha aggiudicato il servizio mensa a favore della Grotta per i prossimi tre anni a venire. Dunque, salvo colpi di scena, a settembre la mensa non sarà più un mistero.