Il Direttivo del Movimento Politico Schittulli di Gravina, sulle dimissioni dell'oncologo

Un gesto forte, ma necessario. "La speranza è che il professore torni indietro sui suoi passi"

mercoledì 2 novembre 2011 10.48
Lunedì scorso il presidente della provincia, il dott. Schittulli, rassegnava le proprie dimissioni con una lettera inviata al direttore generale dell'Ente Domenico Giorgio e al prefetto Mario Tafaro: "Spirito di servizio verso la comunità, - aveva spiegato Schittullli nella lettera - prevalenza del bene comune su interessi di parte, coscienza di realizzare un'armonica sinergia sono le armi civili con le quali avrei dovuto vincere questa battaglia. Sta di fatto che alla necessaria verifica non le ho più trovate".

A commentare la decisione del dott. Schittulli è ora il Direttivo del Movimento Politico Schittulli di Gravina, il quale esprime profonda e sentita solidarietà per il gesto forte, coraggioso, ma necessario che ha visto protagonista l'oncologo di fama internazionale.
Nel contempo si auspica "che le stesse siano immancabilmente ritirate, tenuto conto che la nostra Provincia aveva ricominciato ad intravedere attraverso la Sua azione umana e politica, segni di ripresa sul fronte della legalità, della efficienza e della trasparenza", scrive nella nota il direttivo gravinese.

La speranza, infatti, è che il professore torni indietro sui suoi passi, "perché quello che ci propone con le Sue dimissioni rappresenta un insano gesto nei confronti di chi ha stima e che si attende da Lei che porga mano, con più decisione e determinazione a condurre la Provincia di Bari".
Una attestazione di stima e solidarietà a quell'uomo "di certa levatura morale ed onestà intellettuale", al quale il Movimento gravinese fa sapere che non sono pochi coloro che continuano a sostenerlo ed apprezzare ogni suo gesto.

Il Movimento Politico Schittulli tutto gravinse, condivide, dunque, tale atto e, augurandosi che la crisi possa essere superata, così conclude la nota: "Le saremo sempre al fianco e lo siamo oggi in questo momento difficile e doloroso per noi gravinesi, per la Puglia e per la Sua persona".