Il Nobel per la pace Francisco Gnisci Bruno in visita a Gravina
Ricevuto in Comune dal sindaco promette di tornare.
mercoledì 19 febbraio 2014
14.38
"La pace è la poesia della convivenza umana, e tutti dobbiamo cercare di essere poeti".
Questo il pensiero di Francisco Gnisci Bruno, premio Nobel per la pace nel 1985 insieme all'International Phisicians for the Prevention of Nuclear War, in visita oggi a Gravina. Il medico italo-argentino, accompagnato da Maria Grazia D'Ecclesiis e dal delegato dell'associazione "Italia Trade 2013", Nicola Gramegna, è stato ricevuto stamane a Palazzo di città dal sindaco Alesio Valente e dall'assessore alla cultura Laura Marchetti. La terra di Puglia non è estranea a Gnisci Bruno, che oggi vive a Napoli ma da piccolo ha lasciato l'Italia proprio da Brindisi per spostarsi in Argentina, e da diverso tempo è accolto da molte scuole pugliesi in veste di testimone dell'impegno pacifista.
Una lunga chiacchierata che ha toccato i temi più vari, dalla riflessione sul genere umano alla situazione economica attuale: "L'economia è arrivata oggi ad un livello in cui si produce molto di più di quello che si consuma". La vera crisi, secondo Gnisci Bruno, è però dovuta al fatto che "viviamo in uno dei più grandi processi di confusione esistenziale sui valori della vita". Per avere un futuro è necessario anche riflettere sul ruolo della donna e "comprendere l'importanza che essa ha e deve avere nel processo di sviluppo per una società migliore". Tornando poi a parlare di pace ha aggiunto: "Quando si parla di pace spesso si finisce col pensare a modi per combattere le violenze. E così facendo inevitabilmente si diventa guerrafondai". Per individuare la vera essenza della pace bisognerebbe invece "combattere prima di tutto l'individualismo, e capire che non esiste l'Io senza il Noi".
Parole che hanno piacevolmente incantato il primo cittadino il quale ha colto l'occasione per invitare il professor Gnisci Bruno a tornare presto nel nostro paese e a prendere parte ad un'iniziativa pubblica sui temi della pace e della cultura insieme a giovani e studenti, in vista anche del percorso che porta alla candidatura di Gravina nel patrimonio Unesco. Il premio Nobel non ha declinato l'invito, promettendo di tornare presto a Gravina. Accompagnato dall'assessora Laura Marchetti ha visitato poi il centro storico e le chiese rupestri, rimanendone affascinato.
Questo il pensiero di Francisco Gnisci Bruno, premio Nobel per la pace nel 1985 insieme all'International Phisicians for the Prevention of Nuclear War, in visita oggi a Gravina. Il medico italo-argentino, accompagnato da Maria Grazia D'Ecclesiis e dal delegato dell'associazione "Italia Trade 2013", Nicola Gramegna, è stato ricevuto stamane a Palazzo di città dal sindaco Alesio Valente e dall'assessore alla cultura Laura Marchetti. La terra di Puglia non è estranea a Gnisci Bruno, che oggi vive a Napoli ma da piccolo ha lasciato l'Italia proprio da Brindisi per spostarsi in Argentina, e da diverso tempo è accolto da molte scuole pugliesi in veste di testimone dell'impegno pacifista.
Una lunga chiacchierata che ha toccato i temi più vari, dalla riflessione sul genere umano alla situazione economica attuale: "L'economia è arrivata oggi ad un livello in cui si produce molto di più di quello che si consuma". La vera crisi, secondo Gnisci Bruno, è però dovuta al fatto che "viviamo in uno dei più grandi processi di confusione esistenziale sui valori della vita". Per avere un futuro è necessario anche riflettere sul ruolo della donna e "comprendere l'importanza che essa ha e deve avere nel processo di sviluppo per una società migliore". Tornando poi a parlare di pace ha aggiunto: "Quando si parla di pace spesso si finisce col pensare a modi per combattere le violenze. E così facendo inevitabilmente si diventa guerrafondai". Per individuare la vera essenza della pace bisognerebbe invece "combattere prima di tutto l'individualismo, e capire che non esiste l'Io senza il Noi".
Parole che hanno piacevolmente incantato il primo cittadino il quale ha colto l'occasione per invitare il professor Gnisci Bruno a tornare presto nel nostro paese e a prendere parte ad un'iniziativa pubblica sui temi della pace e della cultura insieme a giovani e studenti, in vista anche del percorso che porta alla candidatura di Gravina nel patrimonio Unesco. Il premio Nobel non ha declinato l'invito, promettendo di tornare presto a Gravina. Accompagnato dall'assessora Laura Marchetti ha visitato poi il centro storico e le chiese rupestri, rimanendone affascinato.