Il Parco dell'Alta Murgia contro il Governo Monti
Il presidente Veronico spiega il suo disappunto. Oggi conferenza stampa, ma a Bari.
sabato 15 dicembre 2012
00.05
Cesare Veronico contro il governo Monti.
E' convocata per sabato mattina, in via del tutto straordinaria, a Bari (e non a Gravina, sede dell'ente), una conferenza stampa del Parco nazionale dell'Alta Murgia durante la quale il presidente del Parco motiverà tutto il suo disappunto nei confronti degli ultimi interventi del Governo in materia di parchi e aree protette.
Veronico, contattato alla vigilia dell'incontro coi giornalisti, non si sbilancia, rinviando le spiegazioni alle dichiarazioni ufficiali. Tuttavia afferma che "non vogliamo contestare i tagli economici, bensì i tagli dei servizi". Secondo il presidente del Parco, infatti, con gli ultimi provvedimenti il Governo sta "umiliando e svilendo delle loro funzioni gli enti di salvaguardia ambientale".
Sebbene il presidente non specifichi di quali servizi si tratti, è facile pensare che sotto la lente siano finiti i provvedimenti in materia di tutela delle aree protette, visto che il Governo nazionale ha imposto l'introduzione del silenzio-assenso per i titoli autorizzativi nelle aree vincolate, stabilendo in 45 giorni il limite di tempo entro il quale le amministrazioni interessate si devono pronunciare in merito ai vincoli paesaggistici e ambientali, facendo valere, in caso di inerzia, il via libera.
In giornata se ne saprà di più.
E' convocata per sabato mattina, in via del tutto straordinaria, a Bari (e non a Gravina, sede dell'ente), una conferenza stampa del Parco nazionale dell'Alta Murgia durante la quale il presidente del Parco motiverà tutto il suo disappunto nei confronti degli ultimi interventi del Governo in materia di parchi e aree protette.
Veronico, contattato alla vigilia dell'incontro coi giornalisti, non si sbilancia, rinviando le spiegazioni alle dichiarazioni ufficiali. Tuttavia afferma che "non vogliamo contestare i tagli economici, bensì i tagli dei servizi". Secondo il presidente del Parco, infatti, con gli ultimi provvedimenti il Governo sta "umiliando e svilendo delle loro funzioni gli enti di salvaguardia ambientale".
Sebbene il presidente non specifichi di quali servizi si tratti, è facile pensare che sotto la lente siano finiti i provvedimenti in materia di tutela delle aree protette, visto che il Governo nazionale ha imposto l'introduzione del silenzio-assenso per i titoli autorizzativi nelle aree vincolate, stabilendo in 45 giorni il limite di tempo entro il quale le amministrazioni interessate si devono pronunciare in merito ai vincoli paesaggistici e ambientali, facendo valere, in caso di inerzia, il via libera.
In giornata se ne saprà di più.