Il Pd saluta il dimissionario Cozzoli
Il vicesegretario Stasolla: “Dichiarazioni pretestuose”
lunedì 16 gennaio 2012
18.02
Cozzoli se ne va, e il Pd non fa una piega. Con Alesio Valente, segretario ormai candidato in pectore del grande centro gravinese, le redini del partito sono tenute con mano ferma dalla vice segretaria, Marilena Stasolla. E con mano ferma la dama di ferro verga la nota che segna la presa di posizione del Pd di fronte alle dimissioni di Tonio Cozzoli dalla carica di coordinatore della segreteria, in polemica con l'alleanza col Terzo Polo e con la designazione dello stesso Valente a candidato sindaco.
"Il Pd – mette nero su bianco la Stasolla – apprende senza stupore delle ennesime dimissioni di Cozzoli, la cui lettera appare alquanto pretestuosa poiché nei fatti le dimissioni si sono concretizzate tempo addietro con il venir meno del rapporto di fiducia con il segretario del circolo, come dichiarato dallo stesso Cozzoli in altro precedente comunicato, un mese addietro".
Prosegue la numero due del Pd gravinese: "Nessuna epurazione è stata condotta, ma solo una presa d'atto di allontanamento volontario da un disegno politico condiviso a larghissima maggioranza, frutto di innumerevoli passaggi democratici ed in accordo con la linea politica del partito ad ogni livello, preferendo per contro un progetto e una lista notoriamente alternativi".
In coda, l'augurio conclusivo. Non un arrivederci, ma l'invito "ad abbassare i toni e a rispettare scelte differenti, perché anche questa è democrazia, rinviando il confronto sul piano politico durante la campagna elettorale".
"Il Pd – mette nero su bianco la Stasolla – apprende senza stupore delle ennesime dimissioni di Cozzoli, la cui lettera appare alquanto pretestuosa poiché nei fatti le dimissioni si sono concretizzate tempo addietro con il venir meno del rapporto di fiducia con il segretario del circolo, come dichiarato dallo stesso Cozzoli in altro precedente comunicato, un mese addietro".
Prosegue la numero due del Pd gravinese: "Nessuna epurazione è stata condotta, ma solo una presa d'atto di allontanamento volontario da un disegno politico condiviso a larghissima maggioranza, frutto di innumerevoli passaggi democratici ed in accordo con la linea politica del partito ad ogni livello, preferendo per contro un progetto e una lista notoriamente alternativi".
In coda, l'augurio conclusivo. Non un arrivederci, ma l'invito "ad abbassare i toni e a rispettare scelte differenti, perché anche questa è democrazia, rinviando il confronto sul piano politico durante la campagna elettorale".