Il Piano di zona si sblocca, i servizi possono ripartire

Cittadini in attesa di attività importanti: assistenza domiciliare e assistenza specialistica a scuola

martedì 16 ottobre 2018
Sad. Adi. Ade. Assistenza specialistica. Acronimi e sigle che corrispondono a servizi fondamentali per famiglie alle prese con problemi molto seri, a beneficio soprattutto delle persone più fragili come i bambini diversamente abili, gli anziani e i non autosufficienti.

Sono servizi che non sono partiti nei quattro Comuni della Murgia poiché rientrano nel Piano di zona, l'ambito territoriale dei servizi sociali assistiti, e in questo periodo si è portata a termine tutta la fase di pianificazione.

Finalmente - è il caso di dire per i tanti utenti che stanno aspettando - è stata adottata la programmazione 2018-2020 del Piano sociale di zona. Il via libera è arrivato nel corso di una seduta del coordinamento istituzionale, composto dai Comuni di Altamura (capofila), Gravina in Puglia, Santeramo in Colle, Poggiorsini. Presenti ai lavori la sindaca di Altamura, Rosa Melodia, presidente del coordinamento istituzionale, insieme all'assessore Annunziata Cirrottola; il sindaco di Santeramo Fabrizio Baldassare, l'assessore Claudia Stimola in rappresentanza del Comune di Gravina, l'assessore Mariella Dipalo e il presidente del consiglio comunale Rosa Bianca Cirasola per Poggiorsini.

A seguito dell'adozione della programmazione 2018-2020 sarà ora possibile avviare l'istruttoria per la delibera del Piano sociale di zona da parte della conferenza di servizi, già convocata per il 30 Ottobre, e per l'approvazione definitiva dello stesso da parte dell'assemblea consiliare di Altamura, Comune capofila. Il Piano sociale di zona, quale strumento di programmazione, libera le risorse per la copertura di spesa delle gare già avviate dall'Ufficio di piano in relazione ai servizi di assistenza domiciliare (Sad), assistenza domiciliare integrata (Adi), assistenza domiciliare educativa (Ade) e di assistenza specialistica per gli alunni. In attesa del completamento delle procedure e dell'acquisizione della piena efficacia del Piano sociale, ciascun Comune, compatibilmente con la disponibilità di risorse finanziarie, avvierà in proprio le procedure necessarie all'affidamento dei servizi da garantire fino alla fine dell'anno in corso.

Pertanto, sino alla fine dell'anno, i Comuni procederanno con gli affidamenti singoli, Comune per Comune. A seguire andrà a regime il Piano di zona con gli affidamenti unici, cioè validi per tutti e quattro i Comuni.