Il progetto “Alta Murgia: un Parco per api e farfalle” entra nel vivo
Rilevate oltre 80 specie di farfalle. Il monitoraggio servirà a tutelare gli impollinatori del parco
martedì 13 aprile 2021
Monitorare api e farfalle presenti nel Parco Nazionale dell'Alta Murgia per poi tutelare gli impollinatori dell'area protetta e sensibilizzare la popolazione sull'importanza della presenza di tali animaletti. Questo l'obiettivo del progetto "Alta Murgia: un Parco per api e farfalle", realizzato nell'ambito delle "Azioni per la protezione degli impollinatori e diffusione dell'entomofauna", identificate dalla Direttiva n.0023838 del 24-10-2019 del Ministero dell'Ambiente. Una iniziativa che si pone lo scopo di tutelare degli insetti impollinatori presenti all'interno dell'area protetta, tentando di incrementare la conoscenza delle specie che vivono nel Parco, per riuscire a migliorarne gli habitat attraverso interventi di gestione delle aree forestali e agricole.
In questa prima fase del progetto, portato avanti dall'ente in collaborazione con la Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile e il Dipartimento di Biologia dell'Università di Firenze, si stanno realizzando indagini sul campo che hanno stabilito come all'interno del parco esistono oltre 80 specie di farfalle diurne: "un numero importante, secondo i ricercatori, data la presenza di specie rare e protette"- Affermano dall'ente parco. Inoltre, anche grazie alla collaborazione con gli apicoltori del Parco, si sta procedendo all'analisi dei campioni di miele e polline che serviranno per tracciare i fattori di rischio per la sopravvivenza degli insetti impollinatori, soprattutto in funzione dell'uso in agricoltura di sostanze che possono essere nocive per tali insetti.
Il prossimo step prevede una ulteriore sezione di raccolta dati che si terrà il 15 maggio e servirà ad identificate il maggior numero possibile di insetti presenti nel Parco. Un "bio-bliltz" a cui potranno partecipare, nel rispetto delle restrizioni anti-Covid, appassionati di insetti e amanti della fotografia, chiamati a caricare le proprie immagini presso la piattaforma "inaturalist" in maniera da contribuire fattivamente all'azione di ricerca.
Un progetto su cui L'Ente Parco punta molto. Infatti, spiega il presidente Francesco Tarantini- "proteggere gli impollinatori è necessario per il mantenimento della biodiversità e la funzione di indicatori della qualità ambientale. Con il progetto 'Alta Murgia: un Parco per api e farfalle' diamo un contributo concreto alla loro tutela, essenziale per l'ottenimento di frutti e semi da molte colture. Fondamentale tra i risultati sarà la costruzione della Carta della Vocazione Apistica del Parco, con dati specifici sulle aree di presenza e frequentazione delle specie. Puntiamo inoltre a sensibilizzare i cittadini sull'importanza di api e farfalle, coinvolgendoli sul campo con attività di osservazione delle specie e rendendoli protagonisti della ricerca scientifica".
In questa prima fase del progetto, portato avanti dall'ente in collaborazione con la Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile e il Dipartimento di Biologia dell'Università di Firenze, si stanno realizzando indagini sul campo che hanno stabilito come all'interno del parco esistono oltre 80 specie di farfalle diurne: "un numero importante, secondo i ricercatori, data la presenza di specie rare e protette"- Affermano dall'ente parco. Inoltre, anche grazie alla collaborazione con gli apicoltori del Parco, si sta procedendo all'analisi dei campioni di miele e polline che serviranno per tracciare i fattori di rischio per la sopravvivenza degli insetti impollinatori, soprattutto in funzione dell'uso in agricoltura di sostanze che possono essere nocive per tali insetti.
Il prossimo step prevede una ulteriore sezione di raccolta dati che si terrà il 15 maggio e servirà ad identificate il maggior numero possibile di insetti presenti nel Parco. Un "bio-bliltz" a cui potranno partecipare, nel rispetto delle restrizioni anti-Covid, appassionati di insetti e amanti della fotografia, chiamati a caricare le proprie immagini presso la piattaforma "inaturalist" in maniera da contribuire fattivamente all'azione di ricerca.
Un progetto su cui L'Ente Parco punta molto. Infatti, spiega il presidente Francesco Tarantini- "proteggere gli impollinatori è necessario per il mantenimento della biodiversità e la funzione di indicatori della qualità ambientale. Con il progetto 'Alta Murgia: un Parco per api e farfalle' diamo un contributo concreto alla loro tutela, essenziale per l'ottenimento di frutti e semi da molte colture. Fondamentale tra i risultati sarà la costruzione della Carta della Vocazione Apistica del Parco, con dati specifici sulle aree di presenza e frequentazione delle specie. Puntiamo inoltre a sensibilizzare i cittadini sull'importanza di api e farfalle, coinvolgendoli sul campo con attività di osservazione delle specie e rendendoli protagonisti della ricerca scientifica".