Il Psi contro il Centro Democratico
Nolasco: "Il rispetto va conquistato tra la gente". E tra i tabacciani Santomasi e Lorusso divisi in Comune, uniti al Parlamento.
domenica 27 gennaio 2013
15.40
Scatena un putiferio l'affermazione dei quattro consiglieri comunali del "Centro Democratico" (Maria Ariani, Francesco Santomasi, Giacinto Lupoli e Giuseppe Mazzilli), per i quali sarebbe da ritenersi "gravissimo che il sindaco rispetti oltremodo partiti che non hanno nessuna rappresentanza in consiglio, piuttosto che quelli che rappresentano la maggioranza relativa".
Il commento suscita infatti la presa di posizione del Psi, che sentendosi chiamato in causa, col suo coordinatore Pietro Nolasco (nella foto) risponde per le rime ai tabacciani. "Il Psi non ha rappresentanza in consiglio - sottolinea Nolasco - anche perchè ha partecipato alle ultime Amministrative a ranghi ridotti e profondamente rinnovato nei suoi esponenti. Neppure ha rappresentanza in giunta, per quanto sia stato determinante per la vittoria della coalizione e del sindaco Valente. I suoi militanti, inoltre, non rivestono alcun ruolo amministrativo. Ma il Psi è partecipe del progetto della maggioranza: con le forze che la compongono ha stipulato un patto programmatico, ne condivide ideali e valori e quotidianamente con i suoi esponenti si confronta tendendo al raggiungimento di tutti gli obiettivi prefissati". Aggiunge Nolasco: "E se ancora non è dato comprendere quale sia la considerazione, o meglio il rispetto, che il sindaco Valente nutra per il nostro partito, significativo è invece che i rappresentanti di questa nuova formazione politica, immemori che senza i loro originari partiti di appartenenza poi abbandonati non sarebbero mai stati eletti, non avrebbero dovuto manifestare sdegno nei confronti di un partito nato non in vista delle Politiche, ma 120 anni fa, che ha segnato non solo la storia di Gravina, ma dell'Italia intera". Ma non basta, perchè il coordinatore socialista rincara la dose contro i tabacciani: "Oggi possiamo identificarli così, domani chissà: destra e sinistra sono posizioni da loro ormai superate. Ma sappiano che a noi il rispetto in politica non è conferito dal sindaco. Esso va conquistato verso tutti i cittadini indistintamente, meritato con partecipazione attiva, operando per il bene comune". E ancora: "Per le loro parole, sin quando non ne renderanno pubblicamente conto, dura è la condanna politica e morale che la sezione "Canio Musacchio", nelle persone del direttivo e del coordinatore, esprime nei loro riguardi".
Scintille per una polemica, tutta interna alla maggioranza, che sembrava essersi sopita dopo il rinvio della conferenza cittadina indetta dal sindaco Valente e la (più o meno) tacita adesione ad un patto di non belligeranza in sede locale almeno nel periodo elettorale. Del resto, è difficile farsi la guerra in Comune per poi tornare amici nelle piazze a chiedere il voto per gli stessi candidati dallo stesso palco. Se ne sono resi conto proprio dalle parti del "Centro Democratico" quando, nel giorno della presentazione delle liste a Bari, i leaders del partito avrebbero consigliato calma e sangue freddo agli irruenti e passionali tesserati gravinesi. Che al Senato avranno da sostenere il ribelle Francesco Santomasi, ed alla Camera (in quota Api, ma pur sempre in lista con i tabacciani) il lealista Raffaele Lorusso. Troppe contraddizioni: meglio aprire il congelatore e tenerle in ghiaccio in attesa della calda primavera. Quando i giochi al Parlamento saranno stati fatti e di Gravina si potrà discutere, alla luce dei nuovi rapporti di forza, anche attorno ai tavoli baresi.
Il commento suscita infatti la presa di posizione del Psi, che sentendosi chiamato in causa, col suo coordinatore Pietro Nolasco (nella foto) risponde per le rime ai tabacciani. "Il Psi non ha rappresentanza in consiglio - sottolinea Nolasco - anche perchè ha partecipato alle ultime Amministrative a ranghi ridotti e profondamente rinnovato nei suoi esponenti. Neppure ha rappresentanza in giunta, per quanto sia stato determinante per la vittoria della coalizione e del sindaco Valente. I suoi militanti, inoltre, non rivestono alcun ruolo amministrativo. Ma il Psi è partecipe del progetto della maggioranza: con le forze che la compongono ha stipulato un patto programmatico, ne condivide ideali e valori e quotidianamente con i suoi esponenti si confronta tendendo al raggiungimento di tutti gli obiettivi prefissati". Aggiunge Nolasco: "E se ancora non è dato comprendere quale sia la considerazione, o meglio il rispetto, che il sindaco Valente nutra per il nostro partito, significativo è invece che i rappresentanti di questa nuova formazione politica, immemori che senza i loro originari partiti di appartenenza poi abbandonati non sarebbero mai stati eletti, non avrebbero dovuto manifestare sdegno nei confronti di un partito nato non in vista delle Politiche, ma 120 anni fa, che ha segnato non solo la storia di Gravina, ma dell'Italia intera". Ma non basta, perchè il coordinatore socialista rincara la dose contro i tabacciani: "Oggi possiamo identificarli così, domani chissà: destra e sinistra sono posizioni da loro ormai superate. Ma sappiano che a noi il rispetto in politica non è conferito dal sindaco. Esso va conquistato verso tutti i cittadini indistintamente, meritato con partecipazione attiva, operando per il bene comune". E ancora: "Per le loro parole, sin quando non ne renderanno pubblicamente conto, dura è la condanna politica e morale che la sezione "Canio Musacchio", nelle persone del direttivo e del coordinatore, esprime nei loro riguardi".
Scintille per una polemica, tutta interna alla maggioranza, che sembrava essersi sopita dopo il rinvio della conferenza cittadina indetta dal sindaco Valente e la (più o meno) tacita adesione ad un patto di non belligeranza in sede locale almeno nel periodo elettorale. Del resto, è difficile farsi la guerra in Comune per poi tornare amici nelle piazze a chiedere il voto per gli stessi candidati dallo stesso palco. Se ne sono resi conto proprio dalle parti del "Centro Democratico" quando, nel giorno della presentazione delle liste a Bari, i leaders del partito avrebbero consigliato calma e sangue freddo agli irruenti e passionali tesserati gravinesi. Che al Senato avranno da sostenere il ribelle Francesco Santomasi, ed alla Camera (in quota Api, ma pur sempre in lista con i tabacciani) il lealista Raffaele Lorusso. Troppe contraddizioni: meglio aprire il congelatore e tenerle in ghiaccio in attesa della calda primavera. Quando i giochi al Parlamento saranno stati fatti e di Gravina si potrà discutere, alla luce dei nuovi rapporti di forza, anche attorno ai tavoli baresi.