Il Quartiere Epitaffio e i problemi alla viabilità

L’area paga la presenza continua di buche e fango. M.C.G. e Consiglio Pastorale chiedono più attenzione

giovedì 23 dicembre 2010
"Mentre alcuni angoli della città vengono addobbati con l'abito della cerimonia in occasione delle imminenti feste natalizie, un intero quartiere è abbandonato e dimenticato dall'amministrazione comunale". È quanto ha dichiarato nei giorni scorsi il Movimento Civico Gravinese a proposito del quartiere Epitaffio, zona periferica della città con pesanti problemi oggettivi, primo fra tutti la viabilità precaria, rappresentata per lo più da buche e fango in ogni dove.

Il quartiere, insomma, pare quasi abbandonato a se stesso. "A nulla sono servite, sino ad oggi – dice Matera del M.C.G. –, le numerose richieste avanzate dal Movimento Civico Gravinese e dal Consiglio Pastorale per rendere vivibile la zona. Persino il raggiungimento della Chiesa è tormentato. Spesso si registrano incidenti che vedono coinvolti i Fedeli e comuni cittadini a causa della pavimentazione disconnessa. Manca il collegamento alla rete fognaria di città, mancano le aree verdi attrezzate, mancano i servizi minimi di intrattenimento per i giovani. Eppure è un quartiere che sta vivendo, già da un decennio, una crescita esponenziale in termini di appartamenti realizzati e per numero di residenti".

Nel quartiere è presente una scuola elementare che conta circa 500 alunni, alcune attività commerciali (farmacie, supermercati) e una chiesa nuovissima con un numero nutrito di fedeli.


"E' da tener conto, inoltre – aggiunge Matera –, che i cittadini residenti hanno già pagato tutti gli oneri di urbanizzazione che, ad oggi, non hanno ottenuto. Solitamente, quando si rilascia un permesso di costruire, prima si realizzano tutte le infrastrutture necessarie (dalle strade alla fogna), mentre la nostra città sfugge a queste elementari regole dell'urbanistica moderna. La speranza è che, almeno in occasione delle imminenti feste natalizie il Sindaco, gli assessori competenti e l'amministrazione tutta, possa fare un regalo alla città, realizzando quelle opere minime necessarie per rendere civile e vivibile un intero quartiere".