Il sasanello gravinese diventa prodotto tradizionale
Un biglietto da visita della cucina italiana di qualità. Obiettivo: incrementare il paniere dei prodotti tradizionali
sabato 14 luglio 2012
13.30
Farina, zucchero, vincotto, buccia di arancia grattugiata, cannella, chiodi di garofano e cacao. Le varianti non mancano. Ma questi sono gli ingredienti principali del sasanello tutto gravinese.
Buono, raffinato e ora anche Pat, prodotto agroalimentare tradizionale. Con decreto ministeriale del 20 giugno 2012 il "sasanello gravinese" è stato inserito nell'elenco dei prodotti tradizionali pugliesi. Un biglietto da visita della cucina italiana di qualità. Con l'acronimo P.A.T. s'intendono, infatti, quei prodotti agroalimentari le cui metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura risultino consolidate nel tempo, omogenee per tutto il territorio interessato, secondo regole tradizionali, per un periodo non inferiore ai venticinque anni.
Promotrice dell'iniziativa l'associazione culturale Murgia Madre (food, culture, territory), "che da tempo si prodiga nella valorizzazione della tipicità del territorio della Murgia Alta", si legge nel comunicato a firma del presidente della medesima associazione, Antonio Cucco.
Soddisfatto il dott Cucco: "Con lo status di tradizionalità il prodotto viene censito, ne viene registrato il nome e standardizzata la ricetta. E' questa la strada giusta per fare di Gravina una slow city".
Con il vino bianco GRAVINA D.O.C., i numerosi vini I.G.T., la salsiccia a punta di coltello dell'Alta Murgia, la "pizznte", il pallone di gravina e il sasanello gravinese, il paniere dei prodotti tipici locali diventa più corposo e attraente. Prossimo obiettivo di Murgia Madre: incrementare ulteriormente la rosa dei prodotti tradizionali, per un paniere di specialita' che diventa sempre piu' copioso.
Buono, raffinato e ora anche Pat, prodotto agroalimentare tradizionale. Con decreto ministeriale del 20 giugno 2012 il "sasanello gravinese" è stato inserito nell'elenco dei prodotti tradizionali pugliesi. Un biglietto da visita della cucina italiana di qualità. Con l'acronimo P.A.T. s'intendono, infatti, quei prodotti agroalimentari le cui metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura risultino consolidate nel tempo, omogenee per tutto il territorio interessato, secondo regole tradizionali, per un periodo non inferiore ai venticinque anni.
Promotrice dell'iniziativa l'associazione culturale Murgia Madre (food, culture, territory), "che da tempo si prodiga nella valorizzazione della tipicità del territorio della Murgia Alta", si legge nel comunicato a firma del presidente della medesima associazione, Antonio Cucco.
Soddisfatto il dott Cucco: "Con lo status di tradizionalità il prodotto viene censito, ne viene registrato il nome e standardizzata la ricetta. E' questa la strada giusta per fare di Gravina una slow city".
Con il vino bianco GRAVINA D.O.C., i numerosi vini I.G.T., la salsiccia a punta di coltello dell'Alta Murgia, la "pizznte", il pallone di gravina e il sasanello gravinese, il paniere dei prodotti tipici locali diventa più corposo e attraente. Prossimo obiettivo di Murgia Madre: incrementare ulteriormente la rosa dei prodotti tradizionali, per un paniere di specialita' che diventa sempre piu' copioso.