Il Terzo Polo sposa la candidatura Valente, ma Idv propone Florio

E intanto Sel, Pdci e “Puglia per Vendola” lanciano un appello all’unità

mercoledì 18 gennaio 2012 19.06
A cura di Gianpaolo Iacobini
Alesio Valente candidato sindaco del Pd riceve il via libera del Terzo Polo, che torna sui suoi passi e rinuncia a proprie candidature. Ma l'Idv non s'allinea, e mette in pista Vincenzo Florio.

Non sono certo mancate le sorprese alla riunione che martedì sera avrebbe dovuto incoronare il candidato sindaco della coalizione composta da Pd, Idv, Fli, Api, Udc, Upc, "Democrazie e futuro". Il Pd, come da copione, ha indicato ai suoi sodali il nominativo del proprio segretario, il trentaduenne Alesio Valente. E fin qui tutto come da programma. A deviare dalla rotta tracciata alla vigilia, invece, il Terzo Polo. Che dopo aver deciso, in un incontro notturno tra Udc, Api e Fli, di rivendicare a sé la candidatura, ha ceduto il passo all'esponente democratico. A guastare l'incoronazione, però, l'annuncio di Idv. Che sul tavolo ha calato l'asso. Proponendo, quale leader dello schieramento, Vincenzo Florio. Una mossa che non ha mancato di agitare le acque, al punto che a fine serata è stata rinviata la firma del documento che avrebbe dovuto annunciare la stipula dell'intesa. L'unico impegno preso è stato così quello di riaggiornarsi a giovedì, per sciogliere ogni riserva e capire quanto vera sia la proposta lanciata dall'Idv.

Intanto, sullo scacchiere politico si muove anche il resto del centrosinistra, che continua a bussare alle porte degli (ex?) alleati di Pd e Idv. In una nota a firma congiunta, infatti, Sel, Pdci e "Puglia per Vendola" chiedono a democratici e dipietristi "di non sottrarsi dalla condivisione con le rappresentanze tradizionali della sinistra storica" e di non "legittimare quanti il giorno prima sono stati mandati a casa per inefficienza o inettitudine". Motivazioni che spingono le tre forze a sollecitare Pd e Idv "a voler rimeditare sulle proprie sciagurate fughe in avanti, per riprendere un dialogo a sinistra e ripensare una candidatura a sindaco attraverso lo strumento delle primarie di coalizione".

Ma le grandi operazioni coinvolgono anche i movimenti civici. In particolare, in cronaca finisce la dichiarazione del Movimento civico gravinese, a smentire ipotizzati accordi col centrosinistra targato Rino Vendola come col grande centro a guida Valente. "In attesa che i mezzi di informazione diano anche alla nostra coalizione la giusta visibilità così come stanno facendo con listini e movimenti condominiali – lamenta il movimento guidato da Gianni Matera – rendiamo noto che ad oggi il Movimento civico gravinese e Gravinainmovimento non hanno firmato accordi con nessuno. Se dovessimo decidere di allearci con qualcuno sceglieremmo la coalizione che recepisce in pieno il nostro codice etico. Per essere ancora più precisi, possiamo dire alla città che la coalizione capeggiata da Valente ci ha escluso a priori da qualsiasi colloquio o trattativa probabilmente perchè il nostro codice etico era troppo restrittivo ed avrebbe messo in difficoltà molti politici riciclati".