Il Vescovo alla guida del Miulli
Dopo lo scandalo don Laddaga si dimette. A Monsignor Paciello affidata l'intera gestione della struttura.
sabato 22 settembre 2012
17.20
Monsignor Mario Paciello, vescovo della diocesi di Gravina, Altamura e Acquaviva, assume la guida dell'Ospedale Miulli di Acquaviva.
L'annuncio arriva dall'ufficio stampa dell'ospedale a pochi giorni dallo scandalo che ha travolto don Mimmo Laddaga, reggente del Miulli coinvolto insieme ad altri dirigenti della struttura ospedaliera ed diversi imprenditori nell'ambito dell'inchiesta condotta dalla Procura di Bari su una presunta truffa ai danni della Regione Puglia.
"Gli intuibili sentimenti di dolore ed angoscia per quanto accaduto non possono - è scritto in un comunicato dell'ente - prendere il sopravvento sulla necessità che, in questo momento, una struttura di riconosciuta eccellenza sia esposta al rischio, pur remoto, di sbandamento e smarrimento. Ed è per questo preciso impegno e dovere, di carattere eccezionale, in ragione delle contingenti circostanze, che il governatore si occupi in prima persona della gestione ordinaria e straordinaria dell'ente, con i relativi poteri di firma, supportato, come sempre, della preziosa ed imprescindibile collaborazione tecnico-gestionale della struttura organizzativa nell'ambito dell'autonomia e competenze dei relativi uffici". "Il Vescovo Governatore - conclude la nota - sente il dovere di informare la comunità che il proprio delegato monsignor Domenico Laddaga ha rimesso nelle sue mani la delega di attribuzione dei poteri per la gestione dell'Ente.
L'annuncio arriva dall'ufficio stampa dell'ospedale a pochi giorni dallo scandalo che ha travolto don Mimmo Laddaga, reggente del Miulli coinvolto insieme ad altri dirigenti della struttura ospedaliera ed diversi imprenditori nell'ambito dell'inchiesta condotta dalla Procura di Bari su una presunta truffa ai danni della Regione Puglia.
"Gli intuibili sentimenti di dolore ed angoscia per quanto accaduto non possono - è scritto in un comunicato dell'ente - prendere il sopravvento sulla necessità che, in questo momento, una struttura di riconosciuta eccellenza sia esposta al rischio, pur remoto, di sbandamento e smarrimento. Ed è per questo preciso impegno e dovere, di carattere eccezionale, in ragione delle contingenti circostanze, che il governatore si occupi in prima persona della gestione ordinaria e straordinaria dell'ente, con i relativi poteri di firma, supportato, come sempre, della preziosa ed imprescindibile collaborazione tecnico-gestionale della struttura organizzativa nell'ambito dell'autonomia e competenze dei relativi uffici". "Il Vescovo Governatore - conclude la nota - sente il dovere di informare la comunità che il proprio delegato monsignor Domenico Laddaga ha rimesso nelle sue mani la delega di attribuzione dei poteri per la gestione dell'Ente.