Imu agricola, l'Anci chiede l'annullamento del decreto

"Bene rinvio, ma non basta"

sabato 6 dicembre 2014 16.35
"La decisione del governo di prorogare il pagamento dell'Imu sui terreni agricoli montani, che accoglie una precisa richiesta avanzata dall'Anci, è una scelta di grande buon senso, che evita gravi ed immediate ripercussioni sui bilanci comunali e sui cittadini contribuenti".

Esprime parziale soddisfazione l'Anci al termine di una riunione straordinaria a Bari del comitato direttivo estesa a tutti i sindaci pugliesi, alla presenza dell'assessore regionale Domenico Incantalupo, al fine di affrontare la questione e assumere una posizione forte e condivisa tesa all'annullamento dell'imposta. La nuova tassa era stata definita dal presidente dell'associazione, il senatore coratino Luigi Perrone "provvedimento inaccettabile, ingiusto e scorretto" con "impatto devastante sul settore agricolo, sui cittadini e sui bilanci dei comuni, con i sindaci chiamati ancora una volta a fare gli esattori dello Stato".

"Da tempo l'Associazione dei Comuni – si legge nella nota dell'Anci - aveva segnalato i pesanti rischi derivanti dall'eventuale applicazione, a pochi giorni dalla scadenza del 16 dicembre e con grave ritardo nell'adozione del decreto ministeriale, delle disposizioni del Dl 66 sulle esenzioni dei terreni agricoli montani: su tutto, la riduzione del Fondo di solidarietà per 350 milioni di euro, in un momento in cui la stragrande maggioranza dei bilanci consuntivi è stata già approvata, e nell'oggettiva impossibilità per i Comuni di compensare le minori risorse attraverso la riscossione dell'Imu entro la data del 16 dicembre, avendo a disposizione pochissime ore per la comunicazione ai cittadini delle variazioni sui pagamenti Imu per i terreni agricoli montani".

Proprio in seguito alle proteste degli amministratori locali, l'esecutivo aveva parlato di revisione dei parametri e rinvio del decreto al 26 gennaio del prossimo anno, ma l'Anci Puglia non si accontenta della vittoria temporanea: "Il governo – conclude Perrone - sicuramente adotterà il palliativo del rinvio del termine versamenti, ma non basta, dobbiamo mobilitarci da subito per ottenere il definitivo annullamento del balzello".