In casa esplosivo e armi, in manette incensurato di Poggiorsini
L'operazione condotta dai Carabinieri della stazione di Gravina
martedì 6 ottobre 2015
9.14
Importante operazione dei Carabinieri della Stazione di Gravina in Puglia che hanno proceduto all'arresto di un incensurato di 26 anni.
Le manette sono scattate al termine di una lunga attività investigativa portata avanti dai Carabinieri e culminata nella perquisizione dell'abitazione del giovane ricavata da un'antica masseria nel territorio di Poggiorsini.
Durante la perquisizione i militari hanno rinvenuto in una stanza adibita a deposito, un armadio nel quale erano conservati un fucile da caccia cal. 12 a doppia canna e due cartucce caricate a pallettoni, una pistola a salve modificata, perfettamente funzionante e capace di esplodere cartucce cal. 7.65, nonché 14 cartucce dello stesso calibro, il tutto posto sotto sequestro.
E non è tutto.
All'interno del cofano dell'autovettura in uso al 26enne, parcheggiata nel garage dell'abitazione, sono stati trovati due ordigni esplosivi artigianali composti da 1 kg di tritolo ciascuno, con miccia a lenta combustione e detonatore e altri due ordigni esplosivi artigianali composti da 160 grammi di miscela pirotecnica ciascuno, con miccia a combustione. Per completare l'attività è stato necessario l'intervento degli artificieri del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Bari, che hanno messo in sicurezza il pericolosissimo materiale esplodente.
Su disposizione della Procura della Repubblica di Bari, il 26enne è stato poi sottoposto agli arresti domiciliari.
Toccherà ai militari ricostruire l'attività e soprattutto i rapporti intrecciati dal giovane per capire quale sarebbe stato l'utilizzo dell'esplosivo e per accertare eventuali legami tra il ragazzo e la malavita organizzata.
Le manette sono scattate al termine di una lunga attività investigativa portata avanti dai Carabinieri e culminata nella perquisizione dell'abitazione del giovane ricavata da un'antica masseria nel territorio di Poggiorsini.
Durante la perquisizione i militari hanno rinvenuto in una stanza adibita a deposito, un armadio nel quale erano conservati un fucile da caccia cal. 12 a doppia canna e due cartucce caricate a pallettoni, una pistola a salve modificata, perfettamente funzionante e capace di esplodere cartucce cal. 7.65, nonché 14 cartucce dello stesso calibro, il tutto posto sotto sequestro.
E non è tutto.
All'interno del cofano dell'autovettura in uso al 26enne, parcheggiata nel garage dell'abitazione, sono stati trovati due ordigni esplosivi artigianali composti da 1 kg di tritolo ciascuno, con miccia a lenta combustione e detonatore e altri due ordigni esplosivi artigianali composti da 160 grammi di miscela pirotecnica ciascuno, con miccia a combustione. Per completare l'attività è stato necessario l'intervento degli artificieri del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Bari, che hanno messo in sicurezza il pericolosissimo materiale esplodente.
Su disposizione della Procura della Repubblica di Bari, il 26enne è stato poi sottoposto agli arresti domiciliari.
Toccherà ai militari ricostruire l'attività e soprattutto i rapporti intrecciati dal giovane per capire quale sarebbe stato l'utilizzo dell'esplosivo e per accertare eventuali legami tra il ragazzo e la malavita organizzata.