In piena fase operativa il progetto ''Grastepp - Tra Gravine e Steppe''

Partner attivo il Comune di Gravina in Puglia. Il Bosco Comunale "Difesa Grande" al centro dell'attenzione

martedì 19 aprile 2011
A cura di Emanuela Grassi
Un progetto che ha come obiettivo la salvaguardia e l'incremento della biodiversità nel comprensorio naturale della regione Puglia, rappresentato dalle due aree protette e contigue del Parco Nazionale dell'Alta Murgia e Parco Regionale Terra delle Gravine. Questo è "GRASTEPP – Tra Gravine e Steppe".

Finanziato con fondi FAS derivanti dall' "Accordo di Programma Quadro multiregionale per interventi a Tutela della Biodiversità" è un intervento realizzato dalla Regione Puglia Assessorato all'Ecologia – Ufficio Parchi e Riserve Naturali; Assessorato Regionale alle Risorse Agroalimentari – Osservatorio Faunistico, Parco Nazionale dell'Alta Murgia, Parco Naturale Regionale "Terra delle Gravine", Università degli Studi di Bari "Aldo Moro" – Museo Orto Botanico che vede il Comune di Gravina nel ruolo di partner attivo. La città di Gravina, con le sue ricchezze floro-faunistiche, deve tramandare alle generazioni future l'immenso patrimonio naturalistico ereditato dai nostri saggi antenati.

Un importante passo è stato fatto, a tal riguardo, nel vivaio forestale allocato all'interno del bosco comunale "Difesa Grande" di Gravina in P., dove già dalla scorsa settimana è iniziata la messa a dimora delle specie vegetali in una serra creata appositamente che comporterà l'adeguamento tecnico delle aree da utilizzare per il progetto e la formazione di personale specializzato.

Il progetto della durata di tre anni prevede azioni di salvaguardia di specie vegetali, a rischio di estinzione attraverso la conservazione del materiale genetico nella Banca del Germoplasma del Museo Orto Botanico dell'Università degli Studi di Bari con successive azioni di moltiplicazione e reinserimento in natura; la conservazione, l'incremento e il reinserimento di specie rare e minacciate di rapaci, in particolare Lanario ('Falco biarmicus feldeggi') e Capovaccaio ('Neophron percnopterus'); il monitoraggio di aree utili alla realizzazione del progetto e a future azioni di conservazione; la divulgazione e sensibilizzazione delle popolazioni e degli amministratori locali attraverso convegni, seminari e produzioni di materiale tecnico/divulgativi.