In Puglia il lavoro è possibile
La CGIL Gravina presenta il Piano Regionale del Lavoro. Fare sistema: la chiave da utilizzare
martedì 14 giugno 2011
12.38
"Fare sistema": se con due parole volessimo descrivere il messaggio ricevuto nella serata di ieri dal convegno "Un'occasione per te! Presentazione del Piano Regionale per il lavoro", organizzato dalla CGIL Gravina, questi due termini ben lo descriverebbero.
Le opportunità lavorative si potrebbero creare a patto che il mondo dei lavoratori, degli imprenditori, le amministrazioni locali e i sindacati lavorino all'unisono e creino un circuito virtuoso per attingere ai fondi che la Regione Puglia sta mettendo a disposizione attraverso una serie di bandi. Il Piano Regionale per il Lavoro infatti prevede 340 milioni di euro complessivi, divisi in sei macro – aree, all'interno delle quali sono previsti interventi specifici che riguardano diversi settori dell'economia e differenti tipologie di soggetti.
L'idea del governo regionale è quella di creare o di stabilizzare il lavoro per almeno 53.000 persone, in una regione che vede i livelli di disoccupazione aggirarsi attorno al 13%, con percentuali quasi triplicate se si pensa alla fascia d'età compresa tra i 18 e i 29 anni. Dati sconcertanti a cui va data una risposta immediata perché, come è stato rimarcato durante l'incontro, la mancanza di lavoro non rappresenta solo una deprivazione economica, ma anche una mancanza dal punto di vista sociale non permettendo all'individuo di collocarsi a pieno nella società, con la generazione di fenomeni di disagio e di disadattamente che la crisi economica globale ha accentuato.
A questo punto è stata lanciata la proposta da parte di Francesca Abbrescia, della segreteria regionale della CGIL, subito colta dal sindaco Divella, di creare un sistema informativo di domanda e offerta di lavoro, in cui si possa strutturare una banca dati che contenga la domanda di lavoro da parte delle imprese locali e una serie di curricula a cui le stesse aziende possono accedere per reperire i lavoratori. Il tutto attingendo ai fondi regionali che agevolano assunzioni e tirocini formativi.
Il Comune, d'accordo con le le parti sociali e le associazioni imprenditoriali, potrebbe fungere da contenitore di opportunità, riprendendo l'idea della banca dei curricula presente tra i punti qualificanti del programma elettorale della coalizione di Divella.
Altri contributi sono venuti dal dott. Bassanisi dell'ente di formazione S.M.I.L.E. Puglia e da Azmi Jarjawi della CGIL provinciale che hanno sottolineato come chi cerca lavoro non va lasciato solo, ma va formato e aiutato ad indirizzare il proprio capitale umano tra le opportunità esistenti.
Salvatore Albano
Le opportunità lavorative si potrebbero creare a patto che il mondo dei lavoratori, degli imprenditori, le amministrazioni locali e i sindacati lavorino all'unisono e creino un circuito virtuoso per attingere ai fondi che la Regione Puglia sta mettendo a disposizione attraverso una serie di bandi. Il Piano Regionale per il Lavoro infatti prevede 340 milioni di euro complessivi, divisi in sei macro – aree, all'interno delle quali sono previsti interventi specifici che riguardano diversi settori dell'economia e differenti tipologie di soggetti.
L'idea del governo regionale è quella di creare o di stabilizzare il lavoro per almeno 53.000 persone, in una regione che vede i livelli di disoccupazione aggirarsi attorno al 13%, con percentuali quasi triplicate se si pensa alla fascia d'età compresa tra i 18 e i 29 anni. Dati sconcertanti a cui va data una risposta immediata perché, come è stato rimarcato durante l'incontro, la mancanza di lavoro non rappresenta solo una deprivazione economica, ma anche una mancanza dal punto di vista sociale non permettendo all'individuo di collocarsi a pieno nella società, con la generazione di fenomeni di disagio e di disadattamente che la crisi economica globale ha accentuato.
A questo punto è stata lanciata la proposta da parte di Francesca Abbrescia, della segreteria regionale della CGIL, subito colta dal sindaco Divella, di creare un sistema informativo di domanda e offerta di lavoro, in cui si possa strutturare una banca dati che contenga la domanda di lavoro da parte delle imprese locali e una serie di curricula a cui le stesse aziende possono accedere per reperire i lavoratori. Il tutto attingendo ai fondi regionali che agevolano assunzioni e tirocini formativi.
Il Comune, d'accordo con le le parti sociali e le associazioni imprenditoriali, potrebbe fungere da contenitore di opportunità, riprendendo l'idea della banca dei curricula presente tra i punti qualificanti del programma elettorale della coalizione di Divella.
Altri contributi sono venuti dal dott. Bassanisi dell'ente di formazione S.M.I.L.E. Puglia e da Azmi Jarjawi della CGIL provinciale che hanno sottolineato come chi cerca lavoro non va lasciato solo, ma va formato e aiutato ad indirizzare il proprio capitale umano tra le opportunità esistenti.
Salvatore Albano