Incendio nella gravina: danni limitati
Il Comune consegna alla Polizia le immagini delle telecamere
sabato 22 luglio 2017
Il fuoco che si sprigiona, le fiamme che si propagano, volti catturati dall'occhio del grande fratello.
È il contenuto delle immagini riprese dal sistema di videosorveglianza installato dal Comune a difesa del bastione medievale, a ridosso del ponte acquedotto, in occasione dei recenti lavori di ammodernamento. Da quelle registrazioni potrebbe venire un aiuto fondamentale all'individuazione dei responsabili dell'incendio che nel tardo pomeriggio di giovedì ha colpito le sponde della gravina, nel cuore dell'habitat rupestre e delle sue vestigia archeologiche, a pochi passi dal centro storico.
Il rogo, domato nel giro di un paio d'ore grazie all'intervento congiunto di Vigili del Fuoco e Protezione Civile, con l'ausilio di Polizia di Stato e Polizia Municipale, non ha lasciato gravi ferite: ad andare in fumo soprattutto sterpaglia. Ma grande è stata la paura che le fiamme potessero risalire i costoni rocciosi ed avvolgere anche i quartieri abitati, oltre che invadere l'area archeologica. Per questo massima è stata l'attenzione, con la macchina comunale coordinata sul posto dagli assessori Felice Lafabiana e Claudia Stimola, delegati rispettivamente all'ambiente ed alla protezione civile.
Per provare ad individuare i responsabili di un gesto che avrebbe potuto avere gravissime ripercussioni gli agenti del Commissariato di PS, già al lavoro da ieri sera, hanno adesso acquisito le immagini delle telecamere del bastione, messe a disposizione dal Municipio su indicazione del sindaco Alesio Valente, nelle quali si vedono chiaramente l'inizio dell'incendio, attorno alle 19.40, e – cosa ancor più importante – elementi che potrebbero contribuire all'identificazione dei presunti incendiari.
Per le certezze, tuttavia, occorrerà attendere adesso il completamento degli accertamenti investigativi.
È il contenuto delle immagini riprese dal sistema di videosorveglianza installato dal Comune a difesa del bastione medievale, a ridosso del ponte acquedotto, in occasione dei recenti lavori di ammodernamento. Da quelle registrazioni potrebbe venire un aiuto fondamentale all'individuazione dei responsabili dell'incendio che nel tardo pomeriggio di giovedì ha colpito le sponde della gravina, nel cuore dell'habitat rupestre e delle sue vestigia archeologiche, a pochi passi dal centro storico.
Il rogo, domato nel giro di un paio d'ore grazie all'intervento congiunto di Vigili del Fuoco e Protezione Civile, con l'ausilio di Polizia di Stato e Polizia Municipale, non ha lasciato gravi ferite: ad andare in fumo soprattutto sterpaglia. Ma grande è stata la paura che le fiamme potessero risalire i costoni rocciosi ed avvolgere anche i quartieri abitati, oltre che invadere l'area archeologica. Per questo massima è stata l'attenzione, con la macchina comunale coordinata sul posto dagli assessori Felice Lafabiana e Claudia Stimola, delegati rispettivamente all'ambiente ed alla protezione civile.
Per provare ad individuare i responsabili di un gesto che avrebbe potuto avere gravissime ripercussioni gli agenti del Commissariato di PS, già al lavoro da ieri sera, hanno adesso acquisito le immagini delle telecamere del bastione, messe a disposizione dal Municipio su indicazione del sindaco Alesio Valente, nelle quali si vedono chiaramente l'inizio dell'incendio, attorno alle 19.40, e – cosa ancor più importante – elementi che potrebbero contribuire all'identificazione dei presunti incendiari.
Per le certezze, tuttavia, occorrerà attendere adesso il completamento degli accertamenti investigativi.